Utente:VeronicaPG/Sandbox

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Il ponte di Alcántara è un ponte romano ad arco costruito tra gli anni 103 e 104, che attraversa il fiume Tago nella località spagnola di Alcántara, in provincia di Cáceres. È un ponte che coniuga tecnica depurata con estetica e funzionalità, uno dei più chiari esponenti di quello che fu l'ingegneria civile romana impregnata di carattere propagandistico. Situato in una zona apparentemente senza importanza, fu costruito magnificamente come vedetta permanente dell'Impero romano in una regione ben considerata dai suoi giacimenti metalliferi.

I suoi alti pilastri provvisti di contrafforti che ne esaltano la verticalità e gli archi favoriscono la ricercata monumentalità e sono stati considerati archetipo di altre opere, come il vicino ma più modesto ponte di Segura. Nel relativo arco centrale si riferisce all'imperatore nel cui periodo si è alzato, Traiano ed ai municipi della zona che hanno contribuito al progetto. Danneggiato e ricostruito più volte dal Medioevo al XIX secolo, è un ponte importante tra i molti che sono stati eretti dai romani, come hanno ripetutamente constatato i cronisti, viaggiatori e studiosi che lo hanno potuto ammirare e che hanno lasciato innumerevoli testimonianze di elogio dal medioevo ai nostri giorni.

UBICAZIONE

Il ponte romano di Alcántara si trova a circa 400 m. a nord della popolazione omonima, sulla strada che conduce al Portogallo, salvando il passaggio sul fiume Tago. In passato faceva parte della via Norba che collegava con il nord portoghese, collegando la zona intermedia della Beira Alta con due importanti arterie, la via La Plata e la via da Lisbona a Braga. Si trattava di una via secondaria nella rete di strade romane di Hispania, motivo per cui il superbo ponte non era un'opera pubblica sponsorizzata dallo stato romano, anche se era una regione ben considerata per i suoi giacimenti metalliferi. Inoltre, nell'Antica Roma le opere dei ponti (opus pontis) erano responsabilità dei municipium vicini e il fatto di condividere i costi significava che l'infrastruttura apparteneva a tutta la regione e non a un solo comune. Questa infrastruttura ha quindi avuto come missione quella di mettere in contatto la zona a nord del Tago con la regione meridionale e sono state dodici località, i cui nomi figurano in un'iscrizione, a pagare i lavori.

Il luogo scelto per salvare il canale del Tago è un tratto che presenta un naturale restringimento tra due raccolti che rallentano la forza della sua portata. In cambio, le piene d'acqua in questo canyon naturale raggiungevano, prima della costruzione della diga del bacino di Alcantara a metà del ventesimo secolo, delle altezze elevate che costrinsero a erigere un'opera di ingegneria insolitamente alta.

DESCRIZIONE El puente mide 58,2 m. de altura y tiene una longitud de 194 m. Consta de seis arcos, de desigual altura, sostenidos por cinco pilares que arrancan a distintos niveles. Los soportes se distribuyeron con distanciamiento, de manera que solamente dos de ellos penetran en el agua del río, con lo cual durante el estiaje quedan preservadas de la erosión de la corriente las restantes pilas, lo que explica en parte la buena preservación de la obra. Estas dos pilas se cimentaron sobre las formaciones pizarrosas del lecho del río, como se pudo constatar al desviarse el cauce del mismo para construir la presa del embalse de Alcántara, que se encuentra a poca distancia río arriba. Los pilares son unos sólidos basamentos recubiertos de grandes sillares almohadillados, colocados a soga y tizón y con unas dimensiones consistentes de 60 × 120 cm. Se crea sí un efecto de perfecta regularidad, de la que tan solo sobresale una hilada que marca una línea horizontal en la parte baja de las pilas centrales. La planta de estas tres pilas centrales es rectangular y de ellas sobresalen, aguas arriba, unos tajamares triangulares. Las dos pilares restantes son también rectangulares, aunque con contrafuertes en ambas vertientes.