Discussione:Libri delle Cronache

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Sezione " Contesto: dall'esilio alla dominazione persiana"[modifica wikitesto]

Ho aggiutno questa sezione fontata da un paper liberamente consultabile su DOAJ nel quale il teologo w:en:Louis Jonker analizza tre opere del teologo protestante svizzero w:de:Thomas Willi.

Le loro biografie sono ancora da tradurre. Di nuovo viene detto che i due Libri delle Cronache furono composte:

  • da ebrei di stirpe levita, fatto che si sposa con la precedente sezione "il Cronista", che li attribuisce alal "tradizione sacerdotale";
  • nella provincia persiana di Jehud: prima territorio babilonese, poi passato alla dominazione persiana. En. wikipedia ha due voci. w:en:Jehud e w:en:Yehud (Babylonian province);
  • dopo l'esilio babilonese e prima dell'età ellenistica. L'assenza della teologia greca ellenistica e della lingua greca di quel periodo nei Libri delle cronahce sarebbero un elemento di datazione. Secondo la ricostruzione di Willi, non vi un rifiuto ebraico dela cultura ellenistica (come nel caso della Sinagoga di Satana dell'Apocalisse), tradottasi in una censura nei due testi sacri, ma un'integrazione con tutte le componenti dell'impero persiano.

Già questo basterebbe alla citazione. L'latra prova fornita sono i Papiri di Elefantina che attesterebbero -senza doppi sensi di data e genere letterario scelto- la tolleranza dei re Persiani nei confronti degli Ebrei. Non è chiaro però il tono "nostalgico" degli autori che rimpiangono il Primo Tempio e il Regno di Giiuda, in contrasto col tempo presente, malgrado l'indipendenza della provincia in cui scrivevano e la libertà concessa agli Ebrei.--Ciccio81ge (msg) 18:06, 28 lug 2020 (CEST)[rispondi]