Discussione:Enrico I da Settala

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L'iscrizione[modifica wikitesto]

Quest'iscrizione, riportata solo parzialmente, non è citata nelle fonti della voce. Era stata inserita da un utente infinitato, Utente:Settebello, che adduceva come fonte questo volume di La Farina, ma La Farina non parla mai di Settala e la pagina citata (580) eccede il numero totale di pagine del volume V. Per scrupolo ho provato anche a guardare la p. 380, ma non c'è nulla a riguardo. La traduzione era comunque del tutto fantasiosa: instituto inquisitore non vuol dire che agì da inquisitore, ma che a Milano fu installato il tribunale della Santa Inquisizione. Vescovo e inquisitore sono due mestieri diversi. Enrico Settala non è mai citato nel volume, molto completo, di Andrea del Col, L'inquisizione in Italia. L'iscrizione è anche citata nella Storia di Milano di Pietro Verri, che a sua volta adduce come testimone il Puricelli, che effettivamente cita per intero l'iscrizione a p. 561 delle sue Dissertationes. --AVEMVNDI 13:58, 24 feb 2024 (CET)[rispondi]