Comturist

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Comturist è stato il nome dei negozi di lusso per valuta forte presenti nella Repubblica Socialista di Romania e gestiti dal Ministero del turismo.[1] Dopo la rivoluzione del 1989, tali negozi divennero obsoleti e furono venduti all'asta nel 1991 a commercianti privati. Il marchio Comturist è presente ancora oggi come una catena di duty-free.[2]

Nel 1977 erano attivi circa 200 negozi Comturist soprattutto nelle grandi città e nelle località turistiche del paese.[3] I Comturist offrivano quei prodotti che non potevano essere venduti all'interno dell'economia socialista romena, tra cui le importazioni dall'Europa occidentale, Nord America e Giappone che comprendevano alcolici, tabacco, profumi, scarpe, vestiti, radio, televisori, calcolatrici e negli anni ottanta anche i personal computer. Venivano venduti anche souvenir romeni di alta qualità come pelli di pecora e montone, prodotti artigianali, abiti tradizionali e registrazioni di musica folkloristica.[4]

Originariamente i negozi Comturist erano riservati ai visitatori stranieri e per accedervi era necessario mostrare il passaporto, ma negli anni ottanta furono cambiati i requisiti, permettendo l'accesso a qualunque cliente in possesso di valuta forte straniera (tale possesso doveva essere dichiarato e doveva esser stato ottenuto solamente dal lavoro svolto in occidente o tramite le rimesse di parenti all'estero).[5]

Oggi la Comturist SA, è un'azienda privata posseduta dagli ex imprenditori comunisti nata nel settembre del 1990 che ha comprato il resto della vecchia catena comunista nelle aste del marzo 1991.[6] Dal 2004, Comturist è quotata alla Borsa di Bucarest.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Foreign Broadcast Information Service, Eastern Europe - Economic Affairs - 1984 U.S. military report (PDF) [collegamento interrotto], su dtic.mil.
  2. ^ (EN) Dan Petreanu, Romanian Stores Go to Highest Bidder, in Los Angeles Times, 24 marzo 1991.
  3. ^ (EN) Hard Currency Shops in Eastern Europe - Radio Free Europe - October 27, 1977, su osaarchivum.org (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2011).
  4. ^ (EN) Foreign Broadcast Information Service, JPRS Report - East Europe (PDF), su dtic.mil, 1º gennaio 1988. URL consultato il 19 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2017).
  5. ^ Paulina Bren e Mary Neuburger, Communism unwrapped: consumption in Cold War Eastern Europe, Oxford University Press, 2012, p. 35, ISBN 0199950466.
  6. ^ (EN) Comturist SA.(Romania), su highbeam.com. URL consultato il 19 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2018).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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