Utente:StaffS3Studium/Sandbox

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Neuroformazione[modifica | modifica wikitesto]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La "Neuro-Formazione" [1] è “un processo di condivisione di metodi e strumenti” [2], ideato da Edoardo Boncinelli e Antonello Calvaruso, finalizzato a sviluppare una formazione non più fondata su opinioni e mode, ma basata su fatti "scientificamente provati" [3].


Lo sviluppo della Neuroformazione

Lo studio sulla Neuro-Formazione prende avvio da un convegno svoltosi a Matera il 7-9 Novembre 2019 [4], organizzato sotto la presidenza di Maurizio Milan, nel quale gli ideatori della "Neuro-Formazione" hanno convocato le migliori menti che si occupano di questi temi, tra cui:

  • Giacomo Rizzolatti,
  • Gianvito Martino,
  • Giorgio Vallortigara,
  • Marcello Massimini,
  • Raffaella Rumiati,
  • Cinzia di Dio,
  • Matteo Motterlini,
  • Andrea Moro,
  • Giulio Giorello,
  • Dario Forti
  • Pino Varchetta

Lo scopo è quello di valutare e approfondire la possibilità di applicare le scoperte delle neuroscienze e quelle della psicologia sperimentale alla formazione. Poiché, da un lato le scoperte della psicologia sperimentale (relative al comportamento e all'apprendimento) possono migliorare i processi formativi; dall'altro lato, seppur le scoperte neuroscientifiche non sono ancora in grado di rispondere a molte delle domande che i formatori si stanno ponendo (in quanto non hanno ancora gli strumenti per riuscire a rispondere alla domande complesse di chi si occupa di apprendimento e formazione degli adulti), attraverso un dialogo "serrato" si possono valutare e definire quali sono i messaggi e gli strumenti che potrebbero essere di aiuto a entrambe le categorie e far così sorgere importanti problematiche, spunti di riflessione e proposte di sviluppo.[5] L'obiettivo non è quello di creare una nuova "disciplina" quanto piuttosto quello di aggiungere diversi tasselli conoscitivi alla formazione, per migliorare l'efficacia delle sue attività. Perché la formazione è una parte essenziale della società e, pertanto, deve andare al di là della pubblicistica e dell'ideologia di basso livello. Per fare ciò sia le scoperte neuroscientifiche (che, seppur ancora lontane da certi risultati, stanno facendo passi da gigante) sia la psicologia sperimentale (che nell'ultimo secolo ha prodotto importanti risultati) possono essere essenziali e vanno tenute in considerazione quando si parla dei processi di apprendimento.

Le scoperte della psicologia sperimentale sono fatte attraverso un approccio osservativo, ma spesso indagando il dettaglio biologico si scoprono risposte diverse all'osservazione fatta. Lo studio del sistema nervoso e del cervello, dal punto di vista comparativo, sta mostrando i principi di base sui cui funziona il cervello. Più complicato è il tema della consapevolezza e della coscienza, perché non si hanno ancora evidenze convincenti sul fatto che anche altre specie posseggano forme di coscienza. Il rapporto coscienza-materia è molto complesso e, seppur si è convinti dell'esistenza della coscienza, non si conoscono ancora quali sono i meccanismi che la producono.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonello Calvaruso, Formazione, supporto allo sviluppo, in Corriere del Mezzogiorno (20-05-2019)
  • Antonello Calvaruso, Tecnologie e reti educative per trasformare l’individuo e il sociale, in Il Quotidiano del Sud (18-09-2019)
  • Edoardo Boncinelli, Neuroscienze. Che cos’è, Mondadori (2013)


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il blog ufficiale https://www.neuro-formazione.it/ è in costruzione
  2. ^ Antonello Calvaruso, si veda la sua intervista https://www.youtube.com/watch?v=j_9l3XpuR48
  3. ^ Edoardo Boncinelli
  4. ^ http://associazioneitalianaformatori.it/th_event/xxxi-convegno-nazionale/
  5. ^ Edoardo Boncinelli, Neuroscienze. Che cos’è.