Discussione:Fisarmonica cromatica

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la "fisarmonica" come strumento definito e univoco non esiste. Si può affermare che quella che viene modernamente chiamata "fisarmonica", in Italia, sia in realtà un gruppo di strumenti appartenenti alla più grande famiglia delle "armoniche". Affermare che la fisarmonica sia nata con il brevetto di Demian è sostanzialmente impreciso, l'"akkordion" di Demian caso mai è forse il capostipite di quel ramo delle armoniche caratterizzato da una struttura bitonica (due suoni per tasto a seconda dell'azione del mantice) e diatonica (disponibilità di una parte del totale cromatico, tipicamente le note caratteristiche di una o più tonalità predefinite) caratteristico anche delle coeva armonica a bocca. La fisarmonica, in senso moderno, ha ereditato dall'akkordion di Demian l'uso degli accordi precomposti (accordi precostituiti meccanicamente dallo strumento e non definibili dall'esecutore nel loro stato), infatti l'akkordion produceva solo accordi e non poteva suonare note singole (da questo il nome). Gli accordi prodotti erano due per ogni paletta a seconda dell'azione del mantice (aprire e chiudere), pochi gli accordi a disposizione, praticamente solo quelli principali della tonalità di impianto: tonica, dominante, sottodominante e seconda dominante (secondo grado con l'alterazione della terza). Ulteriore interessante argomento di studio è l'uso del nome "fisarmonica" per indicare la moderna fisarmonica. Si sa che il termine "physarmonica" fu coniato intorno al 1819 per un piccolo strumento con tastiera a pianoforte azionato da un mantice a pedale e che probabilmente veniva accoppiato sotto la tastiera principale del pianoforte per ottenere suoni tenuti (però non si è certi di questo particolare uso) e da cui gli organologi fanno derivare l'armonium. Del resto è di poco prima della metà dell'ottocento l'introduzione del registro "fisarmonica" nei grand'organi, registro che ovviamente non ha nessun rapporto con lo strumento odierno. La mia opinione è che il termine sia passato dall'indicare un piccolo armonium azionato a pedale (alcuni piccoli esemplari venivano chiamati harmoniflute), ad un akkordion (termine che nel frattempo era stato esteso a tutta una famiglia di armoniche) con tastiera a pianoforte e dalla sonorità molto simile a quella di un armonium (probabilmente dovuto anche all'utilizzo di materiali analoghi per la realizzazione ed il montaggio delle ance). Un caso interessante di interazione produttiva è rappresentato dalla ditta Galvan di Borgo Valsugana che costruiva sia armonium che armoniche e, ancora pià interessante dal punto di vista lessicale, uno strumento di invenzione e produzione trentina che era di fatto una vera e propria fisarmonica a note singole (senza accordi precomposti) ma dal nome curioso: "armonium tipo Trento".

Ivano Paterno