Coordinate: 4°37′52.75″N 6°20′38.76″E

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Archivio cantonale vodese
Vista esterna dello stabile
Localizzazione
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
Divisione 1Vaud
LocalitàChavannes-près-Renens
IndirizzoRue de la Mouline 32
Coordinate4°37′52.75″N 6°20′38.76″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1982-1985
Usosede dell' Archivio cantonale vodes
Realizzazione
ArchitettoAtelier Cube

Archivio cantonale vodese

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L’Archivio cantonale vodese è l’archivio di Stato del Canton Vaud in Svizzera.

Formazione dell’archivio

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L’Archivio cantonale vodese nacque nella scia dell’indipendenza cantonale, dopo la partenza, il 24 gennaio 1798, degli ultimi rappresentanti del Canton Berna, rimasti nel Paese di Vaud per 262 anni. Si tratta del primo fra gli istituti depositari della memoria creati man mano dall’amministrazione cantonale vodese dopo l’ottenimento dell’indipendenza nel 1803. Il ritorno degli archivi da Berna a Losanna già nell’autunno del 1798 segnò il desiderio delle nuove autorità di poter disporre non solo dei documenti necessari per l’amministrazione, ma anche di tutti gli archivi legati al territorio vodese[1]

Con la Rivoluzione, gli archivi dell’ancien régime persero il loro valore giuridico e amministrativo. Agli albori dell’indipendenza cantonale, non si riconosceva ancora la dimensione storica attribuita loro a partire dagli anni 1840. In effetti, dopo il riscatto dei beni feudali nel 1804, i vecchi archivi diventarono «inutili e ingombranti», «mere scartoffie». Alcuni comuni rilevarono i loro archivi e li conservarono, altri invece li diedero alle fiamme. Mentre prima del 1798-1803, gli archivisti distinguevano semplicemente fra documenti utili e superflui, dopo tale data essi iniziarono a tenere in considerazione sia quelli con un valore giuridico, sia le carte d’interesse storico. Anche se questa nuova concezione richiese tempo per diffondersi, si può affermare che il 1798 segnò una cesura tra un modo di considerare gli inventari d’archivio come un semplice mezzo di gestione e di difesa e una loro percezione quale strumento di accesso alle testimonianze storiche. Da selettivi, essi tendettero ad assumere carattere esaustivo nel corso del XIX e XX secolo. I documenti trascurati o accantonati nei secoli precedenti furono progressivamente reintrodotti negli inventari e valorizzati dalla ricerca storica.

Con un decreto del dicembre 1837, il Gran consiglio ordinò che il secondo funzionario della cancelleria e archivista della stessa, Pierre-Antoine Baron (1788-1868), venisse incaricato del riordino e della custodia dei “grandi archivi”, ovvero quelli depositati nella cattedrale. A questo modo venne creata la carica di archivista. Nonostante fosse strettamente legata all’amministrazione, essa permetteva una certa libertà di movimento: il mansionario dell’archivista di Stato, infatti, riconosceva le necessità della ricerca scientifica (previa autorizzazione) e teneva espressamente conto degli obiettivi della Società di storia della Svizzera romanda.

Dal 1896, gli archivisti del cantone ispezionano gli Archivi comunali compilando di regola un inventario dei fondi archivistici. La pubblicazione nel 2003 dello studio Panorama des Archives communales vaudoises 1401-2003[2], nonché l’allestimento della banca dati Inventaire général des archives communales vaudoises avant 1961[3], sono testimoni di una situazione unica in Svizzera: tutti i comuni vodesi possiedono un inventario dei loro archivi, dalle origini fino al 1960.

A partire dal 1907 i testi menzionano esplicitamente l’acquisizione da parte dell’Archivio cantonale vodese di archivi privati tramite formali convenzioni. È probabile che alcuni documenti di origine privata fossero già stati raccolti in precedenza da Alfred Millioud, archivista presso l’Archivio cantonale vodese fra il 1895 e il 1913.

In Svizzera, le prime tracce di un dibattito attorno ai principi di classificazione sembrano essere riscontrabili presso l’Archivio cantonale vodese. In effetti, fra i diversi progetti di classificazione dei vecchi archivi, quello dell’archivista paleografo Ernest Grégoire, diplomatosi all'École des Chartes di Parigi, propugnava il principio di provenienza. Elaborato su richiesta delle autorità vodesi, esso risale al 1858. Gli si contrapposero altre interpretazioni, che favorivano una classificazione tematica. Dopo anni di esitazioni, nel 1915 l’Archivio cantonale vodese adottò un primo piano generale di classificazione, che sanciva lo smantellamento delle vecchie serie di documenti medievali e bernesi e, in linea con gli inventari del XIX secolo, il principio di pertinenza per gli archivi anteriori al 1798. Il principio di provenienza, preso in considerazione nel 1858, venne così respinto nei successivi progetti sotto l’influsso dei piani di classificazione trasmessi agli archivisti vodesi dagli altri istituti svizzeri. In seguito, il piano generale accolse delle sezioni organizzate secondo il principio di provenienza. Esso viene sottoposto a regolare revisione e ha subito importanti adattamenti fra il 1996 e il 2007, dovuti alla necessità di rispettare diverse esigenze: l’armonizzazione del vocabolario, il principio della descrizione a livelli e la presentazione contestuale dei fondi d’archivio.

Dal 1798 l’Archivio era ospitato nel campanile della cattedrale di Losanna, poi fu trasferito in un vecchio deposito di mobili situato in rue du Maupas, a Losanna, e dotato di una sala di lettura nel 1955 (oggi è sede dell’Archivio della città di Losanna). Dal 1985, l’Archivio cantonale è ubicato nel sito dell’Università di Losanna (quartiere di la Mouline a Chavannes-près-Renens), in uno stabile appositamente costruito (architetti Guy e Marc-Henri Collomb, Atelier Cube)[4].

Il 1° gennaio del 2014, l’Archivio è stato aggregato alla Cancelleria dello Stato, con la quale mantiene da sempre strette relazioni[5]. Funge anche da sede per l’Associazione vodese degli archivisti, la Società vodese di storia e di archeologia e il Circolo vodese di genealogia[6]. L’Archivio cantonale vodese è iscritto nell’elenco dei beni culturali svizzeri d’importanza nazionale[7].

Elenco degli archivisti cantonali

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Il primo archivista cantonale in carica fu Pierre-Antoine Baron (1837-1864). I suoi successori furono[8] : Aymon de Crousaz (1864-1909) ; Alfred Millioud (1909-1913) ; Bernard Cérenville (1914-1915) ; Maxime Reymond (1915-1942)[9] ; Louis Junod (1943-1963) ; Olivier Dessemontet (1963-1979)[10] ; Jean-Pierre Chapuisat (1979-1995) e Gilbert Coutaz (dal 1° ottobre del 1995).

Secondo la legge sull’archiviazione del 14 giugno del 2011 (la prima varata nel Canton Vaud) l’Archivio cantonale vodese si definisce come :

Il luogo centrale di raccolta degli archivi delle autorità esecutive, legislative e giudiziarie del Canton Vaud

   un luogo di memoria
   uno spazio di riflessione e di ricerche
   una struttura dedicata alla conservazione e alla comunicazione[11].

L’Archivio cantonale vodese è stato creato nel 1798 per accogliere gli archivi ufficiali. Dopo oltre due secoli, esso rimane il depositario centrale e naturale degli archivi ufficiali. Di fronte alle esigenze di difesa del patrimonio e all’ampliamento delle fonti e dei supporti informativi, ha esteso il suo campo d’attività a nuovi produttori di archivi e a nuove forme di collaborazione. Inoltre, per preservare l’unità dei fondi, le fotografie e le testimonianze audiovisive completano, in certi casi, gli archivi scritti. Per gli altri supporti vengono stipulati di volta in volta degli accordi con le istituzioni culturali competenti, in particolare con il Museo cantonale di archeologia e di storia.

I comuni sono responsabili della gestione e della conservazione dei loro archivi. L’Archivio cantonale vodese li consiglia in materia di archiviazione tramite una Guida alla gestione periodicamente aggiornata[12]. Ha il diritto di ispezionarli se lo ritiene opportuno. Degli archivisti e delle archiviste professionali sono operativi nella maggior parte dei capoluoghi distrettuali e nei comuni più importanti del cantone. Un’Associazione vodese degli archivisti esiste dal 1° ottobre del 1996.

Fondi e collezioni

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 Archivio cantonale vodese, mostra Louis Dumur, aprile 2017

L’Archivio cantonale vodese ospita 35 489 metri lineari di documentazione, corrispondente a 3 638 fondi di cui oltre 1 200 privati[13], nonché 31 567 unità bibliografiche[14] Custodisce gli archivi delle diverse autorità succedutesi dall’anno mille: quelli del periodo dei re di Borgogna, della casa di Savoia e del Vescovado di Losanna (970-1536)[15]; gli archivi dell’amministrazione bernese fra il 1536 e il 1798 e gli archivi del Cantone del Lemano durante la Repubblica elvetica; infine, gli archivi ufficiali delle autorità esecutive, legislative e giudiziarie del Canton Vaud dalla sua creazione nel 1803[16]. I fondi archivistici privati hanno un contenuto molto diversificato : archivi di famiglia, archivi di enti umanitari, aziendali, sportivi, della moda, della stampa, ecc.[17]. L’archivio cantonale conserva infine più di 530 fondi fotografici comprendenti oltre un milione di immagini[18].

Strumenti di ricerca

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   Sito dell’Archivio cantonale vodese[19]
   Banca dati, « DAVEL »[20]
   Banca dati « PANORAMA »[21]
   Guida delle fonti storiche del Paese di Vaud, in epoca bernese (1536-1798)[22]
   Guida dell’archivio cantonale vodese, 1990 (2a ed. 1993) – Per lo più superato
   Guida di consultazione del Registro fondiario e Guida di consultazione del catasto [23]
   Rapporti d'attività, dal 1996[24]
   Rapporti tematici, dal 1996[25]
  • Gilbert Coutaz, "Nouvel examen des fonds d'archives au moment de l'introduction de la Réforme dans le Pays de Vaud : dispersion, rupture et continuité", in "Revue historique vaudoise", 199, 2011, pp. 205-225
  • Gilbert Coutaz, "Le plan général de classement des Archives cantonales vaudoises de 1915 : ses origines et des développements. Deux siècles d'histoire institutionnelle", in "Rapport d'activité des Archives cantonales vaudoises 2010", Chavannes-près-Renens, 2011, pp. 37-139.
  • Gilbert Coutaz, "Histoire illustrée de l'administration cantonale vaudoise (1803-2007)", Losanna : Etat de Vaud-Archives cantonales vaudoises, 2010, 175 p.
  • Gilbert Coutaz et Jean-Luc Wermeille, "Les coulisses de l'Histoire vaudoise", in "Ecole-Musée", n.18, 2007, 28 p.
  • Robert Pictet, "Gestion de l'information sous le Petit Conseil 1803-1814. Une initiative organisationnelle du Secrétaire Georges Boisot", in "Créer un nouveau canton à l'ère des révolutions. Tessin et Vaud dans l'Europe napoléonienne 1798-1815", Revue historique vaudoise et Bollettino Storico della Svizzera Italiana, 2004, pp. 305-318.
  • Robert Pictet, "Les archives sous la Médiation : vers la constitution de la mémoire cantonale", in "Vaud sous l'Acte de Médiation, 1803-2003. La naissance d'un canton" Textes réunis par C. Chuard, E. Hofmann, F. Jequier, G. Marion, S. Rial, A. Rochat, D. Tappy, Losanna, 2002, pp. 344-350 (Biblioteca storica vodese, 122)
  • Gilbert Coutaz, "Les Archives cantonales, une conquête de l'indépendance et de la démocratie", in "La Gazette. Journal de la fonction publique", n.21, 24 août 1998, pp. 6-7
  • Gilbert Coutaz, "1798 ou l'année constitutive des Archives vaudoises", in "Feuille des avis officiels. Supplément", n.96, 2 décembre 1997, pp. 17-18.
  • Robert Pictet, "a collaboration entre les Archives cantonales et les communes : une alerte centenaire à la croisée des chemins", in "Le patrimoine vaudois existe, nous l'avons rencontré. États généraux du 6 décembre 1998", Losanna, 1997, pp. 75-77.
  • Olivier Dessemontet, "Histoire des Archives cantonales vaudoises, 1798-1956", Losanna, 1956, 48 p.


Note

1. {{Gilbert Coutaz|lingua=français|titolo=Le plan général de classement des Archives cantonales vaudoises de 1915</nowiki> : ses origines et des développements. Deux siècles d'histoire institutionnelle|in Rapport d'activité des Archives cantonales vaudoises 2010|anno=2011|pagine totali=43 pp.} 2. Gilbert Coutaz| et al.=oui|tiolo=Panorama des archives communales vaudoises, 1401-2003|, Losanna|Editore=Biblioteca storica vodese|anno= 2003|pagine totali 551 pp.} 3. {{lingua=français|titolo Inventaire des archives communales » [archivio], su cita web|url=www.vd.ch|(consultato il 24 aprile 2017).} 4. {{Gilbert Coutaz|lingua=français|titolo=Archives cantonales vaudoises 1985 », in Anton Gössi, Gregor Egloff e Max Huber, Archivbauten in der Schweiz und im Fürstentum Liechtenstein 1899-2009, Baden|editore=hier und jetzt, Verlag für Kultur und Geschichte|anno=2007|pp. 59-66.} 5. {{lingua=français|titolo=L'Institution » [archivio], sucita web|url =http://www.patrimoine.vd.ch/archives-cantonales/accueil/%7C(consultato il 24 aprile 2017).} 6. {{lingua=français|titolo=Archives cantonales vaudoises|[archivio], sucita web|url http://www.patrimoine.vd.ch/archives-cantonales/accueil/%7C[archivio]2|(consultato il 24 aprile 2017).} 7. {Categoria: Bene culturale d’importanza nazionale nel Canton Vaud} 8. {{lingua=français|titolo=Directeurs des Archives cantonales vaudoises » [archivio], su cita web|url=Archives cantonales vaudoises (consultato il 24 aprile 2017)}. 9. {{lingua=français|titolo=Maxime Reymond » [archivio], su cita web|urlwww.hls-dhs-dss.ch, Dizionario storico della Svizzera (consultato il 24 aprile 2017).} 10. {{lingua=français|titolo=Documentation vaudoise/Personnalités|[archivio]|, su cita web|url=dbserv1-bcu.unil.ch|(consultato il 24 aprile 2017)}.} 11. {{lingua=français|titolo=Bases légales » [archivio], su cita web|url=www.patrimoine.vd.ch (consultato il 24 avril 2017}).} 12. {{lingua=français|titolo=Communes » [archivio], su cita web|url=www.vd.ch|(consultato il 24 aprile 2017).} 13. {{lingua=français|titolo=Archives cantonales vaudoises| » [archivio]| su vedere Sezione P, fonds alphabétiques et numériques consultato il 24 aprile 2017).} 14. {{lingua=français|titolo= Archives cantonales vaudoises|[archive]|su Archives cantonales vaudoises|(consultato il 24 aprile 2017).} 15. {{Gilbert Coutaz, Pierre-Yves Favez et Sandrine Fantys|titolo=Un patrimoine exceptionnel et complexe aux Archives cantonales vaudoises : les archives médiévales|Chavannes-près-Renens|editore=Archives cantonales vaudoises|anno=2011|pagine totali=53 p. (leggere in linea [archivio])}. 16. {{lingua=français|titolo=Archives cantonales vaudoises|[archivio], su Archives cantonales vaudoises| (consultato il 24 aprile 2017).} 17. {{lingua=français|titolo=Plan de classement » [archivio]|su cita web|url=www.patrimoine.vd.ch, Archives cantonales vaudoises|(consultato il 24 aprile 2017). Voir section P, fonds alphabétiques et numériques.} 18. {{Gilbert Coutaz|e al.| lingua=français|titolo =Archives et bibliothèques|in Netzwerk Pressebildarchive/Réseau Archives Photographiques de Presse, Schweizer Pressefotographie. Einblick in die Archive/Photographie de presse en Suisse. Regards sur les archives|Zurigo|editore=Limmat Verlag|anno=2016|pagine totali=236 p.| (ISBN 978-3-85791-822-3)|pp. 173-184 e 217.} 19. {Sito ufficiale [archivio].} 20. {Banca dati DAVEL [archivio]. 21. {Banca dati PANORAMA [archivio].} 22. {Guida delle fonti storiche del Paese di Vaud in epoca bernese (1536-1798) [archivio].} 23. {Guida per la consultazione [archivio].} 24. {Rapporti annuali [archivio].} 25. {Rapporti tematici [archivio].} [[Categoria:Archivio]] [[Categoria:Archivi di Stato Svizzera|Archivi cantonale vodes]] [[Categoria:Archivi cantonale vodese]]

  1. ^ 1
  2. ^ 2
  3. ^ 3
  4. ^ 4
  5. ^ 5
  6. ^ 6
  7. ^ 7
  8. ^ 8
  9. ^ 9
  10. ^ 10
  11. ^ 11
  12. ^ 12
  13. ^ 13
  14. ^ 14
  15. ^ 15
  16. ^ 16
  17. ^ 17
  18. ^ 18
  19. ^ 19
  20. ^ 20
  21. ^ 21
  22. ^ 22
  23. ^ 23
  24. ^ 24
  25. ^ 25