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Il RigassificatoreFSRU Toscana” trasforma il gas naturale liquefatto (GNL), che riceve da altre metaniere, riportandolo allo stato gassoso per le destinazioni finali di uso. Appartiene alla tipologia dei terminali galleggianti offshore: attualmente nel mondo ne risultano operativi 17.

POSIZIONE[modifica | modifica wikitesto]

Il rigassificatore “FSRU Toscana” è operativo dal 30 luglio 2013 ed è stato ancorato al fondale marino attraverso le 6 ancore agganciate al fondale marino a 120 mt di profondità. il terminale è collegato ad una condotta sottomarina per il trasporto del gas rigassificato (stao aeriforme) . A partire dal Dicembre 2013, dopo la fase di collaudo ha avviato le attività commerciali.

Il Terminale FSRU Toscana, permanentemente ancorato a circa 22 km al largo della costa tra Livorno e Pisa, è collegato alla terraferma da un gasdotto di 36,5 km totali, di cui: 29,5 km in mare, 5 km nel Canale Scolmatore e i restanti 2 km sulla terraferma, completamente interrato e direttamente connesso alla Rete Nazionale dei Gasdotti.

STEP PROGETTUALI[modifica | modifica wikitesto]

  • 5 novembre 2003: Nulla Osta di Fattibilità (NOF) – ai sensi della legge n. 334/99 (oggi D.Lgs. 105/2015) – per gli aspetti legati alla sicurezza del Terminale;
  • 20 luglio 2004: Valutazione Ambientale Strategica (VAS);
  • 15 dicembre 2004:Decreto di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) n. 1256;
  • 23 febbraio 2006: Decreto del Ministero delle Attività Produttive di autorizzazione alla costruzione ed esercizio del Terminale di rigassificazione e del metanodotto sottomarino;
  • 20 novembre 2006: Decreto del Ministero delle Attività Produttive di autorizzazione per la costruzione e l’esercizio del metanodotto in terraferma;
  • 2 luglio 2008: Acquisto della nave metaniera Golar Frost da parte della società;
  • 10 dicembre 2008: Concessione Demaniale Marittima per l’area marina occupata dal Terminale e per l’area occupata dalla condotta sottomarina, che collega il Terminale al punto di arrivo sulla costa, al confine demaniale;
  • 11 maggio 2009: Autorizzazione alla Movimentazione dei Fondali Marini da parte della Provincia di Pisa per la posa della condotta in mare e delle ancore e successivo aggiornamento del 23 maggio 2012;
  • 21 giugno 2009: la nave Golar Frost entra in cantiere a Dubai per i lavori di conversione in rigassificatore galleggiante (“FSRU Toscana”);
  • 14 giugno 2012: Variazioni alla Concessione Demaniale – È stato firmato l’Atto suppletivo alla Concessione Demaniale con il quale SRG è subentrata nella posizione del concessionario OLT al fine di gestire autonomamente l’attività di trasporto  del gas nel metanodotto;
  • 1 ottobre 2012: Esclusione dell’applicazione della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per l’aggiornamento riguardante la tipologia di navi metaniere compatibili con il Terminale e il relativo numero di accosti con Provvedimento del Ministero dell’Ambiente prot. 23515;
  • 12 dicembre 2012: Approvazione del Rapporto di Sicurezza da parte del CTR con emissione del Parere Tecnico Conclusivo;
  • 15 marzo 2013: Decreto di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) – prot. 00093;
  • 19 luglio 2013: La Capitaneria di Porto di Livorno ha rilasciato l’Ordinanza n° 137/2013 per la sicurezza della navigazione al fine di definire le aree di interdizione alla navigazione;
  • 20 dicembre 2013: Il Ministero delle Infrastrutture, sulla base del Verbale della Commissione Interministeriale, ha emesso l’Autorizzazione all’Esercizio Provvisorio dell’impianto;
  • 29 gennaio 2014: La Capitaneria di Porto ha emesso l’Ordinanza n° 6 con la quale è stato approvato e reso esecutivo il Regolamento delle attività del Terminale;
  • 2 aprile 2014: Il CTR ha ritenuto ottemperate le prescrizioni relative al Rapporto di Sicurezza Definitivo;
  • 17 marzo 2015: Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha autorizzato l’esercizio definitivo dell’impianto;
  • 23 giugno 2015: ottenuto dal CTR il Nulla Osta all’incremento della capacità di carico delle navi approvvigionatrici fino ad un valore non superiore a 200.000 m3;
  • 9 novembre 2015: Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha emesso il Provvedimento di Esclusione dalla procedura di VIA con il quale ha autorizzato l’incremento del limite di capacità delle navi che possono accostare il Terminale fino a 180.000 m3 circa, nonché l’incremento del delta termico dell’acqua di mare necessaria alla rigassificazione fino ad un valore medio orario pari a -6,0°C, mantenendo comunque un medesimo quantitativo di frigorie annuali;
  • 14 aprile 2016: Autorizzazione della Capitaneria di Porto di Livorno per l’attracco al terminale delle Navi appartenenti alla categoria “New Panamax” aventi i limiti di capacità autorizzati dal MATTM con Provvedimento prot. 0398 del 9 Novembre 2015.
  • 25 luglio 2016: Il Ministero dello Sviluppo Economico ha autorizzato l’esercizio definitivo dell’impianto.

IMPIANTO[modifica | modifica wikitesto]

l progetto di FSRU TOSCANA ha previsto la conversione della nave metaniera “Golar Frost” in un Terminale galleggiante di rigassificazione, che trasforma il gas naturale liquefatto (GNL) ricevuto da altre metaniere riportandolo allo stato gassoso con la conversione di una nave metaniera in un terminale galleggiante di rigassificazione fissato con catene ad un unico punto di rotazione a prua, per consentire all'impianto il movimento intorno alla torretta di ancoraggio, adattandosi così alle condizioni meteo marine. A regime, il Terminale ha una capacità di rigassificazione di 3,75 miliardi di metri cubi annui ( 4% dell’intero fabbisogno nazionale), una capacità massima di rigassificazione di 15 milioni di metri cubi al giorno e una capacità di stoccaggio di 137.500 metri cubi di GNL. La riconversione da metaniera a terminale galleggiante è stata effettuata presso i cantieri di Dubai. Il terminale è stato trainato presso l’attuale posizione da parte di due rimorchiatori oceanici.

Il Terminale ha una lunghezza fuori tutto di 288,6 metri, una larghezza di 48 metri e un'altezza di 26,5 metri, l'impianto ha una capacità di rigassificazione di 3,75 miliardi di m3, una capacità massima di rigassificazione di 15 milioni di Sm3 al giorno e una capacità di stoccaggio di 137.500 metri cubi di GNL.

L'impianto è dotato di un sistema di connessione dati basato su link radio auto allineante in relazione alla rotazione della nave intorno al punto di ancoraggio di 360°. Il collegamento copre una tratta totale di 75 Km .

TECNOLOGIA[modifica | modifica wikitesto]

l Terminale di rigassificazione “FSRU Toscana” è stato realizzato sulla base di tecnologie ampiamente testate nell'industria petrolifera. bracci per il carico del GNL sono utilizzati nei vari terminali da oltre 40 anni; il sistema di ancoraggio tramite catene è largamente utilizzato sui terminali galleggianti per lo stoccaggio e la produzione di petrolio.

La rigassificazione è un sistema che prevede la liquefazione del gas metano presso i paesi produttori per consentire il trasporto via nave verso i paesi consumatori, dove viene rigassificato, cioè riportato in forma gassosa.

Per consentire questo tipo di trasporto, il gas estratto viene raffreddato alla temperatura di -161°C per portarlo alla forma liquida, riducendone il volume di oltre 600 volte. In questo modo, una sola nave può contenere grandi quantità di gas rendendo il trasporto economicamente sostenibile. Una nave metaniera può trasportare fino a 266.000 metri cubi di GNL – Gas Naturale Liquefatto – equivalente a circa 160 milioni di metri cubi di prodotto in forma gassosa.

Via mare il GNL raggiunge direttamente i paesi consumatori dove, attraverso appositi impianti, viene riportato allo stato gassoso per essere immesso nelle normali reti di distribuzione. Il processo di rigassificazione è ottenuto immettendo il gas in uno scambiatore di calore in cui scorre un liquido più caldo, normalmente acqua di mare, la cui temperatura naturale è sufficiente per scaldare il GNL e riportarlo allo stato gassoso.

Il trasporto via mare è un’alternativa vantaggiosa che consente di acquistare liberamente gas in tutto il mondo senza essere vincolati al collegamento con i gasdotti.

AMBIENTE[modifica | modifica wikitesto]

Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, il progetto ha ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni, in particolare: VIA – Verifica Impatto Ambientale, VAS – Valutazione Ambientale Strategica e AIA – Autorizzazione Integrata Ambientale. Le risultanze di VIA e AIA hanno evidenziato la possibilità di una reale co-esistenza dell’unità galleggiante con le attività presenti nell’area geografica in questione.

Nello specifico, con l’AIA sono state ottenute tutte le autorizzazioni all’esercizio del Terminale in relazione ai diversi aspetti ambientali connessi alle attività di rigassificazione (ad esempio: produzione di rifiuti, rumore, etc.), con particolare riferimento alle emissioni in acqua e aria.

Per poter tenere sotto controllo i potenziali effetti ambientali del rigassificatore sulle matrici ambientali circostanti, il Ministero dell’Ambiente, nell’ambito della procedura VIA, ha prescritto, per tutta la vita operativa del Terminale (20 anni) – compresi l’anno precedente all’installazione e l’anno successivo alla dismissione – l’adozione di un articolato “Piano di Monitoraggio dell’Ambiente Marino” circostante. Tale Piano prevede la realizzazione di 4 campagne di monitoraggio all’anno di tipo chimico-fisico, biologico ed eco-tossicologico, aventi ad oggetto: la colonna d’acqua, i sedimenti, l’ambiente biologico, la misura del rumore sottomarino e la morfologia del fondale. Il Centro Interuniversitario di Biologia Marina ed Ecologia Applicata “G. Bacci” di Livorno si è aggiudicato l’esecuzione di tale monitoraggio.

GAS NATURALE LIQUEFATTO (GNL)[modifica | modifica wikitesto]

In caso di un eventuale sversamento del GNL, infatti, il gas naturale una volta a contatto con l’aria passa immediatamente allo stato gassoso disperdendosi in atmosfera.

CLORO[modifica | modifica wikitesto]

La clorazione è il metodo chimico anti-fouling (antivegetativo) più utilizzato in ambito mondiale a tutti i livelli sia civile (acqua potabile) che industriale (circuiti raffreddamento ad acqua mare o dolce, reflui) per la sua efficacia. Nei circuiti ad acquamare la clorazione viene attuata tramite dosaggi di ipoclorito di sodio (NaClO), prodotto a bordo tramite elettrolisi dell’acqua di mare stessa. Pertanto, tale processo non prevede l’aggiunta esterna di cloro all’acqua del mare, ma trasforma il cloro in essa già contenuto in una forma utile a espletare la funzione antivegetativa.

AZIONISTI[modifica | modifica wikitesto]

“FSRU Toscana” risulta di proprietà di OLT Offshore LNG Toscana. Le quote azionarie di OLT si ripartiscono in:

GRUPPO IREN (49.07%) UNIPER GLOBAL COMMODITIES (48.24%) GOLAR LNG (2.69%)