Discussione:Lorenzo Milani

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"La polemica del venticinquennale"[modifica wikitesto]

L'attuale (dicembre 2017) sezione "La polemica del venticinquennale" appare eccessivamente sbilanciata a favore di coloro che scambiano l'insegnamento di don Milani con il suo simulacro sessantottardo. Costoro sono qui rappresentati da Sebastiano Vassalli, secondo il quale «Don Milani intese tradurre lo scontro fra borghesia e proletariato nello scontro fra docenti e studenti e, non potendo sconfiggere un sistema di potere legislativo dei democristiani e potere esecutivo dei burocrati che scrivono i programmi scolastici, "si scelse come bersaglio di comodo gli insegnanti" che di nessuno di quei poteri fanno parte». Questa tesi, ben contestata dal De Mauro nella stessa sezione ma in ogni caso preponderante nella sezione medesima, non ha una dignità storica a meno che non si voglia assumere, al posto delle vere "tesi" di don Milani, quel che esse diventarono, caricature, nell'armamentario del più distorto sessantottinesimo (esistettero anche degenerazioni del Sessantotto, e di queste stiamo qui discutendo). Un solo esempio testimoniale: nel 1968 il sottoscritto frequentava un severo Ginnasio improntato a valori cattolici e conservatori, ma i professori trasmettevano di don Milani il messaggio critico più autentico e profondo, che non riducevano alla semplice e caricaturale "aggressione" agli insegnanti. Per tornare a qualche equilibrio dei punti di vista, il quarto capoverso della voce di Wikipedia, dedicato, come il secondo, all'opinione di Vassalli, va IMHO rimosso tout-court oppure ridotto a rappresentare la dichiarata opinione di Vassalli, ossia che di don Milani non dovremmo discutere l'immagine vera bensì il suo simulacro sessantottino. --79.60.3.92 (msg) 09:13, 26 dic 2017 (CET)[rispondi]

Controversa, II[modifica wikitesto]

La figura di don Milani è obiettivamente controversa: i progressisti non solo cattolici ne hanno fatto uno dei propri maestri di pensiero mentre i conservatori lo detestano con tutte le loro forze. Personalmente io lo ammiro, ma non posso ignorare l'esistenza di punti di vista diversi: ho quindi tentato di rendere più obiettiva possibile l'introduzione. Dire che "prima era controversa mentre ora è stato rivalutato" è inesatto: prima era controversa, ed ora continua ad essere controversa. I conservatori non lo hanno mai rivalutato e i progressisti non lo hanno mai valutato male: quindi nessun cambio di poszione è avvenuto e la frase espressa così è inesatta.


== accaduto

==

Su Don Milani si possono scrivere libri! E difatti molti ne sono stati scritti... sono stato a visitare la sua scuola ed è un'esperienza da consigliare. Quanto alla sua pagina su wikipedia, buon lavoro!

Secondo voi, il Centro Nuovo Modello di Sviluppo è un link esterno che va inserito a fine pagina o in mezzo al testo? E se va a fine pagina, in mezzo al testo non metto neanche un link interno? Questa domanda me la sono posta gia' scrivendo in altre voci wiki.

--Taffi 09:41, 12 gen 2006 (CET)[rispondi]

Secondo me deve essere creata una pagina sul CNMS (e quindi il link deve essere interno).

Inoltre vorrei un chiarimento: Francesco Gesualdi viene chiamato spesso Franco Gesualdi, o Francuccio. Mi sapete spiegare perchè?


Michele, 12.20 dl 19.11.2007 (utente non registrato)

si dovrebbero indicare le date di prima pubblicazione degli scritti: ad es. Lettera a una professoressa è, mi pare, del 1967 e anche L'obbedienza non è più una virtù è degli anni '60

Credo che "Francuccio" fosse semplicemente il diminutivo di Gesualdi. In certi casi viene chiamato anche "Cuccio"; il testamento di don Milani (sta in "Lettere di don Milani, Priore di Barbiana, mondadori") cominciai proprio con "Caro Michele, Caro Francuccio, cari ragazzi" Vorrei fare un'osservazione su alcuni aspetti della pagina: perchè si dice che "Esperienze Pastorali" aveva contenuti eterodossi? Non è oggettivametne vero: le ragioni per cui il volume fu ritirato dal commercio sono tutt'ora oggetto di discussione, nelle letteratura; c'è chi parla di ragioni politiche, chi accenna a difficoltà interne alla Chiesa, ma nessuno, mi pare proprio nessuno ha mai parlato di un carattere "eterodosso" dello scritto. Al contrario, tutti concordano che gli argomenti di don Miilani facevano tanto male ai suoi detrattori proprio perchè si fondavano sulla più rigoroso ortodossia. Se poi per eterodosso si intende semplicemente che alcuni o anche molti preti non erano daccordo con lui allora va benissimo, ma è un po' banale come spiegazione.

== accaduto

==

Su Don Milani si possono scrivere libri! E difatti molti ne sono stati scritti... sono stato a visitare la sua scuola ed è un'esperienza da consigliare. Quanto alla sua pagina su wikipedia, buon lavoro!

Secondo voi, il Centro Nuovo Modello di Sviluppo è un link esterno che va inserito a fine pagina o in mezzo al testo? E se va a fine pagina, in mezzo al testo non metto neanche un link interno? Questa domanda me la sono posta gia' scrivendo in altre voci wiki.

--Taffi 09:41, 12 gen 2006 (CET)[rispondi]

Secondo me deve essere creata una pagina sul CNMS (e quindi il link deve essere interno).

Inoltre vorrei un chiarimento: Francesco Gesualdi viene chiamato spesso Franco Gesualdi, o Francuccio. Mi sapete spiegare perchè?


Michele, 12.20 dl 19.11.2007 (utente non registrato)

si dovrebbero indicare le date di prima pubblicazione degli scritti: ad es. Lettera a una professoressa è, mi pare, del 1967 e anche L'obbedienza non è più una virtù è degli anni '60

Credo che "Francuccio" fosse semplicemente il diminutivo di Gesualdi. In certi casi viene chiamato anche "Cuccio"; il testamento di don Milani (sta in "Lettere di don Milani, Priore di Barbiana, mondadori") cominciai proprio con "Caro Michele, Caro Francuccio, cari ragazzi" Vorrei fare un'osservazione su alcuni aspetti della pagina: perchè si dice che "Esperienze Pastorali" aveva contenuti eterodossi? Non è oggettivametne vero: le ragioni per cui il volume fu ritirato dal commercio sono tutt'ora oggetto di discussione, nelle letteratura; c'è chi parla di ragioni politiche, chi accenna a difficoltà interne alla Chiesa, ma nessuno, mi pare proprio nessuno ha mai parlato di un carattere "eterodosso" dello scritto. Al contrario, tutti concordano che gli argomenti di don Miilani facevano tanto male ai suoi detrattori proprio perchè si fondavano sulla più rigoroso ortodossia. Se poi per eterodosso si intende semplicemente che alcuni o anche molti preti non erano daccordo con lui allora va benissimo, ma è un po' banale come spiegazione.

controversa?[modifica wikitesto]

secondo me dire che si tratta di una 'figura controversa' inserisce un pregiudizio negativo sulla figura di don milani, assolutamente non npov - non vedo perchè: la figura di don Milani in vita è sata indubbiamente controversa. Da un lato profondamente apprezzata dal'altro profondamente detestata. Attualmente l'apprezzamento di don Milnai è più generale, ma non si dovrebbe dimenticare che, in vita egli fu visto in modo controverso. Piuttosto la pagina è piena di sciocchezze; NON E' VERO NIENTE che gli scritti non ricevettero l'imprimatur. Tutti quelli che dovevano avere l'imprimatur - ciooè uno - ricevettero l'imprimatur; gli altri non lo ricevettero perchè non fu chiesto nè avrebbe avuto senso chiederlo. Altre inesatezze, come quelle circa le difficoltà di don Lorenzo in seminario sono meno gravi ; ma questa dell'imprimatur è folle. Se l'autore non la elimina lui tra un paio di giorni la elimino io. --Galvanoblu (msg) 12:36, 21 lug 2008 (CEST)[rispondi]

di solito non si fa bruscamente, si specifica a cosa serve l'imprimatur sulla pagina di discussione, in che casi e' richiesto, in che casi eventualmente fu negato. Togliere di brutto fa nascere solo edit war che portano al massacro della voce --Borgolibero (msg) 05:52, 3 ago 2008 (CEST)[rispondi]

Bon, fa un po' ridere che, tra persone che pretendono di constribuire a una voce enciclopedica su di un prete non si sappiano certe cose; tuttavia hai ragione nella necessità di evitare edit war; l'Imprimatur non è altro che la dichiarazione - normalmente emessa dalla Diocesi competente - che un certo volume è esente da ERRORI teologici o di fede e, in generale, da ERRORI DOTTRINALI (ovviamente secondo la Chiesa Cattolica). L'imprimatur viene richiesto se si vuole pubblicare un'opera per avere una sorta di avallo dottrinario dalle autorità cattoliche. Nessuno sarebbe tanto folle da chiedere un imprimatur per degli appunti privati o per delle lettere private: se io scrivo al mio amico Massimo, scrivo a lui, punto e basta, non è un'opera pubblica, è un'opera privata e bisognerebbe essere dei completi mentecatti per chiedere un "imprimatur su di una lettera privata". Ad esempio, se io scrivessi in un libro che Gesù aveva dei fratelli nati da Maria io potrei cercare di ottenere l'imprimatur del mio vescovo e di sicuro non lo otterrei; ma se scrivessi le stesse cose al mio amico Massimo il vescovo considererebbe ridicola la mia richiesta di imprimatur, perchè esso è concepito per scritti da pubblicare. Premesso questo, si consideri che al tempo di don Milani esisteva anche il cosiddetto "INDICE dei testi proibiti", ovvero la lista dei testi che il Santo Uffizio aveva ritenuto non solo non approvabili, ma addirittura condannabili sul piano dottrinario. Ebbene, Don Milani, prima di pubblicare "Esperenze Pastorali" chiese l'imprimatur a Elia della Cosa, e lo ottenne : il volume ebbe anche la prefazione del Vescovo di Camerino e fu molto apprezzata da gran parte della stampa cattolica. Sfortunatamente, la rivista Civiltà Cattolica pubblicò una solenne stroncatura dello stesso per cui il Santo Uffizio dichiarò "inopportuna la lettura" di Esperienze Pastorali. Sottolineo "inopportuna", perchè a nessuno venne in mente di ritirare l'Imprimatur (e in effetti, leggendolo, bisogna essere matti per pensare che contrasti con la dottrina della Chiesa Cattolica). Nè tanto meno fu messo all'Indice. La condanna concerneva solo il carattere "inopportuno" della lettlura dell'opera. Il SAnto Uffizio cioè dichiarò che, per quanto l'opera non contenesse errori dottrinari non era un libro che, in quel momento, andava letto. Le ragioni, secondo quasi tutta la letteratura al riguardo furono di carattere politico. Veniamo ora alle altre opere di don Milani; su di esse non venne chiesto alcun Imprimatur, perchè non avrebbe avuto senso chiederlo: eccettuata Esperienze PAstorali, tutte le altre cosiddette "opere" di don Lorenzo sono in forma epistolare, sono cioè lettere scritte a persone determinate. Alcune di queste furono pubblicate durante la sua vita - (è il caso di "L'obbedienza non è più una virutù" che tuttavia contiene scritti - sempre epistolari- che hanno il rango di documenti processuali - ed è il caso di alcune brevi lettere pubblicate da alcuni giornali con don Lorenzo in vita) - ma furono comunque concepite come lettere indirizzate a persone singole, per cui non avrebbe avuto alcun senso chiedere l'imprimatur. Fa eccezione "Lettera a una professoressa", che pur avendo forma epistolare non è una lettera nel senso più puro del termine. Tuttavia "Lettera a una professoressa" non fu firmata da don Lorenzo, bensì dai ragazzi della scuola. Desidero ribadire un concetto semplice ma a qanto pare da ribadire: don Milani può piacere o meno, ma non era così ottuso da andare a chiedere l'IMPRIMATUR per una lettera privata, così come nessuno si sognerebbe di chiederlo per un a nostra mail. La chiese per EP e la ottenne, punto e basta.

Fatta questa fatica esplicativa mi permetto di offrire un consiglio a chi ha saturato queste pagine su don Milani di sciocchezze e di banalità: consiglierei di chiedere l'imprimatur alla loro coscienza di pseudo-studiosi prima di usare concetti che non conoscono,prima di applicarli ad eventi che non conoscono, e soprattutto prima di usarli per travisare in modo davvero inaccettabile il pensiero di un uomo. Dichiarare, come questa pagina dichiara, che don Milani era un sostenitore di dottrine ERETICHE (cioè che sosteneva errori dottrinari) non sta nè in cielo nè in terra. Sta solo nell'ignoranza cosmica di chi ha scritto queste cose. --Galvanoblu (msg) 12:32, 4 ago 2008 (CEST)[rispondi]

miniatura

Risistemazione e ampliamento della voce[modifica wikitesto]

dio è grande è cosi che disse



Manterrei sostanzialmente immutata la biografia, con alcune minime correzioni. Poi aprirei altri sei paragrafi che mi paiono fondamentali:


don Milani e la cultura dei poveri / Nozione che tutta la letteratura pone al centro dell'intera esperienza milanina

don milani e i rapporti con la Chiesa / Critica, obbedienza e disobbedienza del cristiano all'interno della Chiesa

don Milani e la Scuola / (circa il peculiare carattere laico della scuola di don Milnai, il ruolo del docente e del discente, scuola publica e scuola privata eccetera eccetera )

don Milani e l'impegno civile / ovvio

don Milani e la politica / Impossibile non parlarne, data l'influenza reciproca tra don Milani e la politica

La fortuna successiva: edizioni delle opere, flm, canzoni teatro eccetera su don Lornezo Milani /


Naturalmente sposterei alcune osservazioni ora presenti nella bibliografia nelle zone di pertinenza. Circa le corezioni che intendo apportare alla zona bibliografia ho l'impressione che sia molto "fallaciana", il che è comprensibile dato che quella della Fallaci è la più celebre biografia dle priore, ma non sarebbe male dar conto anche di altre versioni. Quindi:

  • depovizzerei la questione del battesimo fascista: è discusso il fatto che don Milani avesse avuto un battesimo fascista, ovvero un battesimo rivolto solo a salvaguardarlo dalle leggi razziali. A che io sappia l'unica fonte è la Fallaci; ma ho sentito a molti convegni testimoni e studiosi contrastare questa posizione.
  • eliminerei l'attribuzione a don Milani di posizioni anticonvenzionali e particolarmente critiche nel periodo del seminario. ho l'impressione che si retrodatino alcune posizioni. Nelle lettere alla Madre don Milani parla con un entusiasmo ingenuo di tutto quello che caratterizza il seminario e lo difende in continuazione.
  • Preciserei che solo "Lettera a una professoressa" e, in minima parte "L'ibbedienza non è più una virtù" sono opere di scrittura collettiva.
  • Preciserei che Esperienze Pastorali non conteneva frasi eterodosse, ma piuttosto alcune prese di posizioni politiche ritenute decisamente scomode al tempo di don Lorenzo.
  • Amplierei tutta la parte relativa al suo servizio a san Donato a Calenzano
  • Imetterei il nome di Adele Corradi, che fu la principale collaboratrice di don Milani e che incomprensibilmente non risulta da nessuna parte mi pare.

Queste sono le modifiche che propongo. Qualcuno ha qualcosa in contrario? -- Galvano bluScrivimi 13:21, 8 set 2008 (CEST)[rispondi]

la visione del film su don lorenzo milani è interessante ma aalo stesso tempo molto noiosa

Inesattezza[modifica wikitesto]

E' inesatto dire che il libro "lettera a una professoressa" ha incrementato notevolmente le vendite dopo la morte di Don Milani, poichè è morto poco prima della sua pubblicazione!E' probabile che la sua morte abbia aumentato l'interesse per il libro, ma da come è scritto sembra invece che Don Lorenzo era ancora vivo al momento della sua pubblicazione e la morte abbia innalzato le vendite.Prego di correggere il prima possibile.

Esperienze Pastorali[modifica wikitesto]

A mio modesto parere la frase
"Negli anni a Calenzano scrisse Esperienze Pastorali, che ebbe una forte eco per i suoi contenuti eterodossi: secondo lo scrittore tradizionalista Rino Cammilleri papa Giovanni XXIII, venutone a conoscenza, avrebbe definito l'autore addirittura come «un pazzo scappato da un manicomio"
è da rivedere.

E' vero che fece discutere per i propri contenuti, ma a mio avviso non li definirei "eterodossi", perchè negli scritti di Don Milani appare sempre la volontà di tornare alle radici della dottrina cristiana, non di staccarsi da essa.
Inoltre trovo inutile e non obiettiva la citazione di Rino Cammilleri, che non ritengo affidabile nel giudizio di papa Giovanni XXIII, visto che in generale l'articolo contiene inesattezze e un tono non proprio giornalistico.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 95.252.211.208 (discussioni · contributi).

la frase sulla quale obbiettava l'utente anonimo sopra ,mi trova d'accordo ma non voglio innescare edit war inserendo questa rielaborazione "che ebbe una forte eco per i suoi contenuti non in linea con la chiesa pre-Concilio Vaticano II", per ora lascio il termine "eteroddosi"e la nota ,e sposto quì
  • secondo lo scrittore tradizionalista Rino Cammilleri papa Giovanni XXIII, venutone a conoscenza, avrebbe definito l'autore addirittura come «un pazzo scappato da un manicomio»

la "percezione" di un giornalista( e non solo per questo "secondo il giornalista"che inizia la frase scritta in voce) ,dire inaffidabile è solo un eufemismo ,è a schizzare fango si è abituato in fretta visto le testate nelle quali collabora e come "Straccio" alias Paolo Liguori proviene dai movimenti giovanili di sinistra;

ritornando alla frase oggetto della discussione lasciando la nota per ora ,ognuno poi se vuole si va a leggerla nell'articolo che dopo altre facezie proprie del personaggio letteralmente dice così "poi scrisse Esperienze pastorali, che fece sobbalzare papa Roncalli sul trono (e il «papa buono» gli diede del «pazzo scappato dal manicomio»)e per quello che ho detto percezione se no l'esimo giornalistascrittore dovrebbe portare fonti, e wikipedia IMHO non dovrebbe basarsi su percezioni; e solo una frase ad effetto ,il papa buono non era in uso usare come i precedessori e successori ,il trono.

Sento personalmente una grande tristezza perchè questa frase campeggia in voce dal lontano 13 aprile 2007 e l'utente intendeva dePOVizzarla sigh!! e su il traino scoppiazzzate da wikipedia su molti siti [1] ,come dire fare di una boutade una cosa vera ,aspetto che qualcuno referenzia quella che io dico boutade se non fosse rielaboro il testo --Nico48 (msg) 23:45, 2 feb 2013 (CET)[rispondi]

Citazione incipit[modifica wikitesto]

La sposto qui perché troppo lunga.

«Il giorno che avremo sfondato insieme la cancellata di qualche parco, installato la casa dei poveri nella reggia del ricco, ricordati Pipetta, quel giorno ti tradirò, quel giorno finalmente potrò cantare l'unico grido di vittoria degno di un sacerdote di Cristo, beati i poveri perché il regno dei cieli è loro. Quel giorno io non resterò con te, io tornerò nella tua casuccia piovosa e puzzolente a pregare per te davanti al mio Signore crocifisso.»

--RrronnyDicami!Cosefatte 12:56, 30 ott 2013 (CET)[rispondi]

Lettera a una professoressa[modifica wikitesto]

io sono in possesso di una copia cartacea originale del libro 'lettera a una professoressa' con 'proprietà riservata 1967' e in ultima pagina ' stampato in firenze nello stabilimento grafico commerciale febbraio 1968'. aggiungo che non credo di essere stato fra i primi a comprarlo e mi sembra inesatta la data di 1976 riportata in alcune segnalazioni librarie (salvo si riferiscano a ristampe). italo prudenzano - milano Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 94.36.139.38 (discussioni · contributi) 21:38, 19 dic 2013‎ (CET).[rispondi]

L'anno ora indicato in voce è corretta: 1967. --RrronnyDicami!Cosefatte 22:05, 19 dic 2013 (CET)[rispondi]

La scuola di Barbiana non si può definire un modello[modifica wikitesto]

A mio parere la scuola di Barbiana, che i ragazzi erano costretti a frequentare 365 giorni l'anno, non può essere proprio definito un modello. Si potrebbe quantomeno scrivere che presentava lati alquanto discutibili. - Zorobabele.

definita un modello .... costrizione a frequentare !!?^,.. direi diritto allo studio negato per molti e scuola a tempo pieno ,hai letto la voce ?dimmi dove viene definita un modello,era una scuola dove con l'impegno di molte persone si cercava con fatica impegno e partecipazione di modificare il diritto allo studio in senso meno restrittivo ......una scuola orientata alla presa di coscienza civile e sociale e, grazie ad una chiesa retriva ,conservatrice ,non si sia riuscita che applicare solo in parte ,ma forse ti riferisci al libro pubblicato postumo Lettera a una professoressa che divenne suo malgrado manifesto di protesta del nascente Movimento studentesco ,io da cattolico provo ,profonda tristezza ,(mitigata nell'ultimo anno da Papa Francesco ),per una Chiesa che osteggiava in un silenzio assordante una persona per bene e,nei corsi degli anni cercava con disgustoso piacere e grande dispendio di mezzi finanziari derivati da traffici di denari alquanto dubbi di portare sugli altari una persona questa si controversa e discussa come fu Don Verzè ,e le mie aggettivazioni non sono solo ossimori campati in aria ....--Nico48 (msg) 23:03, 7 gen 2014 (CET)[rispondi]

"La sua concezione pedagogica è detta del professore-amico in contrapposizione al modello prevalente di un docente distaccato e autoritario che trovava legittimazione nel primato dell'autorità della cultura, ed era riconosciuto dalle stesse famiglie degli studenti: erano rari gli episodi di cause in tribunale e contestazioni dei voti o del comportamento dei docenti, le famiglie tendevano a dare ragione al maestro piuttosto che ai figli. Don Milani abolì ogni forma di punizione corporale (canna per bacchettare, sale sulle ginocchia, ecc) all'epoca ammesse per legge nella scuola pubblica, sostituendole con la perdita della benevolenza o del sorriso del maestro. In questo aspetto imitò l'esempio del "pedagogo" Vittorino da Feltre, sebbene l'attività sportiva rivesta un'importanza molto limitata nel modello educativo di Don Milani."

Tutta questa parte è assolutamente discutibile. E' noto che don Milani nella scuola di Barbiana usava anche la frusta: ne rivendica l'uso anche nella "Lettera a una professoressa". La categoria del professore-amico è del tutto fuorviante, anche se certo le relazioni tra maestro e studente a Barbiana erano molto diverse rispetto alla scuola pubblica. Non vedo il motivo del riferimento a Vittorino da Feltre. (Antonio Vigilante)

Montespertoli[modifica wikitesto]

Si citano presunti possedimenti del padre a Montespertoli, non so la Villa di Gigliola, ma di sicuro non possedeva il Castello di Montegufoni. Lo dico con cognizione di causa essendo originario proprio di quei luoghi. Ho dubbi anche che possedesse la Villa di Gigliola ... ma su questo non voglio sbilanciarmi. Credo sia necessario un approfondimento. --Sanghino Scrivimi 22:11, 23 feb 2017 (CET)[rispondi]

Ho approfondito un po' e mi sembra di capire che la famiglia Milani effettivamente avesse dei possedimenti a Gigliola, frazione di Montespertoli. Sicuro il Castello di Montegufoni non era proprietà della famiglia Milani (come del resto lo si evince anche dalle pagine WP che trattano di quel luogo). L'altro dubbio è che il padre in realtà non si dedicava alla gestione dei possedimenti di Montespertoli, erano luoghi per le vacanze anche perchè, e ne sono quasi sicuro, in quel periodo la famiglia Milani abitava a Milano. Direi che quel capoverso debba essere rivisto e corretto. Qui alcuni spunti http://www.storiaxxisecolo.it/larepubblica/repubblicabiografie4.htm e qui altri http://www.donlorenzomilani.it/biografia-2/
--Sanghino Scrivimi 23:20, 23 feb 2017 (CET)[rispondi]
Vedo che è stato ripristinato il presunto possedimento del castello di Montegufoni ... Alla fine dell’Ottocento, la famiglia degli Acciaioli era in declino e si videro costretti a vendere Montegufoni alla famiglia Baracchi, che lo tennero fino ai primi del Novecento, quando un barone inglese, visitando la zona fu rapito dalla bellezza e dal contesto in cui si trova il castello, anticipando di gran lunga una schiera di connazionali che si è riversata nel Chianti a fine secolo scorso. Ai primi anni del secolo, sir George Sitwell (seduto bene o ben piazzato) acquistò il castello impegnando il nome del figlio, sir Osbert. Questo è un estratto preso da un sito che forse non costituisce fonte attendibile (qui, in ogni modo mi impegno a trovare riferimenti. --Sanghino Scrivimi 00:31, 29 mag 2017 (CEST)[rispondi]
Inoltre, conoscendolo personalmente, cercherò di contattare l'autore di questo libro, che parla proprio solo della storia del castello in oggetto. --Sanghino Scrivimi 00:40, 29 mag 2017 (CEST)[rispondi]

Non neutrale[modifica wikitesto]

Appare più un articolo di giornale apologetico e difensivistico quando questo non è nemmeno necessario. Poco e niente del suo pensiero e del suo insegnamento, eppure le fonti prime secodne e anche terze ci sono...--Xinstalker (msg) 14:23, 20 giu 2017 (CEST)[rispondi]

Da ripulire anche la biblio pubblicitaria... lasciando le fonti effettivamente utilizzate. --Xinstalker (msg) 14:25, 20 giu 2017 (CEST)[rispondi]

[@ Xinstalker] Potresti segnalare con l'apposito template quali sono i punti non neutrali del testo? O, a tuo parere, la voce va cancellata e riscritta interamente? --Gierre (msg) 08:05, 21 giu 2017 (CEST)[rispondi]
(conflittato) Il "recentissime critiche" l'ho falciato in blocco dall'incipit - non sta nè in cielo, nè in terra che in una biografia di un personaggio storico si metta un riferimento a generiche critiche provenienti da un articolo di giornale, oltretutto con l'aggravante che non si entri nel merito (nè nell'incipit, nè nel corpo della voce) delle critiche. Per la bibliografia non sono qualificato per falciare, ma se vuoi procedere mi fido del tuo giudizio.--Moroboshi scrivimi 08:07, 21 giu 2017 (CEST)[rispondi]
Pienamente d'accordo con l'intervento di [@ Moroboshi]. Per il resto, a mio modesto avviso, la voce è da riscrivere conservando solo i pochi passaggi rilevanti, a tal proposito suggerisco, come "impronta" la bella voce di Mario Gennari scritta sul Lorenzo Milani nel vol.8 della Enciclopedia filosofica della Bompiani (2006) pp. 7438-9 considerando attentamente, per gli approfondimenti critici del caso, la bibliografia lì citata. --Xinstalker (msg) 18:10, 21 giu 2017 (CEST)[rispondi]
[@ Xinstalker]Quindi la voce, a tuo "modesto" parere va riscritta da capo a piedi. Non ti sembra di esagerare? Non discuto la tua indicazione della voce di Gennari ma non andrebbe altrettanto bene l'ampia voce sul Dizionario biografico Treccani? --Gierre (msg) 08:44, 22 giu 2017 (CEST)[rispondi]
Va benissimo il Treccani, ma utilizzando almeno quello, qualcuno la spulci dai pov e la riequilibri per favore. Grazie! --Xinstalker (msg) 09:54, 22 giu 2017 (CEST)[rispondi]
[@ Moroboshi] [@ Xinstalker] Viste le modifiche all'incipit e alla sezione della pedagogia della Scuola di Barbiana sussistono le critiche di voce non neutrale? Non sono d'accordo sull'importanza, definita ecessiva, data all'argomento della dichiarata omosessualità e della presunta pedofilia. In effetti questa era, come riconosce lo stesso don Milani, il motivo del suo confino a Barbiana, la sottintesa accusa principale su cui convergeva l'ostilità della Curia e la reazione scandalizzata della pubblica opinione conservatrice. Si tratta di un tema che riemergerà, e continua ancor'oggi a riaffiorare, in tutte le polemiche che hanno coinvolto don Milani. --Gierre (msg) 09:38, 23 giu 2017 (CEST)[rispondi]
Siamo una enciclopedia che scrive biografia/pensiero/opere non un resoconto cronicistico delle polemiche scandalistiche sui mass media e sul web. Non fu esiliato con la sola accusa di essere un "finocchio" secondo quanto da lui riportato, ma soprattutto per altro, e inoltre misura quello che abbiamo scritto in merito nella nostra voce con quello riportato nel pregevole dizionario biografico della Treccani. Se non vogliamo dare "ingiusto rilievo" a quel capitolo... ampliamo gli altri... ;-) buon lavoro. --Xinstalker (msg) 09:46, 23 giu 2017 (CEST)[rispondi]
Mi sono limitato a eliminae dall'incipit una frase che come da mio commento non era sicuramente adatta a una enciclopedia, ma sul resto del contenuto della voce non sono qualificato ad esprimermi.--Moroboshi scrivimi 13:09, 23 giu 2017 (CEST)[rispondi]
Se preferite tolgo il template io stesso e subito. Ma la voce è al momento squilibrata... almeno 'sappiamolo'. --Xinstalker (msg) 13:30, 23 giu 2017 (CEST)[rispondi]

Tolgo il P sperando di aver mitigato qualche sbilanciamento nella trattazione, che ho editato con in mente le osservazioni lette qui sopra. La spam "letteraria" (uh che parolone!) si riassorbe da sé nella riformulazione già operata da altri prima di me, e fa ora la figura che le compete a un livello extra-wikipediano; WP sta dicendo, non dicendolo, di che consistono certe opere. Credo che si possa molto approfondire e si possa ricavare molto materiale anche solo online; tutto sta a vedere come vogliamo farlo. Io sono dell'avviso che sia dentro le polemiche letterarie, la neutralizzazione, se le riportiamo correttamente; si può anche dar conto dell'ondivago resoconto di ambito curiale circa il decreto del Sant'Uffizio (che a leggere certe interviste ora ci fu, ora non ci fu, ora ci fu ma non voleva dir nulla), ma vorrei farlo senza che si sembri... dispettosi nei confronti degli esponenti di un Culto, cosa che sarebbe quanto di peggio possibile in WP. Però sono convinto che una buona trattazione passi, oltre l'aneddotica, direttamente da una buona esposizione delle opere di Don Milani e da un allargamento delle fonti, uscendo per quanto possibile dalla maggioritaria Fallaci e dalla Alberici: hanno scritto veramente in tanti, cerchiamo di rendere questa varietà di reazione. IMHO, come sempre ;-) -- g · ℵ (msg) 18:05, 2 lug 2017 (CEST)[rispondi]

Nonostante il tuo notevole e lodevole sforzo, rimane una voce ancora cronicistica e quindi non ancora enciclopedica. Credo che questo non occorra dimostrarlo perché si evidenzia da sé (se del caso sono qui...). Resta ancora lo spam della bibliografia dove volentieri chiunque ci infila la qualunque pubblicazione che tratta di questa figura al solo evidente scopo di promuoverla. È evidente che di moltissime di tali fonti non esista infatti nessuna traccia, né nessuno si perita, in voce o in pagina di discussione della stessa, di evidenziarne il ruolo per la sua stesura. Peccato, ma leggo che il progetto che dovrebbe curare queste voci è occupatissimo nella stesura di biografie di vescovi italiani viventi quando non assediato da coloro che ne invocano la cancellazione. Sono in tutt'altre faccende affaccendati. Saluti calorosi e accaldati... P.S. concordo comunque nel togliere il template P --Xinstalker (msg) 10:09, 3 lug 2017 (CEST)[rispondi]
Per inciso concordo totalmente con l'osservazione che Gierre che ti ha scritto in talk, ma nel contesto di questa voce non mi straccio le vesti, non avendone peraltro scritto un rigo... --Xinstalker (msg) 10:11, 3 lug 2017 (CEST)[rispondi]
io più che "progetto cattolicesimo" lo indicherei "progetto CEI" risulterebbe meno fuorviante... --Xinstalker (msg) 10:15, 3 lug 2017 (CEST)[rispondi]

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