Discussione:OOPArt/Archivio6

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Pregiudizio evidente[modifica wikitesto]

La constatazione che sull'argomento OOPART ci sia un enorme pregiudizio e un potente scotoma lo si può notare quando nell'articolo si inserisce tra gli oopart frutto di falsificazione il geode di coso. Mettiamo il caso che sia veramente una candela di accensione di un'automobile degli anni venti ... qualcuno ha falsificato il geode ? Qualcuno ha messo nel geode la candela ? Incredibile ! Non sapevo che si potesse fare una cosa del genere ! Compattare una candela di automobile dentro un geode ... anche se non è proprio un geode, ma non è un processo naturale ? Oppure anche la natura falsifica (sic!) i reperti ???? --Govoch 22:29, 25 gen 2006 (CET)[rispondi]

La falsificazione è nell'averlo identificato come OOPART, ovvero una falsificazione dei media. --Olpus Bonzo 06:03, 26 gen 2006 (CET)[rispondi]
Sinceramente incomprensibile, come al solito per chi non ha argomenti e cerca solo di demolire una nuova realtà che in futuro sconvolgerà finalmente la storia dell'umanità spazzando tutto ciò che finora la scienza ufficiale non ha voluto ne accettare ne studiare seriamente --Govoch 10:57, 30 gen 2006 (CET)[rispondi]
A me pare che a voler demolire siano certi oltranzisti dell'occulto, non la Scienza, che finora è stato lo strumento dell'umanità per comprendere meglio il mondo che ci circonda e che ha dato nuove spinte tecnologiche che hanno migliorato la vita di tutti. --Olpus Bonzo 01:41, 31 gen 2006 (CET)[rispondi]
Altro scotoma : la tendenza, quando si parla di questi argomenti, di cambiare discorso o mescolare le carte, senza tenere in considerazione le premesse, strettamente scientifiche, che guidano la mia opinione. E' un dato di fatto che la scienza non ha mai voluto o non si è mai interessata a certi reperti. Li ha sempre liquidati come falsi spesso senza fare la minima ricerca. E quando qualcuno ha osato spingersi a farla con metodo scientifico , dai baroni ufficiali vi è stato solo un coro di insulti e discredito verso chi ha osato tanto ... ( Vedi il caso McIntyre ). Con il tempo più nessun ricercatore, per paura di perdere il posto o di essere screditato si è interessato a questi reperti : morale della favola : nessuno li prende in considerazione se non per .... demolirli. --Govoch 16:42, 2 feb 2006 (CET)[rispondi]
Hai detto tu poco sopra che questi oopart "sconvolgeranno finalmente la storia dell'umanitità", senza neppure usare il condizionale. E' difficile pensare che la tua opinione sia imparziale. Quanto al coro di insulti e discredito, si tratta della semplice constatazione che se c'è un oggetto fuori posto e 1000 a posto, è più probabile che l'oggetto fuori posto venga prima o poi inquadrato nella storia tracciata dagli altri 1000 piuttosto che il contrario. Può anche accadere ma, come dicono gli inglesi, teorie straordinarie richiedono prove straordinarie. Alfio (msg) 22:41, 2 feb 2006 (CET)[rispondi]
Il problema è, che, anche fosse realmente un oggetto fuori posto - fuori dal tempo, una volta indagato sullo stesso e una volta che ci ha fornito nuove informazioni inoppugnabili su di esso e sull'epoca in cui è stato prodotto cessa di essere un OOPArt, perchè viene compreso il perchè della sua appartenenza storica. Il grosso errore di fondo è che non esistono cose "inspiegabili", ma solo inspiegate. Infatti gli anglofoni parlano di unexplained e non di inexplicable quando trattano di queste cose. --Olpus Bonzo 07:33, 3 feb 2006 (CET)[rispondi]
Invece qualsiasi ricercatore sarebbe ben felice di scoprire qualcosa di nuovo. Tant'è vero che certe falisificazioni ad opera di scienziati (come per esempio la fusione a freddo) dimostrano come uno scienziato desideri ardentemente scoprire qualcosa di nuovo, piuttosto che discreditare gli altri (e per quale fine, non si sa). Essere scettici sarà anche una malattia, ma è in assoluta buona fede. --Olpus Bonzo 07:23, 3 feb 2006 (CET)[rispondi]
Non mi sono mai permesso di affermare che gli oopart siano inspiegabili, anzi, divengono oopart proprio nel momento in cui, grazie ad un indagine scientifica seria, molti elementi li collocano al di fuori dei canoni scientifici tradizionalmente accettati. Purtroppo quando si parla di questi reperti i mass media danno spazio a tutti senza distinzione, facendo tutta di un erba un fascio, e relegando i ricercatori seri, pochi, pochissimi, quelli a cui non frega niente fare carriera e se ne sbattono di essere discreditati. Se tali reperti fossero accettati probabilmente non si chiamerebbero oopart, semplicemente si arriverebbe alla conclusione che l'uomo moderno è esistito già milioni di anni fa e ha prodotto civiltà tecnologicamente evolute, punto e basta, senza fare tante polemiche. Non è assolutamente vero che se un reperto e fuori dai canoni allora valgono gli altri 1000 che sono nei canoni. Vi sono centinaia di reperti probabili oopart, che non vengono studiati, nascosti nei sotterranei dei musei, appunto perchà scomodi che non sono conosciuti, senza contare quelli restituiti ai legittimi proprietari nonchè quelli bellamente distrutti. --Govoch 09:37, 3 feb 2006 (CET)[rispondi]
Ma se un OOPArt rimane tale, non è stato sufficientemente spiegato. Puta caso che ritrovassi una navicella spaziale costruita dai Sumeri. Inizialmente sarebbe inspiegata del tutto, sarebbe poi considerabile un OOPArt, ma nel momento in cui trovassi delle risposte inattaccabili sul perchè i Sumeri siano stati in grado di costruire un simile oggetto, cesserebbe di essere un OOPArt, perchè avrei dimostrato che i Sumeri erano in grado di costruirla. Gli OOPArt sono degli "UFO" archeologici: gli UFO sono oggetti volanti non identificati. Nel momento in cui li identifico, cessano di essere UFO, e diventano o nuvole, o aerei, o uccelli, o navicelle spaziali, ecc... --Olpus Bonzo 11:19, 3 feb 2006 (CET)[rispondi]
Appunto gli OOPart sono tali perchè la scienza ufficiale non ha la capacità di accettare che esistano, non si sfoza neppure di studiarli, minacciando di screditare coloro che si osasse. ( a meno che non dimostrino il contrario). Questi reperti mettono in crisi, teorie che si vogliono assolutamente dare per consolidate, che altrimenti, crollerebbero come castelli di carta, e non parlo della teoria dell'evoluzione di Charles Darwin. Il rischio che crolli tutto il teorema finora imbastito sulla storia antichissima è troppo grande. Pertanto è necessario operare una strategia molto raffinata di debunking e di discreditamento che tagli le gambe a tutti coloro che osassero studiare tali reperti. Se per caso uno studioso utilizzando metodi scientifici rigorosi dimostrasse l'autenticità di uno di questi reperti, si farebbe di tutto per stroncarlo, discreditarlo, e chi più ne ha, più ne metta. Vedi il caso della geologa del USGS la Sra. Steel-McIntyre. Inoltre la mia opinione è imparziale propriò perchè gli indizi sono così tanti a favore di una storia antichissima molto diversa da quanto si ci fanno credere, da farmi dubitare della buona fede della scienza ufficiale. Perchè offendere, urlare e minacciare a causa di una trasmissione televisiva : quando Michael Cremo e Richard Thompson tennero presso la NBC il programma "Archeologia Proibita", è ciò che avvenne. Solo in questo caso, non avendo argomenti, e non si è in buona fede si ricorre alle offese, alle minacce e agli urli. --Govoch 09:30, 10 feb 2006 (CET)[rispondi]
Lo scopo della Scienza non è offrire risposte sul perchè accadano le cose, bensì cerca di capire come avvengano. Per fare un esempio, del perchè siano state fabbricate le pietre di Ica la Scienza non si cura: si domanda come siano state incise.
Riguardo al rischio che crollino convinzioni consolidate, uno scienziato è sempre ben felice di scoprire cose nuove o rivoluzionarie (che magari gli farebbero vincere il Nobel), nessuno si affeziona ai teoremi quando ne viene proposto uno migliore. Ed è accaduto molte volte nella storia della Scienza, basti pensare solo agli studi sull'elettromagnetismo. Le nuove scoperte debbono però essere dimostrate, poichè la Scienza è un sapere pubblico e non occulto, e non si può pretendere che tutti siano subito d'accordo su qualcosa, tanto più se rimane a livello teorico.
Il fulcro della questione è però un altro: non cambia nulla ai fini scientifici che un OOPArt sia autentico o fasullo. In un modo o nell'altro se ne prende atto, e se ha rivoluzionato qualche visione delle cose lo ha fatto e basta. Di contro, per certe persone attive nell'ambito dell'archeologia misteriosa che un OOPArt sia autentico o fasullo cambia moltissimo, vista l'affezione che dimostrano alle loro teorie, spesso un buon lasciapassare per i più svariati salotti televisivi e annessi gettoni di presenza. --Olpus Bonzo 11:01, 10 feb 2006 (CET)[rispondi]