Discussione:Libri di memorie sull'Olocausto

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Cosa manca![modifica wikitesto]

L'incipit della voce opportunamente afferma che: alcuni memoriali «furono scritti immediatamente dopo la Liberazione [...]. Altri furono redatti anche a distanza di anni o decenni dagli eventi narratiper conservare la propria testimonianza a futura memoria». Ebbene non viene citata un'altra importantissima "categoria" di scritti, ovvero gli scritti di coloro i quali fuggirono dai campi di concentramento o di sterminio e scrissero le loro memorie immediatamente come denuncia di quanto fosse in corso, ovvero "Memorie" scritte proprio durante il periodo dell'Olocausto, come p.e. i Protocolli di Auschwitz (Rapporto Vrba-Wetzler) scritto dai fuggitivi Rudolph Vrba (Walter Rosenberg) e Alfred Wetzler (alias Josef Lanik) nel 1944, erano fuggiti da Auschwitz il 7 aprile 1944 e giunti in Slovacchia dove secondo lo storico Alberto Melloni che cita Miroslav Kárný decidono di fare «del loro ricordo una testimonianza escussa con tutti i crismi dell'incidente probatorio» e che di fatto è il primo documento della Shoah. Suggerisco di fare un paragrafo a parte su queste Memorie e di non collocarlo in nessuna delle due tabelle presenti in voce. Pareri?--Fcarbonara (msg) 09:09, 28 giu 2020 (CEST)[rispondi]

Per ora ho specificato nell'incipit qual'è stato l'unico memoriale scritto e pubblicato ad Olocausto ancora in corso, poi ribadisco che siccome I Protocolli di Auschwitz è atipico come memoriale rispetto a tutti quanti gli altri, dedicherei un paragrafo a parte in questa voce nonostante ci sia (a mio parare da ampliare) già la voce Rapporto Vrba-Wetzler--Fcarbonara (msg) 11:48, 28 giu 2020 (CEST)[rispondi]

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