Utente:Valmala07/Sandbox

Da Casteldelfino si muovono alcuni alpini del battaglione Bassano, della Monte Rosa, diretti a Valmala. Il tenente Pavan riunisce sempre il solito gruppo di uomini. Non è facile stabilire con quali mezzi sono giunti nel luogo dal quale poi iniziano a salire per arrivare al santuario. Alcune testimonianze parlano di camion che si fermano a Brossasco, ma è più probabile che sono partiti a piedi da Casteldelfino. L’avvicinamento al luogo del rastrellamento avviene di notte con tappe alterne di riposo. L’ufficiale si ferma per un malore, decide di lasciar il comando al tenente Cavalli e prima di ripartire i soldati prendono in ostaggio un giovane del posto.Verso le tre di notte gli alpini arrivano a Chiot del Bosco, penetrano nell’abitazione e prendono il figlio Giuseppe; da lì si dividono in due gruppi: uno sale verso la montagna e l’altro si avvia verso il santuario di Valmala. I mortaisti si avviano verso la radura di Pian Pierto, a un certo punto si fermano, piazzano l’arma e iniziano a sparare contro l’edificio sacro. Al secondo colpo si vedono partire dei razzi dal santuario e si scorgono delle figure che scivolano a fatica sulla neve ghiacciata. Il mortaio viene velocemente smontato e la pattuglia raggiunge la curva di Roccia Sparela e da lì l’arma riprende a lanciare i suoi colpi devastanti.