Discussione:Geomag

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Secondo me enciclopedica--Plumbago Capensis (msg) 12:27, 11 set 2020 (CEST)[rispondi]

Perché? --ldr4uI1c0 (msg) 19:39, 24 ott 2020 (CEST)[rispondi]

Modifiche e aggiunte[modifica wikitesto]

Gentili utenti, la pagina è stata sottoposta a numerose modifiche. Al fine di arrivare a un testo finale che sia rispettoso del passato ma anche del presente di Geomag, per evitare una "guerra di modifiche", propongo questi interventi alla pagina, con la proposta di modifiche e aggiunte in grassetto.

[...]

Vicentelli presentò il suo prodotto alla Fiera del giocattolo di Norimberga, la più grande esposizione di prodotti ludici al mondo, tuttavia nessuno volle investire su quel gioco artigianale. Nell'agosto del 1998 però, riuscì ad attirare le attenzioni di un imprenditore di Calangianus, Edoardo Tusacciu, fino ad allora attivo nel settore della lavorazione del sughero, e quest'ultimo decise di investirci.

Nel 1998 Vicentelli concesse alla Plastwood s.r.l. la licenza di produrre e commercializzare in tutto il mondo prodotti incorporanti il proprio brevetto ed il proprio marchio GEOMAG. La licenza prevedeva un pagamento “una tantum” di 50 milioni delle vecchie lire (come contributo parziale alle spese di ricerca, sviluppo e prototipazione sostenute), ed una royalty del 5% sul fatturato che ne sarebbe derivato.

Producendo fino ad allora tappi di sughero, Tusacciu dovette investire in nuovi macchinari per la produzione dei nuovi prodotti metallici, pertanto si dotò inizialmente di un macchinario capace di produrre seimila pezzi in 24 ore[4], per avviare il nuovo business e in questo modo il debutto sul mercato avvenne alla fine del 1999, attraverso la catena Italiana di negozi "Città del Sole".

Grazie a ottime strategie pubblicitarie in campo nazionale in poco tempo il prodotto si diffuse capillarmente e la Plastwood fu costretta ad acquistare altri due macchinari per 500 mila euro, per poi arrivare fino ad altri 18, sempre nello stabilimento in Gallura. Nel 2001 la Plastwood arrivò ad un fatturato pari a 16 milioni di euro, grazie alla commercializzazione del prodotto in diversi paesi d'Europa e anche in USA, con anche l'apertura di un ufficio dell'azienda a New York[4].

Tuttavia nel 2002 l'inventore Vicentelli chiese di rispettare il contratto e in particolare il pagamento delle royalties dovute. Di fronte alle rimostranze di Vicentelli, Plastwood rispose con una prima causa di nullità del brevetto e di contratto, chiedendo la restituzione di quanto pagato accusando Vicentelli di aver copiato; successivamente (in palese contraddizione), fece una seconda causa rivendicando addirittura la proprietà del brevetto e del marchio. Fece inoltre opposizione al rilascio del brevetto Vicentelli anche all’ufficio brevetti Europeo. Ne scaturì una annosa lotta legale.

Le strade di Claudio Vicentelli ed Edoardo Tusacciu si separano (i due non sono mai stati soci, ma cedente la licenza il primo, e titolare della licenziataria Plastwood il secondo). Vicentelli si vide costretto a risolvere, nel gennaio 2003, la licenza alla Plastwood e concesse il diritto di sfruttare il brevetto e il marchio alla Geomag SA in Svizzera, che si riprese velocemente il mercato mondiale, dell’omonimo prodotto.

Plastwood, nel frattempo mise in produzione un prodotto simile denominato Supermag, che Vicentelli accusò di contraffazione del brevetto.

Le cause furono decise dal tribunale di Milano con sentenza che smentì tutte le accuse:

il brevetto Vicentelli fu dichiarato assolutamente valido (anche l’ufficio brevetti Europeo, dopo un riesame completo, confermò in toto qualche anno dopo, la validità del brevetto); Plastwood fu condannata a pagare a Vicentelli le royalties arretrate, nella misura contrattualmente dovuta del 5% del fatturato; la rivendicazione di proprietà del brevetto e del marchio da parte di Plastwood fu rigettata; il prodotto Supermag non fu considerato in contraffazione del brevetto di Vicentelli.

La sentenza dimostrò palesemente che le affermazioni secondo le quali Vicentelli avrebbe copiato erano prive di fondamento.

Il brevetto fu infatti riconosciuto nuovo ed inventivo e fu rilasciato in tutti i maggiori paesi del mondo. La Plastwood di Tusacciu continuerà comunque a produrre un prodotto simile Supermag fino al 2010, anno in cui (dopo il concordato preventivo) fu dichiarata fallita.