Discussione:Mastering

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Mastering...?![modifica wikitesto]

Scusa ma questa voce non l'ho capita. Si accenna solo superficialmente al mastering e poi subito dopo si parla di altre cose come le frequenze formanti di alcuni strumenti e la loro relativa equalizzazione, per finire poi con le tecniche di registrazione... !? E' totalmente da riscrivere secondo me!


--LuKeys 13:53, 27 apr 2007 (CEST)

è sbagliato[modifica wikitesto]

non mi sembra motloa ttinente all'argomento ciò che è scritto....i sa che si è fatta confusione col mixaggio

--Carmine Ingaldi 11:44, 27 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Non tutte le procedure di lavoro decritte nell'operazione di mastering, che porta alla realizzazione di un album mi paiono veritiere. Tra queste vi è quella che dice di apportare miglioramenti al suono trattato; Dylan dice che non ascolta un disco con un suono decente da ventanni, giudica il suono dei CD "atroce", che semplicemente "non hanno suono". Siamo in tanti a condividere, direi di evitare di accennare ai "miglioramenti" apportati dal missaggio e dal mastering.--Frammco 02:10, 29 apr 2007 (CEST)[rispondi]

problematiche del mastering[modifica wikitesto]

In realtà il mastering dovrebbe solo migliorare il suono.ovviamente il disco potrebbe suonare male non a causa del mastering, ma perchè suonava male anche prima a causa del missaggio.Comunque anche io condivido cio' che hai detto e ne ho parlato nel paragrafo "Problematiche e legende legate al Mastering".dimmi cosa ne pensi.

--LuKeys 12:39, 29 apr 2007 (CEST)

Oltre alla questione diciamo così "deontologica", cosa altro credi che non sia corretto ? Sinceramente ho trovato necessario riscrivere la voce originale da capo in quanto si diceva ben poco riguardo al mastering, se vuoi confrontali. Comunque ci sto ancora lavorando di lima. Ad ogni il procedementi del mastering è quello, e anche il motivo per il quale viene fatto il mastering mi sembra corrisponda a quello da me evidenziato. Per quanto riguarda le scelte artistiche ed i fini estetici se ne puo' parlare per giorni, ma tecnicamente il mastering è così che si fa. Aspetto le tue opinioni comunque. --LuKeys 19:21, 29 apr 2007 (CEST)

Non conosco minimamente il lavoro di mastering, però da quel che esce dalle mie Magneplanar pilotate dai Rowland M7, mi pare che sia rivolto non al miglioramento del suono ma piuttosto nell'ottenere una timbrica e una dinamica, finalizzati ad offrire il massimo gradimento da parte dei fruitori dai quali si trae business, (autoradio, ragazzini con mp3, "casse" multimediali, impianti multicanale da 2000 watt PMPO), insomma porcheria orrenda. Conoscendo i segnali elettrici, e sapendo che un segnale analogico, passando per una giunzione può solo peggiorare, (e lasciamo stare la sciagura del digitale), mi pare fuorviante raccontare che l'operazione di mastering sia finalizzata al miglioramento del suono, piuttosto è finalizzata al massimo gradimento del target cui è destinato il lavoro. Le apparecchiature costosissime non stanno solo dalla parte di chi fa un album, ma stanno anche dalla parte di chi lo ascolta, e definire penoso il segnale registrato, è un eufemismo; tutto sommato, alcuni passaggi della precedente versione parevano più aderenti alla realtà, specificando innocentemente dove si interviene, e il perchè, si comprendeva la causa del cattivo suono degli album.

Dove è scritto ?[modifica wikitesto]

Gentile utente, dunque partiamo dal fondo del Suo intervento.

Nella versione precedente si parlava di operazioni che vengono svolte esclusiamente in fase di missaggio e che non è assolutamente possibile fare in fase di mastering, pur volendo!

Quindi, mi permetta , ma oltre a non coscere minimamente il lavoro del mastering, come Lei ha tenuto a sottolineare, forse ignora anche il processo di missaggio.

Se poi leggere la voce precendente ha fatto crescere in lei la credenza che quelle operazioni descritte nella voce fossero davvero state eseguibili in fase di mastering, allora mi rallegro di aver provveduto pristinamente alla correzione della voce.

Rileggendo la voce mastering da me riscritta non ho potuto trovare il passaggio "il mastering migliora il suono", anzi, come è facile notare, il mastering viene descritto in apertura semplicemente come il processo fondamentale per "amalgamare i brani" e "ottimizzare la resa sonora rispetto al supporto".

Prendo il vocabolario di italiano online DeMauro e cito testualmente:

amalgarmare: fig., riunire insieme elementi eterogenei, fondere: a. tradizioni, culture diverse | coordinare, armonizzare.

ottimizzare: in ambito tecnico e aziendale, portare nelle migliori condizioni possibili per ottenere il massimo rendimento.

Forse è stato quest'ultimo termine che L'ha tratta in inganno. ma come possiamo apprendere dal vocabolario per ottimizzare possiamo intendere "portare nelle migliori condizioni possibili" e non "rendere ottimo".

Nel nostro caso in particolare si tenterà di massimizzare la risposta frequenziale e quella dinamica secondo quella del supporto scelto (cd,dvd,vinile ecc ecc).

Cio' non implica ovviamente il conseguimento della perfezione sonora in nessun caso, ma solo un potenziamento di sensazione sonora, psicoacustica.

A proposito di psicoacustica per chiudere mi permetta un ultimo appunto, è vero che un segnale elettrico "passando per una giunzione può solo peggiorare" , ma questo è vero solo fisicamente, l'orecchio umano non sempre riconosce nel segnale più limpido, lineare e non distorto, quello che preferisce, ce lo dicono anni di esperimenti.

La ringrazio comunque per il suo intervento che mi ha dato la possibilità di chiare questi punti.

--LuKeys 13:56, 30 apr 2007 (CEST)

Post Scriptum[modifica wikitesto]

Dimenticavo, dalla strumentazione che cita Lei è probabilmente un audiofilo, questo Le fa onore, anche se non capisco una cosa:

dice di odiare il digitale, d'altra parte pero' afferma che un segnale passato in una qualisiasi giunzione analogica si deteriora.

Bene, suppongo allora che la maggior parte della musica che ascolta sia quindi stata registrata su nastro analogico (strano perchè la musica classica e l'acustica in genere si registra tutta in digitale oggi , proprio per avere più dinamica e pulizia).

Benissimo, sul nastro quello che entra non mai è uguale a quello che esce ... il nastro comprime!

Prima del digitale e anche prima della mania del mastering intrusivo (ripeto, ad appannaggio quasi esclusivamente dei dischi pop) tutti gli album erano registrati su nastro analogico quindi Lei, ascoltando i suoi dischi, puo' star ben tranquillo di ascoltare dei suoni che sono stati modificati dalla naturale compressione del nastro che altro non è che una snaturazione del suono originariamnete ripreso dal microfono, ma che all'orecchio umano infondo piace tanto.

Comunque ripeto, a me questi discorsi non interessano troppo perchè fanno riferimento ai gusti, mia intenzione era solo scrivere cosa succede nel processo di mastering. delle variazioni di sound, miglioramento o peggioramento che sia, ne ho parlato solo nel paragrafo "problematiche e legende relative al mastering".

Non mi stupisco comunque di questo polverone che si è sollevato in quanto in italia si sa molto poco del processo di mastering.

Anche io sono contrario al massiccio uso di compressione ed equalizzazione in fase di mastering, ma questo non vuol dire che quella sia l'unico modo di fare un mastering!

Rispondendo anche all'utente che prima aveva citato le opiniondi di Bob Dylan , non si può incolpare il mastering se un disco non suona bene, il mastering non ha la bacchetta magica!

Puoi avere un ottimo missaggio e rovinare con un pessimo mastering, viceversa puoi avere un pessimo missaggio e fare qualcosina grazie ad un buon mastering. Infine, se sei fortunato, puoi avere un ottimo missaggio e fare un ottimo mastering dando vita ad un bellissimo disco.

Riguardo Dylan non c'è da meravigliarsi,è normale che lui ami il sound dei dischi della sua generazione, probabilmente tra venti anni anche noi ci troveremo a rimpiangere il sound dei dischi che oggi non ci piacciono per niente!

A proposito di quello che ho detto in questo intervento voglio citare un aneddoto: quando fu inventata la modulazione di frequenza per le stazioni radio (FM) gli ascoltatori più affezionati preferirono continuare ad ascoltare l'AM (modulazione di ampiezza) nonostante quest'ultima avesse un suono molto piu lo-fi della nuova nata FM...tutto quel dettaglio (tanto ricercato anche oggi) ,dato anche dalla maggiore presenza delle frequenze acute, suonava sgradevole a coloro che si erano abituati per anni all'AM... l'orecchio umano e le abitudini che prende... --LuKeys 18:13, 30 apr 2007 (CEST)

Voglio complimentarmi con lei per la competenza nel campo, ignorando io anche il missaggio, certamento ho confuso le due cose, credo rimanga ancora non chiaro il punto 2 all'inizio, il termine supporto mi sembra ridondante, è citato 2 volte, nella seconda non è chiaro a cosa si riferisca, forse alla macchina "lettore"? Se è così è tutto chiarito. grazie hjkl 23:50. 30 apr 2007

In effetti tutta la voce necessita di essere un po' allegerita ... un po' di "labor limae" qua e là dovrebbe snellire il tutto e renderla più chiara e scorrevole ... grazie per i complimenti. --LuKeys 20:28, 1 mag 2007 (CEST)