Discussione:Santuario italico di Pietrabbondante

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Pietrabbondante potrebbe essere stato il luogo narrato da Tito Livio, dove Marco Valerio Corvo vinse una lotta contro un enorme gallo (forse un sannita??) dopo che un corvo si posò sul suo elmo. Da questo evento traggono il loro cognome le famiglie Corvo e Corvino (e le loro varianti). Chi conosce la storia di Pietrabbondante sa che è stato feudo della famiglia Corvo (o Corvi). Quindi è possibile pensare che la famiglia Corvo abbia governato il luogo da tempi immemorabili. Infatti nel testo si dichiara che sia un teatro dedicato alla dea Vittoria (della mitologia romana) non sannitica. Già questa affermazione va contro l'idea che sia un'opera sannitica. Inoltre i teatri erano strutture dedicate alla religione anche presso i romani: di solito c'è un tempi in summa cavea dedicato a qualche divinità (dalla Fortuna Primigenia di Praeneste, al tempio di Venere Vincitrice per il noto teatro di Marcello; non sono da meno i teatri greco-romani di Atene ai piedi dell'acropoli). I teatri erano dedicati agli dei, sicuramente anche a Dioniso/Bacco, ma anche a tanti altre divinità. La parola THEATRON infatti non si riferisce al PUBBLICO, in quanto il pubblico faceva parte dell'attività SACRA, teatrale e assisteva a veri e propri spettacoli religiosi di manifestazioni divine (come suggeriscono molti automi e altre macchine trovate presso templi). La famiglia Corvo gioca un ruolo centrale nella conoscenza di questi luoghi, perché è facile siano i discendenti di Marco Valerio Corvo, eroe romano e vittorioso (appunto la dedica alla Vittoria) nella guerra contro i Galli (forse Sanniti) descritti nelle guerre del Sannio da Tito Livio (Livio, Ab Urbe condita libri, VII, 26). Non sarebbe un caso se poi la famiglia Corvo si sarebbe portata dietro l'usanza di una venerazione per i corvi, visto che un corvo gli portò tanta fortuna e vittoria. Da qui sarebbe poi nata la leggenda del corvo che veneravano a Roccascalegna, al punto che ci tenevano tanto che come in tutte le leggende si tramuta e trasforma un eccessività in parola come "buttare nelle segrete chi si rifiutava di venerarlo" (sarebbe solo un modo di raccontare l'estrema devozione al corvo).

Fatte queste considerazioni, il tempio potrebbe risalire alla vittoria di Marco Valerio Corvo ed essere costruito per questo. Il luogo esatto della vittoria non si comprende: potrebbe essere Laurentum oppure anche Pietrabbondante.

Complesso teatro-tempio[modifica wikitesto]

Il complesso ha tutte le sembianze di un teatro con il tempio in summa-cavea. Viene da pensare che sia un tempio romano del periodo in cui andava di moda usare il tempio italico.

La scoperta di numerosi templi in summa-cavea, a partire da quello di Marcello a Roma (con tempio dedicato a Venere Vittoriosa) o della fortuna Primigenia a Praeneste, dovrebbero suggerire che i teatri non erano dedicati esclusivamente a Bacco (o Dioniso). I teatri erano luoghi sacri ove venivano accolti i fedeli che si lasciavano possedere dagli dei (ossia delle emozioni trasmesse). Ogni teatro sarebbe dedicato a dei diversi, ossia a emozioni diverse che suscitavano i luoghi e venivano raffigurate poi con forma antropomorfa (e tipica espressione del dio e o dea).

Tito Livio descrive le battaglie del Sannio nella sua opera "Ab Urbe condita". Uno in particolare potrebbe essere legato a Pietrabbondante, quello in cui il tribuno Marco Valerio si batte con un gallo dalle dimensioni enormi e lo sconfigge, dopo che un corvo si appoggia sul suo (del tribuno) elmo. Da questo evento Marco Valerio prende il cognomen Corvo, stesso cognome appartenuto alla nobile famiglia Corvo di Sulmona, Atri e Ortona, nonché Napoli. Questa famiglia fu feudataria di Pietrabbondante.

Perché questo tempio non è del IV secolo a.C. ? Sembra un teatro romano...[modifica wikitesto]

Perché questo tempio non dovrebbe essere del IV secolo a.C. ? Sono stati eseguiti carotaggi sulla malta, in profondità (e non di superficie)??? Come è avvenuta la datazione?

Gallo, usato come barbaro per indicare qualcuno che non era sottomesso a Roma?[modifica wikitesto]

Tito Livio potrebbe aver definito Gallo un Sannita? Cosa accerta che col termine gallo ci si riferisca necessariamente alle Gallie e che non sia usato solo per indicare uno straniero (non romano)?