Utente:Utriusque Siciliae/Sandbox

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Rivelli

Rivelli è un cognome di famiglia di antiche origini, le cui prime testimonianze si trovano già in alcuni documenti che datano vicino all'anno mille. E'nel periodo compreso fra il X e l’XI secolo che si osserva il progressivo affermarsi di forme di autocoscienza familiare, che possono essere originate dal possesso di una determinata funzione all’interno della comunità, come ad esempio quella politica oppure da un diverso e più rilevante ruolo sociale.[1].

Il cognome trae solitamente origine dal nome di un avo e nell’antichità in Italia sono dovuti soprattutto all’aggiunta di elementi vari, che nel tempo sono divenuti ereditari. Essi si presentano in varie forme e in quelle che terminano in -i, come Rivelli, sono riflessi di antiche formule espresse in latino con il genitivo spesso di origine notarile, che presentano una ellissi di alcuni elementi, come filius in quelle di paternità, oppure con l’indicazione patronimica espressa anche con la formula de, come de Rivello, derivanti da toponimi. [2]

La prima citazione della famiglia Rivelli si rinviene nel testamento di Manfredi Marchio Longobardorum, si tratta di Tancredi, figlio di Ugo Marchese del Manso del 1145, dove a Ubertinus de Rivello detiene alcune vigne di proprietà del marchese, che lascia ai suoi figli, nella zona del Polesine, dove si era rafforzata enormemente l’influenza dei marchesi d’Este, di stirpe longobarda. Questo rafforza la tesi che la famiglia de Rivello, denominata così per la signoria di Rivello in Basilicata, sia stata una famiglia molto vicina ai longobardi e che sia scesa in Italia con qualcuna delle loro spedizioni, acquisendo sul campo diversi feudi per meriti.

La famiglia Rivelli (o di Rivello) presente nel Catalogo dei Baroni (aggiornamento del 1167) molto probabilmente fa parte di un ceppo di origine francese, venuta con le prime spedizioni dei Normanni e stabilitasi nell’Italia Meridionale. Ifatti una moltitudine di guerrieri normanno francesi vennero nel meridione d’Italia a cercare fortuna ed è per questo motivo che nei documenti in Francia si trovano famiglie distinte da toponimi italiani. Durante le loro conquiste questi condottieri crearono delle signorie, dei feudi, i cui nomi poi divennero dei patronimici e con i quali erano contraddistinti anche successivamente in Francia. In diversi documenti francesi, soprattutto dei primi anni, si trovano personaggi con nomi come Jean de Rivello o Willelmus de Rivello. [3]

Tra gli esponenti più significativi si trova Giovanni di Rivello, (nato verso il 1207) Signore di Rivello di Basilicata, che nel 1235 sposa Stefania d’Aquino. [4] Giovanni di Rivello, nato verso il 1264, definito nobile, è titolare dell' incarico di Giustiziere di Terra d'Otranto allorché, qualificato familiare di re Carlo II d'Angiò, nel 1284 ottiene il permesso di sposare Isabella Filangieri figlia del Conte Riccardo, già deceduto, ricevendo in dono i feudi di San Valentino, Miglianico e Picerico in Abruzzo Citra. [5] Odolmo (o Odolino) di Rivello, figlio di Giovanni conte di Rivello, nato verso il 1286, è citato in un diploma di Carlo II del 1306, che autorizza Isabella Filangeria a riscuotere annualmente le once 16 e tarì 20 sul servigio feudale dovuto da Oldoino di Rivello, figlio del fu Giovanni. [6] Nel 1309 ottiene la conferma dei feudi da Roberto d'Angiò e l'autorizzazione ad inserire nello stemma il Giglio Angiolino con il motto “Gaude Lilio Fortitudo Principum Andevaghensium” . [7]

Più recentemente Giuseppe Rivelli (Napoli, 24 febbraio 1773Napoli, 17 giugno 1860) è stato un poeta e letterato italiano.

Nacque a Napoli il 24 febbraio 1773, figlio del nobile Don Ignazio dei conti di Rivello ed Elisabetta Ruggiero . Sin da giovane coltivò le lettere, la storia e soprattutto la poesia, divenne membro della prestigiosa Accademia dell'Arcadia, con il nome arcadico di Aristo Meonio.


  1. ^ Marcato, Carla (1996), Morphologie et formation des mots des plus anciens noms de personnes: domaine roman, in Handbücher zur Sprach- und Kommunikationswissenschaft, Berlin - New York, de Gruyter, 28 voll., vol. 11/2 (Namenforschung. Ein internationales Handbuch zur Onomastik, hrsg. von E. Eichler et al.), pp. 1187-1194
  2. ^ Marco Bettotti, Famiglia e lignaggio: L’aristocrazia in Italia, Università degli Studi di Trento, Italia © 2004 - Marco Bettotti per “Reti Medievali”ISSN 1593-2214
  3. ^ Amato di Montecassino, Storia dei Normanni, Ciolfi, Cassino 1999
  4. ^ Notizie di Famiglie Nobili della Città e Regno di Napoli. Pag. 70
  5. ^ Istoria dei Feudi delle due Sicilie, II, pag. 138 e 139
  6. ^ Istoria de' feudi, cit., II, pag. 143
  7. ^ Antonino Vincenzi Rivelli, cit. pag. 33