Discussione:Livelli essenziali di assistenza

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La sentenza della Consulta, n. 5/2018 è relativa alla legittimità dell'obbligo vaccinale. Un passaggio qui citato aferma che

«È costante orientamento della giurisprudenza di questa Corte il principio per cui, in relazione all’art. 119 Cost., non sono ammissibili le censure indirizzate apoditticamente all’inadeguatezza delle risorse a disposizione delle Regioni per l’erogazione dei servizi sanitari, senza riferimenti a dati più analitici alle entrate e alle uscite relative (si vedano, ad esempio, le sentenze n. 192 del 2017 e le altre ivi citate, cui adde le sentenze n. 249 e n. 125 del 2015).»

I LEA sono intesi come un caso particolare di prestazione erogata dal Servizio Sanitario Nazionale. L'interpretazione diviene rilevante nel momento in cui l'obbligatorietà di una prestazione sanitaria, stabilita dal Governo o dal Parlamento come valida e da applicarsi in tutto il territorio nazionale, non può essere non erogata dalle Regioni che affermino di non disporre di un'adeguata copertura finanziaria, a meno della produzione di una prova tecnica e contabile i cui requisiti minimi non sono chiaramente delineati. Essa potrebbe dover tenere conto del costo standard sanitario della stessa prestazione erogata da altre regioni ottemperanti al medesimo obbligo. --Micheledisaveriosp (msg) 19:30, 1 apr 2020 (CEST)[rispondi]

DPCM del 23 aprile 2008[modifica wikitesto]

Il sito dell'Istituto Superiore di Sanità menziona il corposo DPCM del 23 aprile 2008, con i suoi numerosi allegati (qui), che rende plausibile un numero di L.E.A. complessivamente elevato a 57.000 unità, secondo riportato da questo paper gratuito. Tuttavia, il DPCM del 23 aprile 2018 non è nemmeno menzionato dal docimento del Centro Studi della Camera pubblicato dopo le ultime modifiche del 2017.

Il Decreto non fu mai attuato e la sua vicenda non è tuttavia chiara.

Forse non fu mai pubblicato in Gazzetta Ufficiale oppure fu ritirato dal governo nel mese di liglio, a seguito dei rilievimossi dalla Corte dei Conti. rappresentò una tappa storica in quanto fece seguito ad un accordo fra Stato e Regioni, il Patto della Salute del 2016, per l'estensione delle coperture minime ai farmaci antoretroviarali, alle malattie rare e alle terapie odontoiatriche a favore dei meno abbienti. Tutte cose che forse non a caso fanno sì che sia citato dalla Rivista epidemiologica dell'ISS. E lo rendano comunque più che attuale e citabile nella voce, a mio modesto avviso. Saluti, --Micheledisaveriosp (msg) 23:39, 2 apr 2020 (CEST)[rispondi]

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