Utente:Tittichian/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

***Importante: perchè hai tolto la sezione "Kyogen today" e successive?? Aggiungi materiale e migliora l'apparato delle note e bibliografia.

Kyōgen performance

Il Kyōgen (狂言? "discorsi folli" o "discorsi selvaggi") è un genere di teatro comico tradizionale giapponese. Si è sviluppato in contemporanea al teatro e veniva recitato durante gli intervalli degli atti di quest'ultimo; per questo motivo queste due forme teatrali hanno uno stretto legame e spesso si fa riferimento ad esse collettivamente con il termine Nōgaku[1]. I contenuti però non sono i medesimi: mentre il Nō è solenne e austero, il Kyōgen si basa sulla comicità. Il suo ruolo come intermezzo della rappresentazione Nō era di alleggerire l'atmosfera senza però abbassare il livello della rappresentazione, e il suo obbiettivo era di offrire un interludio piacevole al pubblico, della durata tra i dieci e i venticinque minuti[2]. Come scrive Ōkura Toraaki (大蔵虎明?) il teatro Nō traspone l'irreale trasformandolo in reale mentre il teatro Kyōgen rappresenta in un ottica comica il reale trasformandolo in irreale[3].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'origine del Kyōgen non è ancora chiara, ci sono varie teorie sulla sua possibile provenienza; certamente è una forma d'arte molto antica e anche se era considerato inferiore rispetto al Nō essi sono comunque strettamente legati. Si ritiene che sia abbia origine dal sangaku, giunto in Giappone dalla Cina durante il periodo Nara, sviluppandosi in forma orale fino al periodo Edo quando con la costruzione di scuole specifiche si iniziò a fissare le sintesi sceniche in forma scritta[4]. Esiste però anche una tesi che identifica il fondatore del Kyōgen con un monaco buddhista (chi?? indica il nome) e questo potrebbe spiegare le similitudini che questo genere teatrale ha con i racconti che i monaci usavano durante le loro prediche, nonché con la componente acrobatica e di danza che veniva utilizzata durante alcuni riti religiosi.

Il primo trattato su questo genere teatrale fu scritto da Ōkura Toraaki (大蔵虎明?) nel 1660 ed è intitolato Waranbegusa (わらんべ草?) allo scopo di dare una struttura codificata a questa forma d'arte.

Esso poi si è sviluppato nel corso dei secoli e al giorno d'oggi viene messo in scena anche da solo.

Elementi[modifica | modifica wikitesto]

Le rappresentazioni del teatro Kyōgen sono brevi, tra i 10 e i 20 minuti, perché tradizionalmente venivano messe in scena negli intervalli delle rappresentazioni del teatro Nō. Ha una struttura codificata ma molto semplice, di solito basata su due attori che impersonano coppie contrapposte (servo e padrone, moglie e marito...); in alcuni casi si aggiunge un terzo attore e solo raramente si superano i tre personaggi.

Tutti gli attori come nel Nō e nel Kabuki sono uomini: per distinguere i personaggi femminili si ricorre all'uso di una fascia bianca attorno al capo. A differenza del Nō non viene fatto uso di maschere e anche gli oggetti scenici sono molto limitati. Non è previsto un coro e l'attore produce i suoni necessari con la propria voce utilizzando onomatopee esilaranti, i dialoghi puntano a suscitare l'ilarità nel pubblico e sono accompagnati con l'uso di gestualità esagerata. I costumi, tranne che per le divinità, sono i vestiti che si indossavano all'epoca con però stampati temi stravaganti che hanno lo scopo di attirare l'attenzione dello spettatore e sono in netto contrasto con la semplicità scenica[5].

Teatro di Nō odierno

Kyōgen oggi[modifica | modifica wikitesto]

Il kyōgen oggi è rappresentato regolarmente in molte città giapponesi come opera teatrale ma anche in televisione, non solo insieme al Nō ma anche da solo in spettacoli in cui generalmente vengono inscenate dalle tre alle cinque rappresentazioni.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Benito Ortolani, Il teatro giapponese: dal rituale sciamanico alla scena contemporanea, 1998, p. 76, ISBN 88 8319-037-8, OCLC 469129239.
  2. ^ Kurtiz, p.110.
  3. ^ Kurtiz, p. 110.
  4. ^ Bonaventura, 92-93.
  5. ^ Bonaventura, 97.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Benito Ortolani, Il teatro giapponese: dal rituale sciamanico alla scena contemporanea, Roma, Bulzoni Editore, 1998, OCLC 469129239.
  • Bonaventura Ruperti, Il teatro giapponese: dalle origini all'Ottocento, Venezia, Marsilio, 2015, OCLC 956166839.
  • (EN) Don Kenny, The Kyogen book : an anthology of Japanese classical comedies, Tokyo, The Japan Times, 1989, OCLC 835768850.

Links[modifica | modifica wikitesto]