Wikipedia:Vaglio/Paolo Veronese

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Quando ho iniziato a mettere mano alla voce, essa era già di ottima qualità difettando al più della mancanza di note. Mi sono limitato ad inserirle e ad aggiungere poche righe e due sezioni (una ancora da scrivere in realtà). Visto che sono abbastanza a buon punto con la mia revisione, apro il vaglio nella speranza di ulteriori aiuti e nuovi suggeriment. --Adert (msg) 13:45, 20 set 2018 (CEST)[rispondi]

Revisori[modifica wikitesto]

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Suggerimenti[modifica wikitesto]

  • Non ho letto tutto, ma mi sono balzati all'occhio due dettagli: nelle note, l'uso del carattere "&" mi sembra un po' troppo creativo! Inoltre, in bibliografia, se non sbaglio di solito le fonti vanno o tutte insieme oppure vengono divise fra coeve e successive, no? --Carlomartini86(Dlin-Dlon) 20:18, 20 set 2018 (CEST)[rispondi]
Così va meglio? --Adert (msg) 23:08, 20 set 2018 (CEST)[rispondi]
Secondo me sì! --Carlomartini86(Dlin-Dlon) 12:13, 21 set 2018 (CEST)[rispondi]

Ciao [@ Adert], scrissi io la voce su cui hai lavorato in questi giorni... è stato il mio primo approccio con Wikipedia, prima ancora di registrami, quindi sì alcune cose non mi erano ancora chiare come la fondamentale importanza dell’indicazione delle fonti... credo proprio che tu abbia fatto un ottimo lavoro di completamento... ti darei comunque questo suggerimento: nel capitolo che hai aggiunto sulla critica cercherei di aggiungere qualche riferimento anche a studi più attuali e vendendo proprio ai giorni nostri penso che potrebbe essere una buona idea citare il lavoro di Xavier Salomon... in questo senso potresti provare a procurati il catalogo dell’importante mostra organizzata a Londra (NG) nel 2014 (che ebbi la fortuna di vedere)... un saluto --Never covered (msg) 12:39, 1 ott 2018 (CEST)[rispondi]

Ciao [@ Never covered]. Innanzitutto, complimenti a te per il lavoro sulla voce! Io mi sono limitato ad un solo lavoro di manovalanza nel cercare le fonti. Riguardo a quello che mi hai chiesto. Purtroppo ho difficoltà a procurarmi il Salomon, poiché la biblioteca più accessibile a me ove si trovi non è al momento aperta a causa lavori che probabilmente dureranno a lungo. Per citare un autore più "moderno", ho ripiegato sul Garton (del 2008), da cui ho tratto due citazioni e un informazione sull'apprezzamento da parte di Mary Cassat. Ho comunque citato la mostra della National. Può bastare? Se in un futuro riuscirò ad avere tra le mani il Salomon magari potrò aggiungere qualcosa. Grazie! --Adert (msg) 13:49, 3 ott 2018 (CEST)[rispondi]

Mi sembra ottimo [@ Adert]... una sola cosa a questo punto secondo me andrebbe rivista (ma è un problema che preesisteva ai tuoi interventi) l’autoritratto (?) dell’ermitage che apre la voce molto probabilmente non è un autoritratto di paolo veronese (se mal non ricordo c’è addirittura chi dubita che si tratti di un autografo del caliari al di la del soggetto)... quando riformulai la voce a suo tempo l’avevo rimosso ma non c’è stato verso, puntualmente la foto è stata ricollocata (vedi anche la talk della voce) e un certo punto ho dato la questione per persa e ho lasciato perdere... magari se vuoi toglierti lo sfizio di approfondire anche questo aspetto... ma se no pace, la voce è molto buona lo stesso --Never covered (msg) 14:45, 3 ott 2018 (CEST)[rispondi]

In effetti il dubbio era sorto anche a me (ma la scheda dell'Eremitage è comunque una fonte). Sui libri non ho mai trovato menzionato un autoritratto certo, alcuni lo vedono all'interno di Nozze di Cana, altri tra gli affreschi di Villa Barbaro. Su quello dell'Eremitage non ho trovato nulla. Per sicurezza ho aggiunto "presunto" autoritratto. --Adert (msg) 11:06, 4 ott 2018 (CEST)[rispondi]
  • Se non c'è altro, tra qualche giorno chiudere il vaglio (sono quasi due settimane che è fermo) e magari passiamo da una valutazione di qualità per vedere se vengono fuori anche nuovi spunti. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato. --Adert (msg) 18:04, 17 ott 2018 (CEST)[rispondi]

Ciao [@ Adert] il periodo che riporto di seguito a me pare un po' farraginoso:

Negli anni successivi lavorò, grazie ai buoni uffici del Sanmicheli, nei pressi di Castelfranco Veneto per i Soranzo (1551), affrescandone la villa di famiglia, edificata proprio dal Sanmicheli. Tali pitture poi vennero malamente strappate (e la villa distrutta nel 1817) e i resti più significativi si trovano oggi nella sagrestia del Duomo di Castelfranco Veneto.[10][16][N 5] Assieme al Caliari, alla villa lavorarono anche Giambattista Zelotti e Anselmo Canera formando una squadra di pittori, tutti chiamati da Sanmicheli che agì come committente secondario,[17] che lavorò in modo unitario ed organico, grazie ad una collaborazione paritaria e ad una formazione comune, che risultò in una eccellente unione d'insieme. Questo modus operandi verrà replicato numerose altre volte, come nella decorazione di Palazzo Canossa a Verona.[18] Gli affreschi di villa Soranzo ebbero come soggetto principale la rappresentazione di finti elementi architettonici e sculture sulle pareti, con colonne e "finestre" aperte che lasciano intravedere vedute paesaggistiche o visioni celesti.[19] Questo modo di decorare era già stato utilizzato in altri palazzi veneti e prendeva ispirazione dalle descrizione delle ville romane di Vitruvio e Plinio.[20] L'esperienza nell'organizzazione della pittura di grandi spazi, appresa nei lavori alla Soranzo, si dimostrò successivametne molto importante per la carriera di Caliari.[21]

Propongo l'editing che segue:

Negli anni successivi lavorò, grazie ai buoni uffici del Sanmicheli, nei pressi di Castelfranco Veneto per i Soranzo (1551), affrescandone la villa di famiglia, edificata dallo stesso Sanmicheli. Tali pitture poi vennero malamente strappate (e la villa distrutta nel 1817) e i resti più significativi si trovano oggi nella sagrestia del Duomo di Castelfranco Veneto.[10][16][N 5]. Assieme al Caliari, tutti chiamati da Sanmicheli, nella dimora dei Soranzo lavorarono anche Giambattista Zelotti e Anselmo Canera, equipe che dimostrò un’eccellente unione d’insieme, esperienza replicata altre volte, come nella decorazione di Palazzo Canossa a Verona.[18]. Gli affreschi di villa Soranzo - in linea con precedenti esempi del rinascimento veneto, ispirati dalle descrizioni delle ville romane di Vitruvio e Plinio[20] - consistevano in raffigurazioni illusionistiche associate a vedute paesaggistiche o visioni celesti.[19]. Questa prima esperienza nella grande decorazione parietale si dimostrò molto importante per la successiva carriera del Caliari.[21]

Grazie e saluti--37.119.93.119 (msg) 19:00, 17 ott 2018 (CEST)[rispondi]

non mi ero accorto di non essere loggato: la proposta che precede è mia--Never covered (msg) 19:02, 17 ott 2018 (CEST)[rispondi]

Fai pure, grazie mille per il suggerimento! --Adert (msg) 19:46, 17 ott 2018 (CEST)[rispondi]
  • Cosa ne pensate se nella sezione "La bottega del Veronese" metto l'immagine di un quadro di qualche allievo/collaboratore del Veronese invece che quella del Matrimonio mistico? --Adert (msg) 23:23, 18 ott 2018 (CEST)[rispondi]

è giusto... ho spostato il Matrimonio mistico - immenso capolavoro che non può mancare, anzi si dovrebbe farne la voce - in "maturità" (dove ha pure più senso)... quindi ora hai spazio per un dipinto di bottega... prova con un dipinto in formato orizzontale che andrebbe meglio per il layout --Never covered (msg) 12:56, 19 ott 2018 (CEST)[rispondi]

Ciao Adert mi sono permesso di fare io... ho pensato che la cosa più efficace fosse aggiungere un dipinto firmato heredes e ho trovato questa pala padovana... il formato verticale del dipinto non il è massimo per il layout ma non ho trovato di meglio... preferibile sarebbe stata, come formato, un Ultima cena, sempre con sigla heredes, della Certosa di San Martino a Napoli... di questa però su Commons ce è solo un'immagine di scarsa qualità e sul web in generale solo una vecchia foto b/n... naturalmente se la mia scelta non ti soddisfa cambia immagine --Never covered (msg) 14:55, 19 ott 2018 (CES

  • Bottega a parte questa frase non mi è chiara: È comunque da rilevare che l'incisione delle sue opere avvenne molto più tardi rispetto ad altri artisti del suo tempo... che significa? Agostino Carracci - negli anni ottanta del '500 - tradusse in incisione alcuni dipinti del Veronese praticamente in simultanea con la loro realizzazione da parte del pittore--Never covered (msg) 16:47, 19 ott 2018 (CEST)[rispondi]

Ancora: anche il modo in cui si riporta il giudizio dell'Abate Lanzi secondo me non va bene: così sembra il Lanzi abbia un'idea negativa del Veronese, ma leggendo le pagine che nella Storia Pittorica della Italia che Lanzi dedica al Caliari evidentemente così non è... Adert, sia chiaro, non voglio essere nè pedante né rompipalle... dico la mia, ammesso che sia buona, poi regolati tu, che hai fatto davvero un buon lavoro, grazie :-) --Never covered (msg) 17:09, 19 ott 2018 (CEST)[rispondi]

Ma figurati! Sono felicissimo e onorato di avere un utente esperto come te al vaglio. Dammi tempo fino a mercoledì, in questi giorni sono fuori sede e non ho accesso alle fonti. Grazie ancora! --Adert (msg) 19:02, 20 ott 2018 (CEST)--Adert (msg) 19:02, 20 ott 2018 (CEST)[rispondi]
[@ Never covered] Come promesso, eccomi! Allora, intanto credo che la tua scelta dell'immagine vada più che bene, la mia opinione è che il layout sia meno importante del contenuto e la tua scelta è quanto mai appropriata. Per quanto riguarda le due osservazioni di cui sopra, fonti alla mano, ho riformulato i concetti, smussando un po' il concetto. Dimmi se ti ci ritrovi adesso. Grazie ancora. --Adert (msg) 21:52, 24 ott 2018 (CEST)[rispondi]

Benissimo [@ Adert], grazie --Never covered (msg) 12:18, 25 ott 2018 (CEST)[rispondi]

  • [@ Adert] qui però non ci siamo ancora: È comunque da rilevare che l'incisione delle sue opere avvenne tardivamente, dopo la sua morte, a differenza di altri artisti del tempo, come nel caso di Tiziano che le fece produrre personalmente. L’affermazione è fattualmente errata (immagino che sia un errore contenuto nella tua fonte, capita). Agostino Carracci e il Veronese si conobbero personalmente, strinsero un sodalizio artistico-commerciale, nell’ambito del quale il Carracci, negli anni 80 del 500, riprodusse in incisione vari dipinti del Veronese, che ovviamente era ben vivo mentre tutto questo accadeva, ed anzi era il regista di questa operazione per lui importante veicolo promozionale. Il mio consiglio è quello di cancellare del tutto il periodo incriminato. Anche il riferimento ad Antonio Carracci non mi convince: non mi risulta che questo artista abbia mai praticato l’incisione (io non conosco nessuna stampa attribuibile ad Antonio Carracci): su questo però sono certo solo al 97% :-), grazie ... e non subuffare--Never covered (msg) 08:39, 26 ott 2018 (CEST)[rispondi]
✔ Fatto in effetti era meglio cancellare. --Adert (msg) 11:13, 26 ott 2018 (CEST)[rispondi]