Utente:St galivogh 19/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

La Chiesa dei Cappuccini, dedicata a S. Germano, situata a Varzi, è una delle chiese più antiche della Valle Staffora.

Questo edificio, dedicato a S. Germano, sostituì la preesistente pieve presente a Varzi fin dal V secolo d.C.; fu quindi per quattro secoli parrocchia di Varzi e pieve dell’alta Valle Stàffora e cioè fino al 1594, quando fu inaugurata l’attuale chiesa parrocchiale. Lasciata per qualche decennio in stato di abbandono, riprese vita nel 1623, quando vi si stabilirono per la prima volta i Cappuccini. Essi vi edificarono a fianco il convento, incorporandovi la vecchia canonica esistente. Dopo 180 anni di attività monastica nel 1802 Napoleone soppresse convento e chiesa, che furono venduti all’asta e poi affittati ai contadini. Nel 1903 i Cappuccini riscattarono il convento e riconsacrarono la chiesa che è tuttora in loro possesso.

La chiesa, costruita nel XII Secolo d.C., segna il passaggio dall'età romanica a quella gotica. Nella prima parte della navata, a partire da semipilastri di sezione composita, i cui capitelli sono stati scalpellati e sono pertanto illeggibili, si sviluppano arcate a doppia ghiera in mattoni; quella settentrionale, al centro della ghiera interna, verso la navata centrale, include un rilievo con quadrupede a testa in giù. Queste arcate ricadono su pilastri circolari con basi attiche; quelle successive sono a ghiera semplice, laterizia con conci in pietra inseriti in chiave e alle reni. La coppia di sostegni che segue è di sezione rettangolare e a base semplice. Su ogni lato si ha poi la sequenza di due arcate a doppia ghiera in pietra; poggianti su pilastri che si caratterizzano per le basi con inserti figurati. L’ultima campata, infine, presenta ghiera in pietra, ma più ampia delle precedenti; i sostegni in corrispondenza di questa si fanno di sezione complessa e i capitelli sono à crochet, tipicamente gotici, così come l’arcata trionfale a sesto acuto. L’area presbiteriale,modificata secondo stilemi gotici, era in origine un corpo dotato di absidi semicircolari, come testimoniato dalle tracce rinvenute durante i lavori degli anni ’70. Anche la facciata testimonia questa natura composita. Il prospetto presenta un profilo a salienti, in cui la parte inferiore, in muratura lapidea listata, si differenzia nettamente dalla superiore, laterizia, per tecnica e materiali impiegati. La porzione superiore della facciata è ornata da un fregio ad archetti intrecciati, rampanti e a sesto acuto, con peducci per lo più a decorazione geometrica o con protomi umane; se per le porzioni inferiori si può proporre una datazione nell'ambito del XII secolo, questo coronamento è certamente appartenente ad una fase cronologicamente più avanzata.

  • Ettore Cau e Aldo A. Settia La valle Staffora nel medioevo e nella prima età moderna: atti del Convegno. Varzi, 2005.