Discussione:Giancarlo Santelli

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Sui dubbi di enciclopedicità[modifica wikitesto]

Chi è Santelli[modifica wikitesto]

Giancarlo Santelli è un burattinaio di levatura altissima, nonché uno tra i più, se non il più importante, mascheraio italiano vivente, conosciuto a livello mondiale. Le sue maschere sono state oggetto di mostre ed esposizioni presso il Teatro San Carlo di Napoli, il Museo di Narni, il Teatro della Pergola di Firenze, ovvero luoghi di chiara fama e prestigio, e sono state indossate ed utilizzate da attori e registi di indiscussa fama tra cui Dario Fo, Giorgio Strehler, Gigi Proietti. Scherzando afferma sovente che fa prima a dire con chi non ha lavorato (ovvero a chi non ha costruito maschere), piuttosto che elencare tutti gli artisti con cui ha collaborato. Sebbene ciò non costituisca normalmente un criterio di enciclopedicità, nel caso di un artigiano la cui notorietà è indissolubilmente collegata a chi ha poi indossato le sue creazioni rendendole vive sulla scena, tale informazione è cruciale. L'importanza del lavoro di Santelli è stata riconosciuta da enti istituzionali quali il Ministero per i Beni Culturali (nelle sue varie denominazioni), enti teatrali e di ricerca, la Regione Lazio ed altri. Le sue maschere e i suoi burattini sono, e per questo basterebbe guardare una delle tante foto anche se sarebbe più utile andare a visitare il teatro nella Biblioteca comunale di Monterotondo o il piccolo e poco accessibile Museo situato a Mentana, evidentemente delle opere d'arte di fattura finissima, che esprimono una notevolissima conoscenza delle tecniche sceniche, del suono, della motilità facciale, oltre che del teatro greco, medievale e, per quanto concerne i burattini, settecentesco.

Reperibilità delle fonti[modifica wikitesto]

Essendo quello di mascheraio un lavoro svolto dietro le quinte, da addetti ai lavori, le fonti, per così dire, enciclopediche, oltre a quelle facilmente reperibili online, non sono tantissime. Il fatto che non sia facile reperire molte pubblicazioni cartacee, tranne quelle da me citate, tra cui una monografia edita a Roma e citata anche sul sito del Mibac, e tolte da Utente:Frullatore Tostapane, programmi di teatri e cataloghi di musei la cui memoria si perde negli archivi fisici di varie istituzioni culturali è, in questo caso, relativamente indicativo per le ragioni esplicate precedentemente.

Riferimenti bibliografici, video e articoli[modifica wikitesto]

--Vale new (msg) 09:33, 25 feb 2019 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

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