Compiti a casa: differenze tra le versioni
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La ricerca sui compiti a casa risale ai primi anni del 1900. Tuttavia, non esiste consenso sulla loro efficacia generale<ref>{{cite journal|last1=Trautwein|first1=Ulrich|last2=Köller|first2=Olaf|title=The Relationship Between Homework and Achievement—Still Much of a Mystery|journal=Educational Psychology Review|date=2003|volume=15|issue=2|pages=115–145|doi=10.1023/A:1023460414243|ref=harv}}</ref>. I risultati degli studi sui compiti a casa variano in base a molteplici fattori, come il gruppo di età dei soggetti studiati e la misura del rendimento scolastico<ref name=Cooper>{{cite journal|last1=Cooper|first1=Harris|last2=Robinson|first2=Jorgianne C.|last3=Patall|first3=Erika A.|title=Does Homework Improve Academic Achievement? A Synthesis of Research, 1987-2003|journal=Review of Educational Research|date=2006|volume=76|issue=1|pages=1–62|ref=harv|doi=10.3102/00346543076001001}}</ref>. |
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Tra gli adolescenti, gli studenti che dedicano più tempo ai compiti generalmente hanno voti più alti e punteggi nei test leggermente più alti rispetto agli studenti che dedicano ad essi meno tempo<ref name=Cooper/>. Una quantità molto elevata di compiti a casa causa un peggioramento del rendimento scolastico degli studenti, anche tra gli studenti più grandi<ref name=Cooper/>. Gli studenti a cui vengono assegnati i compiti nelle scuole medie e superiori ottengono un punteggio leggermente migliore nei test standardizzati, ma gli studenti che hanno dai 60 ai 90 minuti di compiti al giorno alle scuole medie o più di due ore alle superiori ottengono risultati peggiori<ref>{{cite news|url=http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,1376208,00.html|title=The Myth About Homework|last=Wallis|first=Claudia|date=August 29, 2006|publisher=Time Online}} |
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Versione delle 10:37, 25 set 2020
I compiti a casa sono compiti assegnati agli studenti da completare al di fuori della classe. I compiti più comuni possono includere esercizi di lettura, scrittura, matematica, informazioni da ripassare prima di un test o altre attività.
L'efficacia dei compiti a casa è dibattuta. In generale, i compiti a casa non migliorano il rendimento scolastico dei bambini, ma possono migliorare le capacità accademiche tra gli studenti più grandi, in particolare quelli con risultati inferiori. D'altro canto, i compiti creano stress agli gli studenti e ai loro genitori, e riducono il tempo che gli studenti possono trascorrere all'aperto, a giocare, a praticare sport, a lavorare, a dormire o altro.
Obiettivi
Gli obiettivi di base dell'assegnazione dei compiti agli studenti sono gli stessi della scuola in generale: aumentare la conoscenza e migliorare le capacità e le abilità degli studenti[1], prepararli per lezioni imminenti (o complesse o difficili), estendere ciò che sanno facendoli applicare a nuove situazioni, o integrare le loro abilità applicando competenze diverse a un singolo compito. I compiti offrono anche ai genitori l'opportunità di partecipare all'istruzione dei propri figli. I compiti sono generalmente progettati per rafforzare ciò che gli studenti hanno già imparato in classe[2].
Gli scopi per l'assegnazione dei compiti a casa sono, in sintesi[3]:
- pratica,
- preparazione,
- partecipazione,
- crescita personale,
- relazioni genitore-figlio,
- comunicazioni genitore-insegnante,
- interazioni tra pari,
- punizione.
Effetti
Prestazione accademica
La ricerca sui compiti a casa risale ai primi anni del 1900. Tuttavia, non esiste consenso sulla loro efficacia generale[4]. I risultati degli studi sui compiti a casa variano in base a molteplici fattori, come il gruppo di età dei soggetti studiati e la misura del rendimento scolastico[5].
Tra gli adolescenti, gli studenti che dedicano più tempo ai compiti generalmente hanno voti più alti e punteggi nei test leggermente più alti rispetto agli studenti che dedicano ad essi meno tempo[5]. Una quantità molto elevata di compiti a casa causa un peggioramento del rendimento scolastico degli studenti, anche tra gli studenti più grandi[5]. Gli studenti a cui vengono assegnati i compiti nelle scuole medie e superiori ottengono un punteggio leggermente migliore nei test standardizzati, ma gli studenti che hanno dai 60 ai 90 minuti di compiti al giorno alle scuole medie o più di due ore alle superiori ottengono risultati peggiori[6].
Gli studenti delle scuole elementari che dedicano più tempo ai compiti hanno un rendimento scolastico leggermente peggiore, o analogo, rispetto a quelli che dedicano meno tempo ai compiti[5]. Perciò, i compiti non appaiono migliorare i risultati accademici degli studenti delle scuole elementari.
Gli studenti con risultati accademici scarsi traggono maggiori vantaggi dal fare i compiti, rispetto agli studenti con risultati migliori[7]. Tuttavia, gli insegnanti di scuola comunemente assegnano meno compiti a casa agli studenti che ne hanno più bisogno e più compiti a casa agli studenti che stanno ottenendo buoni risultati[7].
Nei secoli passati, i compiti a casa erano una causa di fallimento accademico: quando la frequenza scolastica era facoltativa, gli studenti abbandonavano completamente la scuola se non erano in grado di tenere il passo con i compiti[8].
Note
- ^ Synthesis of research on homework. H Cooper - Educational leadership, 1989 - addison.pausd.org
- ^ Robert Needlmen, Homework: The Rules of the Game, su homework-desk.com.
- ^ Joyce L. Epstein, More Than Minutes: Teachers' Roles in Designing Homework, in Educational Psychologist, vol. 36, n. 3, 1º settembre 2001, pp. 181–193, DOI:10.1207/S15326985EP3603_4.
- ^ The Relationship Between Homework and Achievement—Still Much of a Mystery, in Educational Psychology Review, vol. 15, n. 2, 2003, pp. 115–145, DOI:10.1023/A:1023460414243.
- ^ a b c d Does Homework Improve Academic Achievement? A Synthesis of Research, 1987-2003, in Review of Educational Research, vol. 76, n. 1, 2006, pp. 1–62, DOI:10.3102/00346543076001001.
- ^ Claudia Wallis, The Myth About Homework, Time Online, August 29, 2006.
- ^ a b (EN) Sean Coughlan, Is homework worth the hassle?, in BBC News, 28 settembre 2016.
- ^ (EN) Rebecca Onion, The Long History of Parents Complaining About Their Kids’ Homework, su slate.com, 4 ottobre 2019.