Discussione:Ab uno disces omnis

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1) Ab uno (crimine) disces omnis

2) Ab uno (crimine) disce omnes

3) Ab uno (crimine) disces omnes

Sono tre modi diversi con cui vengono riportate le parole di Enea.

1)Ritengo la prima errata

Dall'analisi della frase risulta: "Tu", soggetto sottinteso - "disces", predicato verbale - omnis, dovrebbe essere il complemento oggetto, ma andrebbe all'accusativo e cioè "omnem" e risulterebbe: dalla disonestà di uno lo conoscerai tutto. mah!

2)Anche la seconda non mi convince

Il verbo "disce" all'imperativo presente stona un poco in bocca ad Enea: Dalla disonestà di uno conoscili tutti. No, era ancora troppo presto per comandare a Cartagine

3)Ha il maggior numero di sostenitori sia cartacei che sul Web:

Dalla disonestà di uno li conoscerai tutti (Conoscerai i Greci per quello che effettivamete sono).

Dopo quarant'anni che non apro un testo di latino potrei aver tracurato qualche particolare: chiedo venia in anticipo e aspetto lumi anch'io.

antonio

P.S. La frase di Virgilio sarebbe comunque: Crimine ab uno disces omnes, anche se nelle citazioni "crimine" si tralascia sempre.

Il problema, in realtà, riguarda soltanto il dubbio su "disces". La frase completa infatti completo recita: Accipe nunc Danaum insidias et crimine ab uno / disce omnis (Eneide 2, 65-66). Il verso 66 è uno dei 58 versi incompiuti dell'Eneide. Forse, per parallelismo con il precedente imperativo accipe, occorrerebbe mantenere l'imperativo disce, ma non so se, essendo appunto incompiuto il verso, si possa essere sicuri della forma verbale: verificherò in facoltà su un'edizione critica.ù
Per quanto riguarda omnis, invece, il problema non si pone, in quanto si tratta di accusativo plurale in -is, forma alternativa a -es per un certo periodo, che peraltro Gellio attesta utilizzata da Virgilio. - Alec 20:45, Lug 30, 2005 (CEST)