Utente:Zanekost/Sandbox/Scuola Grande di San Rocco riserve

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Fuga in Egitto[modifica | modifica wikitesto]

Fuga in Egitto
AutoreTintoretto
Data1583-1587
Tecnicaolio su tela
Dimensioni422×579 cm
UbicazioneScuola Grande di San Rocco, Venezia

La Fuga in Egitto è un dipinto a olio su tela (422x579 cm) di Tintoretto, realizzato tra il 1583 e il 1587 e conservato nella Scuola Grande di San Rocco a Venezia.

Descrizione [da riscrivere][modifica | modifica wikitesto]

Il paesaggio rigoglioso, ricco di piante ombrose e attraversato da un fiume, non assomiglia minimamente all'arida regione che deve attraversare chi dalla Palestina va in Egitto. L'alto palmizio sulla destra è un vago accenno che la strada conduce proprio verso quel lontano paese. San Giuseppe tira un asino recalcitrante e stanco che porta sulla groppa Maria, avvolta in un mantello color della notte e che tiene in braccio il Bambinello. Sullo sfondo due pescatori vuotano l'acqua dal fondo di una barca inclinata, mentre un altro uomo esce da una casa rurale. In primo piano sono poggiati in terra un bastone da pellegrino, una bisaccia, una coperta e una botticellaː sono simboli del viaggio, quello della Sacra Famiglia, ma anche quello della nostra esistenza. Alla serenità del lavoro quotidiano, rappresentato dalle piccole figure operose sullo sfondo, si contrappone la fatica e la drammaticità del viaggio-fuga in primo piano. Le tinte sono fredde, quasi plumbee e il cielo è attraversato da nuvole che sembrano muoversi minacciose.

Sante in meditazione[modifica | modifica wikitesto]

Sante inmeditazione
Le cosiddette Santa Maria Maddalena e Santa Maria Egiziaca
AutoreJacopo Tintoretto
Data1587 circa
Tecnicaolio su tela
Dimensionicirca 425×210 cm
UbicazioneScuola Grande di San Rocco, Venezia

Sante in meditazione è il titolo prudenziale delle due tele del Tintoretto nella sala terren della Scuola Grande di San Rocco altrimenti note come Santa Maria Maddalena e Santa Maria Egiziaca.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'identificazione con le due sante eremite è piuttosto recente, ma dalla fine del Novecento è stata posta seriamente in dubbio

L'assenza dei due teleri in qualche descrizione della Scuola ha portato a proporre che la loro collocazione originaria fosse diversa; supposizione oggi considerata superata.

È certo comunque che fossero state dipinte dal Tintoretto contemporaneamente all'esecuzione degli altri teleri del ciclo mariano per la sala terrena della Scuola Grande di San Rocco.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Romanelli rileva la totale assenza dei riferimenti iconografici tipici delle due sante eremite.

Note[modifica | modifica wikitesto]


Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio Maria Zanetti, Della pittura veneziana e delle opere pubbliche de' veneziani maestri libri V, Venezia, Albrizzi, 1771.
  • Carlo Bernardi (presentazione) e Pierluigi De Vecchi (apparati), L'opera completa del Tintoretto, Rizzoli, 1970.
  • +Pallucchini
  • +Valcanover
  • Giandomenico Romanelli, Andrea Gallo e Antonio Manno, Tintoretto: La Scuola grande di San Rocco, a cura di Giandomenico Romanelli, Milano, Electa, 1994.
  • Valentina Sapienza, Miti, metafore e profezie – Le Storie di Maria di Jacopo Tintoretto nella sala terrena della Scuola Grande di San Rocco, in Venezia Cinquecento – Studi di storia dell'arte e della cultura, Anno XVII, n. 33, Roma, Bulzoni, 2007.