Discussione:Democrazia diretta

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Ritengo che andrebbe spiegata l'affermazione La democrazia è più di una procedura presente nel paragrafo che elenca le possibili obiezioni alla democrazia diretta; in alternativa, andrebbe rimossa.

A mio parere andrebbe rimossa o al limite totalmente riorganizzata l'intera parte sui pro e contro. È troppo tendente al POV e totalmente priva di fonti, quindi anche considerabile ricerca originale. Tre linee guida/regole (e anche cruciali) fatte fuori in una botta sola. :P Intanto cancello, se qualcuno vuole riscrivere lo faccia secondo le linee guida e il NPOV.--Shadd の言 (来い) 00:59, 3 lug 2010 (CEST)[rispondi]

La democrazia diretta con contrapposta a quella rappresentativa[modifica wikitesto]

Non la ritengo corretta sia storicamente che filosoficamente sia perchè nelle storia politica rappresentano solo due diversi meccanismi/forme con cui viene esercitata la democrazia che, secondo la definizione classica (Platone ecc.) altro non è che Il Governo del Popolo sia perchè nelle c.d. democrazie moderne, che sono tutte strutturate sulla forma rappresentativa dell'esercizio del potere stesso formalizzato nelle costituzioni, sono previsti diversi strumenti di partecipazione diretta ( con diversi gradazioni di partecipazione diretta alla amministrazione del potere) del popolo alla formazione/modifica delle leggi come referendum, possibilità di proporre leggi ecc..

Io eliminerei il paragrafo perchè sembra dare una impronta ideologica.

Anche nella sua più antica espressione, Grecia antica, la c.d. democrazia diretta in realtà era mediata da diverse forme di rappresentanza...la stessa assemblea, in realtà, era formata dai c.d. rappresentanti dei vari " territori/tribù" .....

modifica riga duplicata nella voce eliminata su e messa solo giu La popolazione votante si aggira intorno al 40%. Per aumentare questa percentuale si sta sperimentando l’uso del voto elettronico.

Così com'è la voce non serve a niente, tranne ad essere usata come materiale proagandistico constro la "casta"; ma un modernismo così labile (o recentismo che dir si voglia) non dovrebbe avere spazio in una enciclopedia. Il tema della voce è però estremamente interessante, e varrebbe la pena lavorarci su, eliminando tutte le apologie e le visioni "illuminate". C'è poi una strana elvetico-centricità, che non si capisce sia dovuta ad ignoranza (l'autore conosce solo quell'esperienza?) o da vera volontà. Certo la citazione di cantoni grossi come una città di piccole dimensioni dove "si vota per alzata di mano" (ma è ancora così? e in quali condizioni?) farebbero protendere per la prima ipotesi, soprattuto se si indica come democratico il Canton Appenzello Interno dove "fino alla decisione del Tribunale Federale Svizzero del 1990, le donne non avevano diritto di voto a livello cantonale". --Chatcaresse (maramao!) 14:31, 20 ago 2012 (CEST)[rispondi]

Ho cercato di riordinare la voce e renderla più neutrale ed obiettiva, ma c'è ancora molto lavoro da fare, per cui non ho rimosso gli avvertimenti. --Utente:Wedgefish 16:26, 10 oct 2012 (CEST)

Riflessioni generali[modifica wikitesto]

Il fatto che la Democrazia Diretta non sia una realtà istituita e praticata se non che in poche realtà politiche, ed in esse pure in casi limitati, fa si che i testi non possano che scarseggiare e le teorie invece al limite abbondare ed essere pure contraddittorie ed a volte ridicole (il caso svizzere sopra citato potrebbe definirsi contraddizione ridicola se non avesse anche un ché di tragico). In generale la Democrazia Diretta intrinsecamente pone in votazione singoli provvedimenti, che siano proposte di leggi nuove o di abolizione di norme esistenti. La Democrazia Diretta non pone in votazione la fiducia ai governi od a deleghe specifiche pluriennali o di maggior respiro, ma decide in termini stringati su temi precisi. Quindi a me pare evidente che la Democrazia Diretta è diversa e forse si potrebbe dire in antitesi alla Democrazia Rappresentativa che invece appunto chiede sostanzialmente una delega per prendere scelte che solo in alcuni casi rispecchiano promesse elettorali, ma in molti altri casi riguarderanno le contingenze che si presenteranno nel corso del tempo assegnato al mandato richiesto. Ne deriva che alla Democrazia Diretta corrisponde una libertà di pensiero, un libero arbitrio, una possibilità di dissentire da altri con cui in altre occasioni si è in accordo che non appartiene invece alla Democrazia Rappresentativa. Il meccanismo che riunisce in partito coloro che chiedono una delega è l'uniformità di pensiero, la visione determinata e deterministica della realtà, economica politica e sociale che sia. Un'uniformità che fa riferimento ad una precisa linea di pensiero o, al minimo, ad una storia di esperienze passate. Sintetizzando: il collante dei "partiti politici" della Democrazia Rappresentativa è l'Ideologia. Al contrario in Democrazia Diretta si "prende partito" su un problema specifico alla volta e questo non implica o non contraddice il fatto che persino marito e moglie o soci strettissimi prendano posizioni diverse su temi diversi. Questo senza creare contrasti sociali o famigliari o societari perché appunto la libertà d'opinione non deve fare i conti col collante ideologico, con una scelta di campo che il più delle volte s'intende debba essere coerente e perpetuata. Quindi io ritengo che l'antitesi sia appunto Democrazia Diretta versus Ideologia e che invece la Democrazia Rappresentativa andrebbe vista come uno stato adolescenziale della democrazia che è bene che prima o poi venga superato perché una nazione, il mondo intero in prospettiva, si scrolli di dosso le pulsioni viscerali, gli obblighi d'appartenenza, le giustificazioni alle reazioni violente che sono un retaggio intrinseco nelle ideologie ancora imperanti e contrastanti. Infine non bisogna trascurare il fatto che una maggioranza politica che decide di tutto, nel caso manchino d'efficacia gli strumenti di controllo si configura come una "dittatura della maggioranza" . Una stortura che inasprisce, incentiva ed infine tende ad incancrenire le differenze sia culturali che di classe che di religione quando queste invece andrebbero temperate con tolleranza per tendere all'optimum del rispetto reciproco.

In conclusione: avrebbero titolo per essere inserite in questa voce simili riflessioni che non si trovano normalmente sui testi né di storia né di filosofia? Così "sancendo" che più che altro in questa pagina si tratta di speranze e di auspici per un mondo migliore del quale per ora esistono solo minime avvisaglie in pochissime realtà e tantissima confusione in tante menti? --Semmac (msg) 06:14, 26 mag 2013 (CEST)[rispondi]

{{|15 nov 2022|louisetor --Louisetor (msg) 16:27, 15 nov 2022 (CET)[rispondi]

L'Italia del Cinquecento[modifica wikitesto]

Nella storia moderna manca qualunque riferimento all'Italia cinquecentesca, quando la democrazia diretta fu adottata per la prima volta e in modo capillare nella storia moderna, per esser poi solo successivamente "esportata" in Svizzera, dove tuttora è praticata.

Mi pare che nella voce manchi la sezione riguardante le forme di democrazia diretta nel mondo italico, celtico e germanico preistorico e nel medioevo italico, comunale ed europeo come portato dell'egemonia germanica. Alberto Pento--87.8.182.49 (msg) 09:57, 27 apr 2016 (CEST)[rispondi]

Democrazia partecipativa/deliberativa[modifica wikitesto]

Non è corretto sostenere che "democrazia diretta" è sinonimo di "democrazia partecipativa" come da incipit: "La democrazia diretta (o anche democrazia partecipativa) [...]". Il paragrafo 2 è in questo senso interessante ma non è corretto: "democrazia partecipativa" e "democrazia deliberativa" sono sinonimi e non è vero che "non contempla strumenti per attribuire potere legislativo ai cittadini", a volte è successo. Posso correggere? (scusate è il mio primo intervento). Poi creerei anche una pagina dedicata alla democrazia partecipativa/deliberativa. --Mary wollstonecraft (msg) 08:12, 2 lug 2016 (CEST)[rispondi]

E' vero, si tratta di cose essenzialmente diverse. --CostaCG (msg) 11:38, 2 lug 2016 (CEST)[rispondi]

Condivido l'obiezione, "democrazia partecipativa" e' una cosa specifica e differente, come sottolineato al paragrafo 2. Inoltre la parentesi con la "precisazione" errata era stata introdotta DOPO che il capitolo 2 fosse stato scritto. Pertanto chi ha aggiunto la "precisazione errata" non si e' nemmeno preso la briga di leggere per intero il testo che modificava. Visto il consenso (e l'errore evidente) ho eliminato la frase errata. Anche io ho intenzione di creare una voce specifica: sulla "democrazia parteciaptiva" (che NON e' la democrazia diretta). Non condivido invece il commento secondo cui "democrazia partecipativa" e "democrazia deliberativa" sarebbero sinonimi. Ho anche avuto occasione di discuterne con Luigi Bobbio (professore di a scienze politiche a Torino, grande esperto in "democrazia dliberativa"). Intendo creare una voce specifica anche su quello. come anche ho letto e discusso non Antonio Floridia autore di "Democrazia deliberativa",[9] "La democrazia deliberativa", Ed Carocci 2012. Opera menzionata nel testo, il cui titolo (e nella intenzione dell'autore) e' ben diverso da "democrazia diretta" o "partecipativa". Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Leonello zaquini (discussioni · contributi) 18:10, 17 feb 2017‎ (CET).[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Democrazia diretta. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

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