Discussione:Mòfǎ

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Tempo fa questo lemma fu un po' contestato da un dotto wikipediano in quanto dava la precedenza alla resa in mandarino rispetto a quella giapponese, questa certamente molto più diffusa. E' indubbio, inoltre, che il mandarino non era la lingua utilizzata all'epoca e che, forse, la pronuncia giapponese rende meglio la pronuncia del cinese medio dei caratteri. In effetti, e ad esempio, l' Encyclopedia of Religion nella voce di Taitetsu Unno (autore giapponese, va detto) prediligeva la resa giapponese, mentre la Encyclopedia of Buddhism nella voce di Jan Nattier indicava la traduzione in inglese del "Declino del Dharma" ma la faceva richiamare dal solo lemma giapponese. Fu quindi, la mia, una scelta editoriale un po' forzata, ma oggi non è più così... nel 2014 è uscito un lavoro molto prestigioso The Princeton Dictionary of Buddhism certamente il lavoro di "lessico" più importante uscito fino ad oggi (mio POV, ma... 1265 pagine, oltre 5.000 voci... una goduria, libido pura per gli appassionati e cura nel CJK oltre che pali e tibetano... mappe diagrammi etc. ok non offre bibliografia aggiuntiva ma quella già si trova eppoi è un dictionary non una encyclopedia...!!), curato da Robert E. Buswell Jr. e Donald S. Lopez Jr. con la collaborazione di Juhn Ahn, Sumi Lee, J. Wayne Bass, Patrick Pranke, William Chu, Andrew Quintman, Amanda Goodman, Gareth Sparham, Hyoung Seok Ham, Maya Stiller, Seong-Uk Kim, Harumi Zie, che assegna, direi finalmente, al lemma "Mofa" il ruolo principale, conservando una precisa voce anche del "Saddharmavipralopa". Grande Princeton University!!! :-) --Xinstalker (msg) 09:59, 25 mar 2015 (CET)[rispondi]

Sulla variante coreana[modifica wikitesto]

Si potrebbero aggiungere informazioni sul malbŏp (malbeop), ovvero la variante coreana del mòfǎ (*mɑt-biæp)? Grazie.--R5b43 (msg) 12:26, 7 set 2016 (CEST)[rispondi]