Discussione:Breda Mod. 37

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Guerra
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la Breda 37 fu apprezzata da chi la usò solo perchè la confrontavano col Breda 30 e non con quello che avevano i futuri avversari[modifica wikitesto]

Prima di tutto grazie di tenere queste opinioni nella pagina commenti!

" l'affusto a treppiede della Breda, che come l'arma era ben fatto e robusto " robusto non dubito, con 18,8 kg di peso, 20 anni prima le Browning si erano fatte bastare la metà.

" L'arma fu molto apprezzata dalle truppe italiane " non c'è una citazione, ma trovo molto plausibile che chi ha sofferto per anni con gli inceppamenti del Breda 30 si senta confortato e apprezzi un catenaccio pesante e con scarsa cadenza di tiro che almeno fa quello che promette.

Non metto nell'articolo un POV come "catenaccio pesante", ma spiego che la mia opinione è basata confrontando la Breda 37 con la Schwarzlose 1916, che realizzava tutto quello che faceva la Breda 37 ( calibro 8, quasi stesso peso, senza camicia ad acqua) vent'anni prima!!!

Insomma un perfetto esempio di mediocrità, della Breda, e dell'Italia che non riusciva a fare di meglio mentre il pianeta marciava spedito verso una guerra mondiale.

Kurgan



Salve!

Vale la pena secondo me di menzionare anche l'affusto a treppiede della Breda, che come l'arma era ben fatto e robusto: aveva regolazione verticale e orizzontale e anche la possibilità di aggiustamento micrometrico, sia verticale che orizzontale, il che contribuiva non poco alla precisione dell'arma. Inoltre, poteva essere trasformato in affusto contraereo smontando la culla, aggiungendo un quarto piede di sostegno e sollevando l'appoggio posteriore sul quale si fissava la culla. Ci sono degli ottimi video su Youtube che ne danno un eccellente esempio. La cadenza di tiro era bassa ma adeguata alla bisogna e contribuiva al controllo ed alla precisione dell'arma. Era pesante, sì, ma non molto di più delle altre mitragliatrici pesanti della sua categoria. inoltre, è facile da usare e la gittata, se ben sfruttata, la mette in grado di controbattere le mitragliatrici avversarie. Insomma una volta tanto, un'arma italiana fatta bene e senza risparmio di materiali, che nella sua categoria non sfigura affatto con le concorrenti, magari più blasonate (la Browning M1917 o M1919 rispetto alle quali ha più gittata, ma meno volume di fuoco; la Vickers inglese rispetto alla quale è superiore in tutti gli aspetti, la Maxim russa idem). Unico serio difetto è l'alimentazione a lastrine da 20 colpi inutilmente complicate e che limitano molto le ottime caratteristiche dell'arma. Il perchè siano state scelte resta un mistero. Solo le mitragliatrici francesi le utilizzavano e forse ci si è voluti ispirare a quelle.

Sarebbe anche da dire che le Breda 37 venivano assegnate non alle squadre mitraglieri delle compagnie (che avevano le FIAT Mod. 14 o le FIAT Revelli Mod. 14/35), bensì alle Compagnie Mitraglieri dei reggimenti, essendo mitragliatrici pesanti. Una curiosità: l'ultimo impiego operativo noto delle Breda 37 è stato durante le guerre della ex-Jugoslavia, dove da chissà quale deposito militare sono saltate fuori un certo numero di armi italiane. Gli jugoslavi apprezzavano molto la Breda 37 e a differenza dei fucili '91 e dei mitragliatori Breda Mod. 30, le hanno conservate come armi di riserva.

--Claudiocare (msg) 15:29, 31 gen 2015 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Breda Mod. 37. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 23:48, 21 mag 2019 (CEST)[rispondi]

Solito articoletto in stile "Istituto Luce"[modifica wikitesto]

L' arma viene presentata come ottima, quando invece era giá superata al tempo della progettazione da armi come la MG34, che erano per uso generale e potevano essere usate sia come fucile mitragliatore che come mitragliatrice media. L' idiozia del caricatore a lastrina poi non si capisce, perché un nastro no? In un combattimento mi vedo il servente provare a inserire le lastrine... Il calibro... questioni di logistica avrebbero consigliato o di adottare per tutte forze armate un calibro piú potente, o fare ĺ' arma in 6,5. Chissá quante volte sará capitato che si avevano in linea munizioni per la mitragliatrice e finivano quelle per i fucili o viceversa. Oggi si hanno armi in calibri diversi anche presso la stessa unitá, ma la logistica di oggi riesce a farti avere in linea anche la playstation. Ricarico cartucce da quando ho 18 anni e NON mi risulta che gli eserciti in tempo di pace abbiano MAI ricaricato munizioni, anche perché al tempo erano tutti inneschi Berdan (non so se chi ha scritto l' articolo sa cosa vuol dire...) che sono enormemente difficili da estrarre. Forse avran recuperato il metallo dei bossoli, ma la ricarica no proprio... Un po'di obiettivitá non guasta.


Ciao Anonimo (ma perchè non vi firmate mai?)

sì certo che l'arma era concettualmente superata già al suo apparire, ma se è stata definita "ottima" è perché a detta chi l'abbia utilizzata (non so se sei fra questi, io sì) e soprattutto gli Autori dei testi di riferimento si trattava effettivamente di un'arma molto ben fatta: d'accordo che il caricamento a lastrine era un po' cervellotico anche se c'erano altre armi che lo usavano, e ancora più difficile da capire era perchè mai i bossoli esplosi dovessero esser riinfilati nella lastrina, tanto poi andavano rimossi lo stesso...ma per i soldati al fronte questo contava molto meno del fatto che la Breda 37 era affidabile, funzionava bene, ed aveva un'eccellente gittata. Siamo tutti d'accordo che se sul Don o in Nordafrica i nostri nonni avessero avuto le Browning 1919 o le MG42 le avrebbero apprezzate ancora di più, ma anche la Breda ha fatto egregiamente il suo dovere. Ma il Regio Esercito non era né la Wehrmacht, nè l'US Army e i generali italiani erano convinti che il fucile mitragliatore dovesse essere di un calibro, e la mitragliatrice pesante di un altro: così si ebbero il pessimo Breda 30 e l'ottima Breda 37, ottima perché il suo dovere l'ha fatto oggettivamente molto bene.

Quanto alla ricarica, chi ha fatto il militare sa che l'Esercito italiano (e non solo quello) recuperava e ricaricava TUTTI i bossoli esplosi ancora negli anni '90. Le cartucce ricaricate hanno un marchio specifico sul fondello. Innesco Boxer o Berdan non fa molta differenza, in arsenale. Salutoni. --Claudiocare (msg) 00:04, 12 ago 2020 (CEST)[rispondi]

Apperó, se le tue fonti sono i "naioni" mi inchino. Io invece ho fatto un corso di ricarica organizzato dalla Fiocchi Munizioni di Lecco, ed ho pure fatto il militare negli anni 90. L' esercito non ha MAI ricaricato munizioni, e il fatto che fosse severamente proibito raccogliere bossoli era dovuto alla Legge 110/75, che assimila i bossoli militari a "parti di munizioni per arma da guerra" e per questo ci sono giudici che condannano anche oggi a pene severe chi ha un bossolo ex militare. Sicché gli ufficiali e i sottufficiali ordinavano tassativamente di lasciare a terra i bossoli e stavano attenti, per evitare che qualche naione si ficcasse in guai. Quanto al fatto che tu abbia sparato con un' arma di cui gli esemplari sono relativamente pochi, e le cui cartucce sono praticamente introvabili essendo un calibro desueto... Va beh internet é pieno di ex legionari se é per questo... Ti informo inoltre che gli arsenali riparano armi e non hanno nulla a che fare con la produzione di munizioni, ne con gli esplosivi,che é o era affidata a ditte tipo Fiocchi o PEFL, abbisognando tale attivitá di misure di sicurezza che solo tali ditte hanno. Prova, cita, dimostra l' attivitá di ricarica dell' Esercito.

Visto che sei uno che sa, illuminami, di grazia, quale sarebbe il marchio sul fondello dei bossoli ricaricati?