Discussione:Élisabeth Boselli

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Incongruenze[modifica wikitesto]

Nella voce viene citata la legge Tillon redatta nel 1940 e che prese nome dall'allora ministro della difesa Charles Tillon. A parte che ci vorrebbero comunque delle fonti a sostegno, ad un controllo incrociato Tillon (a meno che non esca un'omonimia) non era certo ministro, anzi, fu incarcerato per il suo orientamento politico comunista. C'è quindi un'incongruenza nella tempistica, o la legge venne emessa in seguito, quando era Ministro dell'aria (e non della difesa) del governo De Gaulle I, oppure c'è qualcos'altro che non va.--Threecharlie (msg) 12:27, 5 mar 2016 (CET)[rispondi]


La loi du 11 juillet 1938 sur le pays en temps de guerre prévoit en effet l’engagement volontaire, voire le recrutement, des femmes dans les forces armées. Ainsi, dès le début des hostilités en septembre 1939, des femmes sont intégrées aux armées et réparties dans quatre catégories de personnels féminins et sont selon les cas soit réquisitionnées dans les usines travaillant pour la Défense nationale, soit affectées comme infirmières militaires ou comme infirmières et ambulancières de la Croix-Rouge française incorporées dans les formations sanitaires de l’armée, ou enfin en tant que volontaires féminines souscrivant un engagement pour la durée de la guerre. Confrontées à cette évolution positive du rôle des femmes dans les forces armées et dans un élan qui rappelle celui de leurs consœurs de la Grande Guerre, les aviatrices cherchent avant tout à soulager la charge des personnels masculins et proposent aux autorités de piloter des avions sanitaires ou de convoyer des appareils de tous types vers les zones de combat. Élisabeth Boselli constate à ce propos que


8 Idem.

« nous, femmes qui pilotions dans des aéro-clubs avant guerre, pensions que nous pourrions rendre service à notre pays comme pilotes. Les appareils alors n’étaient pas aussi coûteux que de nos jours et nous voulions libérer les pilotes hommes de leur travail pour qu’ils puissent participer aux combats. En réalité, nous savions que nous ne connaissions pas grand-chose mais nous avions beaucoup de bonne volonté »

Le ministre de l’Air, Guy La Chambre, comme le général Vuillemin, chef d’état-major général de l’armée de l’Air se montrent ainsi des plus intéressés par la proposition. Quatre d’entre elles, Maryse Bastié, Maryse Hilsz, Paulette Bray-Bouquet et Claire Roman ainsi que l’IPSA Berthe Finat sont même réquisitionnées, à titre bénévole, pour convoyer les appareils de tourisme des aéroclubs ou de faible puissance en service dans les écoles de pilotage ou les centres d’instruction. Elles opèrent au profit de la division d’avions de liaison de l’administration centrale (DALAC). Par ailleurs, un décret est mis à l’étude, dès novembre, afin d’autoriser toute femme détenant un brevet de pilote civil et ayant au moins 300 heures de vol, à être affectée comme auxiliaire pilote de l’armée de l’Air assimilée au grade de sous-lieutenant pour six mois au moins ou toute la durée des hostilités au plus. Modifié par une instruction réduisant le nombre d’heures de vols à 100, le décret est enfin signé le 11 juin 1940 alors que le gouvernement se replie à Amboise!

https://rha.revues.org/7776

Ecco qui ho controllato, la legge è del 1940, ma il ministro era Guy Le Chambre, quindi la legge che le ha fatte entrare è del novembre del 1939 ed è di Guy Le Chambre, la legge che ne ha permesso la conferma è del 1945 ed è di Charles Tillon... correggo... e siamo a posto...

Incongruenze 2[modifica wikitesto]

Ho tolto la parte relativa alla squadriglia di cui faceva parte la Boselli nel maggio/giugno 1940 (Gruppo di Osservazione 540 dell'Armée de l'Air): Maryse Bastié (1898-1952), tenente, comandante, Oscar Jeanne De Leydet Sigoyer De Jarjayes (1907-1964?), tenente, vicecomandante, Suzanne Melk (1908-1951), tenente, Genévieve Lefevbre (1912-?), sottotenente, Boselli Elisabeth, (1914-2005, sottotenente, Victor De Girodel (1914-?), sottotenente, André Jacob (1909-?), tenente osservatore, addetto ai rilievi fotografici (spostato il 21 maggio 1940 al Gruppo di Ricognizione 1, squadrone 14), Henri Grimaud, tenente osservatore addetto ai rilievi fotografici (spostato a fine maggio assieme alla Leydet al Gruppo di Osservazione 2, squadrone 7), Suzanne Tillier (1898-?), tenente osservatore addetta ai rilievi fotografici. Non risulta, in alcuna delle fonti bibliografiche da me consultate, ne sui relativi siti internet, avere mai prestato servizio militare tra durante il maggio-giugno 1940.

Una studiosa che ha consultato nel 2013, per scrivere un articolo sulle prime pilote dell'Armèee de l'air, il dossier della Boselli, ha trovato al suo interno come primo documento un foglio da cui risulta che Maryse Bastiè è stata la sua istruttrice e ha riferito questo documento al 1944, notando tuttavia che una tale informazione le risultava strana perché non risulta che nessuna delle altre pilote richiamate in servizio presso la base di Chateroux nel settembre del 1944 abbia avuto come istruttrice la Bastié... quindi o la Bastiè è stata l'istruttrice della Boselli nella Croce Rossa, ma non mi sembra logico che questo fatto venga riportato nel suo dossier come pilota militare oppure la Bastiè è stata l'istruttrice della Boselli nel maggio / giugno del 1940 e, vista l'emergenza della guerra, se l'è portata dietro come secondo pilota sul suo Potez 637, d'altra parte esiste una foto di una giovanissima Boswelli sopra ad un aereo da ricognizione, la foto stringe sul suo primo piano quindi non sono riuscita ad identificare il modello dell'aereo, siccome la Boselli nello scatto è girata verso chi l'ha fotografata e non tocca i comandi, questo potrebbe spiegare perché sta al posto del primo e non del secondo pilota... magari per una di quelle foto che ci si faceva tra colleghi la Bastié l'ha fatta salire per uno scatto come gentilezza al suo posto... Sulla base di tutti questi ragionamenti, la conclusione è la seguente: la Bastié è stata l'istruttrice della Boselli nel 1940 e non nel 1944, è stata il suo comandante di squadriglia (se l'areo della Melk che prima era quello della Leydet era il 2 e quella di Claire Roman, era il 5, l'areo 1 era quello di Maryse Bastié, Suzanne Tiller ed Elisabeth Boselli, il 4 era quello di Adrienne Bolland ed infine il 6 era quello di Maryse Hilsz... di tutti questi aerei io ho trovato la foto di quello della Roman e della Melk quasi interi (nel senso che si vede gran parte dell'aereo), di quello della Bastiè ho trovato solo spezzoni ossia lei vicino all'elica, la Boselli seduta al posto del primo pilota, etc. --Cristinac77 (msg) 23:08, 1 apr 2016 (CEST)Cristinac77[rispondi]

La Luftwaffe non utilizzò mai piloti femminili francesi, e, a parte qualche rara eccezione come la Hanna Reitchs, neanche tedeschi. --Stefanferr (msg) 13:23, 8 apr 2016 (CEST)[rispondi]

Grazie... comunque, controllando fonti d'archivio dell'epoca, le pilote richiamate in servizio nel settembre del 1944 erano soltanto quelle che si erano arruolate già nel '39-'40... qui su Wikipedia e anche su alcuni forum di storia militare si trova scritto che l'Armèe de l'air dell'epoca reclutò le pilote francesi più quotate che c'erano in quel momento, ma non è che uno può chiedere ad una pilota civile che magari fa esibizioni di volo acrobatico e possiede solo il brevetto di volo turistico di trasformarsi in un pilota militare se non è lei stessa che desidera attuare questo passaggio, si fosse trattato di uomini con esperienza di volo civile avrebbe senso come logica, c'è una guerra, richiamano in aviazione tutti coloro che hanno già un brevetto, ma per le donne non era certo obbligatorio il servizio militare nella Francia dell'epoca... quindi le ragazze richiamate nel '44 non hanno iniziato il servizio in quell'anno, ma l'hanno iniziato nel '40, la legge è stata firmata dal presidente della Repubblica dell'epoca l'11 maggio '40 in piena guerra, quindi hanno svolto solo due mesi scarsi di servizio, in quanto il 25 giugno è stato firmato l'armistizio... i mesi tra l'autunno del '39 e la primavera del '40 non gliel'hanno conteggiati perché probabilmente sono state considerate tipo le "benevole" dell'IPSA e non veri e propri piloti militari... ed, infatti, la Leydet si è congedata nell'estate del '60 con vent'anni di servizio, compresi i quasi 5 anni alla Raf... la Boselli nel 1969 avrà avuto, invece, secondo questo criterio, venticinque anni di servizio... il periodo passato durante la guerra come pilota della Croce Rossa o come agente di liason nelle Forze Aeree di France Libre sicuramente non gliel'hanno conteggiato... comunque il regolamento dell'epoca prevedeva sei mesi di ingaggio o in alternativa fino al termine del conflitto quindi con l'armistizio sono state mandate tutte a casa, solo che qualcuna come la Leydet o la Imbrecq risulta che nei mesi successivi sia rientrata in servizio... e poi sia passata nella Resistenza... non sono riuscita a trovare però nessuna testimonianza o documento d'archivio che giustifichi questa situazione... --Cristinac77 (msg) 14:55, 8 apr 2016 (CEST)Cristinac77[rispondi]

Quindi Valeriè Andrè o Marcelle Choisnet possono essere considerate enciclopediche, Jeanne (Janine) Elisetche o Suzanne Counord no perché la prima ha il merito di essere stata l'unica delle sei ragazze della promozione Tillon del settembre 1945 a restare in servizio come pilota militare effettivo fino ad arrivare a fine carriera al grado di colonnello, ma questo non basta... e la Counord invece non è enciclopedica perché non basta essere stata l'unica donna in una postazione aerea di frontiera in Indocina, essere stata data per dispersa assieme ai colleghi ed essersi invece salvata per morire di recente a più di ottanta anni per entrare su Wikipedia... io mi occupo di storia di genere quindi della condizione e del ruolo delle donne nel corso dei secoli, siccome però uno deve specializzarsi in un epoca storica perché nel corso dei secoli la condizione delle donne è cambiata più volte io mi occupo della situazione femminile in Europa dal 1789 ad oggi... ed è già un periodo abbastanza ampio... adesso mi sto occupando di aviatrici prima mi sono occupata delle prime donne medico, ma anche di Camille Claudel che è stata una scultrice quando la pittura veniva considerata femminile e la scultura maschile e poco adatta ad una donna... --Cristinac77 (msg) 15:15, 8 apr 2016 (CEST)Cristinac77[rispondi]

Per quanto riguarda la Lefevbre non la possiamo salvare in quanto è stata istruttrice e primo pilota del fratello Marcel che è stato un aviatore famoso della seconda guerra mondiale? In fondo alla Raf era lei il primo pilota e lui il secondo sia sun aereo da ricognizione sia su un bombardiere... in più lei ha sempre quest'aria molto protettiva nei suoi confronti nelle foto dell'epoca, tipo gli tiene una mano sulla spalla, è seduta su un'ala accanto a lui e gli sorride... d'accordo, non bisogna fare congetture, ma magari il povero Marcel dopo tre anni ha deciso di passare al gruppo franco-russo Normandie-Niemen perché era stanco di stare "sotto l'ala protettiva" della sorella maggiore... sembrano fatti secondari, ma in una ricerca storica conta tutto, anche il carattere di una persona, la situazione economica o familiare, tutti i fattori che possono portare un personaggio storico a compiere una scelta piuttosto che un'altra vanno presi in considerazione... oggi la ricerca storica non è più solo nomi, date, battaglie, etc.

--Cristinac77 (msg) 15:34, 8 apr 2016 (CEST)Cristinac77[rispondi]

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Per cortesia, quando vengono spostate le note multiple, oppure cancellate, verificate sempre di non generare errori che poi portiamo dietro per mesi e mesi. Grazie. --Sanghino Scrivimi 13:17, 22 mar 2017 (CET)[rispondi]

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