Discussione:Paolo Mantegazza (rettore)

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In data 17 settembre 2017 la voce Paolo Mantegazza (rettore) è stata mantenuta, nell'ambito di una procedura di cancellazione, in seguito a decisione consensuale.
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Non enciclopedico a parer mio! --84.222.235.185 (msg) 16:39, 25 mar 2010 (CET)[rispondi]

È fatto piuttosto raro che fosse ancora ricordato, addirittura nella stampa, a quasi 15 anni dalla fine del suo rettorato. Già questo fa sospettare che una rilevanza ci sia stata. Sono pochissimi i rettori italiani di università comparabili che abbiano avuto un mandato altrettanto longevo e allo stesso tempo abbiano avuto un tale ruolo nell'ordinamento delle rispettive università. --Nemo 16:55, 15 lug 2017 (CEST)[rispondi]
Quello che dici documentalo, per favore; per ora c'è solo un necrologio di due paragrafi in un'edizione locale, cosa che a un rettore di solito non si nega. In quanto all'approvazione del "nuovo statuto di ateneo" la fonte indica uno statuto approvato dieci anni dopo la fine del suo mandato. Allo stato attuale dalla voce non si evince alcuna rilevanza; ripeto, ho fatto ricerche, ma trovo solo risultati che parlano dell'omonimo. --Pop Op 01:39, 16 lug 2017 (CEST)[rispondi]
Che cosa ritieni necessiti di documentazione? Sai citarmi anche solo un altro rettore durato 17 anni in un'università di dimensione simile dopo l'autonomia universitaria? L'unico che mi viene in mente è Marcello Fontanesi (che ha praticamente fondato l'università di cui è stato rettore per 15 anni).
Ho modificato quella nota per chi non ha voglia (comprensibilmente) di leggersi il documento per intero. --Nemo 13:04, 16 lug 2017 (CEST)[rispondi]

Non ho capito questa motivazione: l'affermazione è giusta (è difficile trovare buone fonti che parlino di lui), ma per il motivo contrario (ce ne sono troppe facilmente reperibili in rete).

Per esempio, una veloce ricerca, anche escludendo tutte le pubblicazioni che si limitano a citarlo o elencarlo, trova dozzine di pubblicazioni che lo ricordano o ringraziano a qualche titolo. Non dico questo a sua difesa, perché anzi può essere portato a suo demerito: sarebbe facile espandere la voce con "informazioni" simili provenienti dalle vaste schiere di persone che gli sono riconoscenti o lo ammirano per qualcosa, ma ciò non sarebbe a mio avviso particolarmente utile.

È ricordato in numerose pubblicazioni sostenute dall'ateneo nel periodo del suo rettorato o da lui incoraggiate, co-ispirate o salutate.[1][2][3][4][5][6][7][8][9][10][11][12][13][14][15][16][17][18][19][20]

  1. ^ Qohelet, letture e prospettive, FrancoAngeli, 2006, ISBN 9788846472168. URL consultato il 16 luglio 2017.
  2. ^ Giovanna Bagnasco Gianni, Tarquinia: scavi sistematici nell'abitato, campagne 1982-1988 : i materiali, L'ERMA di BRETSCHNEIDER, 2001, ISBN 9788882651657. URL consultato il 16 luglio 2017.
  3. ^ Francesco Cerasoli e Francesco Ciotti, Pediatri e bambini, Maggioli Editore, 2013-09, ISBN 9788838785061. URL consultato il 16 luglio 2017.
  4. ^ Carlo Maria Martini, Le cattedre dei non credenti, Giunti, 22 ottobre 2015, ISBN 9788858772232. URL consultato il 16 luglio 2017.
  5. ^ Patrizia Ghislandi, Oltre il multimedia, FrancoAngeli, 1995, ISBN 9788820491178. URL consultato il 16 luglio 2017.
  6. ^ Associazione italiana per gli studi cinesi Convegno nazionale e Clara Bulfoni, Tradizione e innovazione nella civiltà cinese: atti, FrancoAngeli, 2002, ISBN 9788846435873. URL consultato il 16 luglio 2017.
  7. ^ Riforma medica: giornale internazionale settimanale de medicina, chirurgia e scienze affini, 1986. URL consultato il 16 luglio 2017.
  8. ^ Pasquale Tucci e Arturo Balboni, I cieli di Brera: astronomia da Tolomeo a Balla, Università degli studi di Milano, 2000. URL consultato il 16 luglio 2017.
  9. ^ Enrico Miotto, Guido Tagliaferri e Pasquale Tucci, La strumentazione nella storia dell'Osservatorio astronomico di Brera, Università degli Studi di Milano, 1989. URL consultato il 16 luglio 2017.
  10. ^ Maria Bonghi Jovino e Cristina Chiaramonte Treré, Tarquinia, Edizioni ET, 1986. URL consultato il 16 luglio 2017.
  11. ^ Maria Gabriella Riccobono, Dai suoni al simbolo: memoria poetica, relazioni analoghe, fonosimbolismo in Giovanni Verga, dalle opere ultra-romantiche a quelle veriste, Istituti editoriali e poligrafici internazionali, 2002, ISBN 9788881473526. URL consultato il 16 luglio 2017.
  12. ^ Posidippus, Epigrammi: P. Mil. Vogl. 8. 309, LED, 2001, ISBN 9788879161657. URL consultato il 16 luglio 2017.
  13. ^ Gemma Sena Chiesa e Maria Paola Lavizzari Pedrazzini, Angera Romana: Scavi nell'abitato, 1980-1986, Giorgio Bretschneider, 1995, ISBN 9788876891052. URL consultato il 16 luglio 2017.
  14. ^ Geri Cerchiai e Giovanni Rota, Ebraismo e cultura occidentale agli inizi del XX secolo, FrancoAngeli, 2008. URL consultato il 16 luglio 2017.
  15. ^ (DE) Gabriella Rovagnati, Johann Nepomuk Nestroy, CUEM, 2002, ISBN 9788870905380. URL consultato il 16 luglio 2017.
  16. ^ Istituto per la storia del Risorgimento italiano Comitato di Milano e Comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione francese, Atti del 54o Congresso di storia del Risorgimento italiano, Ist. Storia Risorgimento It., 1990. URL consultato il 16 luglio 2017.
  17. ^ Minerva chirurgica, 1996. URL consultato il 16 luglio 2017.
  18. ^ Rivista di diritto internazionale privato e processuale, Edizioni CEDAM, 1987, ISBN 9788813161255. URL consultato il 16 luglio 2017.
  19. ^ Patrizia Piacentini, Gli archivi egittologici dell'Università degli studi di Milano, LED, 2006, ISBN 9788879163248. URL consultato il 16 luglio 2017.
  20. ^ Nuova rivista storica, Società Editrice Dante Alighieri., 1988. URL consultato il 16 luglio 2017.

--Nemo 14:07, 16 lug 2017 (CEST)[rispondi]

Prendo atto, evidentemente avevo sbagliato io la ricerca. Ma continuo a non vedere cosa abbia fatto di rilevante Paolo Mantegazza e perchè meriti una voce su wikipedia. Né essere stato rettore né essere menzionato sono fatti che implicano automaticamente enciclopedicità. --Pop Op 22:54, 17 lug 2017 (CEST)[rispondi]
In pratica stai dicendo che l'essere rettore di una grande università non è (ancora) nei criteri sufficienti. Ciò è vero ma non significa che si debbano trovare altre attività, bensì che si applicano i criteri generali e quindi serve spiegare che cosa abbia fatto di rilevante secondo le fonti. La voce questo lo fa, anche se in modo perfettibile. Per un lavoro piú serio serve probabilmente andare a scartabellare qualche fonte accademica e/o medica precedente al 1974, perché dopo quella data la sua storia è quasi inestricabilmente legata a quella dell'ateneo. --Nemo 14:39, 19 lug 2017 (CEST)[rispondi]
Se capisco bene, tu ritieni che essere stato rettore di una grande università renda enciclopedici; è un'opinione rispettabile, ma in molte discussioni (che non saprei ritrovare senza lunghe ricerche) è stato detto che essere rettori non basta automaticamente per l'enciclopedicità. Quindi dovremmo decidere cosa vuol dire "grande" università, quanto deve essere lungo il mandato... la vedo parecchio problematica. Per il resto, mi spiace, ma non vedo assolutamente nient'altro. Dal 1980 il sistema universitario ha subito una serie quasi ininterrotta di riforme, per cui riscrivere lo statuto è stato varie volte un obbligo di legge; suppongo poi che lo statuto l'abbia scritto il Senato accademico, non il rettore da solo. In quanto alle opere scientifiche, siamo parecchio giù, l'unico libro che ha scritto da solo è stato acquistato da due biblioteche in tutto...--Pop Op 21:38, 20 lug 2017 (CEST)[rispondi]
Anzi, probabilmente neanche quello, vedi sotto.--Pop Op 20:26, 12 set 2017 (CEST)[rispondi]

Fisiologia della donna[modifica wikitesto]

Si tratta di un testo dell'omonimo; una scheda opacsbn ne attribuisce un'edizione anche al rettore [1] ma si tratta quasi sicuramente di un errore, tutte le altre edizioni sembrano attribuite all'altro omonimo. E del resto la fisiologia della donna non è il campo di ricerca di questo Paolo Mantegazza. --Pop Op 20:26, 12 set 2017 (CEST)[rispondi]

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