Utente:St galivogh 13/sandbox

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Storia
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Giovanni Accorsio, notaio vogherese nel suo testamento, datato 1405, stabilì che la maggior parte dei suoi lasciti fossero utilizzati per fondare una chiesa e un oratorio dedicati a San Giovanni Battista e che la moglie Fiorina de Bastardiis nominasse sempre i cappellani e rettori della chiesa.

Con la morte di Fiorina la chiesa passo ai frati che dopo aver ottenuto le licenze da Roma fondarono un convento e istituirono una confraternita.

Il 5 luglio 1589 venne stipulato un contratto in cui si stabiliva una permuta di edifici: i confratelli lasciarono l’oratorio in cambio di una casa situata all’incrocio tra via Castello e via Cavagna. Nella nuova sede fu edificata la chiesa come la conosciamo oggi. Sul portale è riportata la data 1630 che corrisponde alla costruzione definitiva dell’edificio.

Una volta ottenuta una sede stabile e permanente la confraternita si adoperò alla diffusione del culto di S. Giovanni e cominciò ad essere beneficiata dalle offerte fatte dai cittadini di Voghera.

Il 26 aprile 1598 la confraternita venne aggregata all’arciconfraternita di S. Giovanni Battista situata nella basilica di S. Giovanni in Laterano a Roma; la notizia dell’aggregazione è confermata dalla visita pastorale effettuata nel 1604 da mons Gambara.

I confratelli seguivano la regola di S. Carlo e si radunavano nell’oratorio nei giorni festivi per recitare il mattutino e le lodi in onore della Vergine.

In seguito all’occupazione francese, agli inizi dell’800, la confraternita venne soppressa e i suoi redditi furono affidati alla fabbrica del duomo .


Descrizione
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L’edificio presenta una pianta rettangolare con una sola navata; non sono presenti cappelle laterali, ma solo nicchie in spessore di muro; il coro è a terminazione rettilinea. A nord è situato il campanile, mentre sul lato est si trova la sagrestia a pianta quadrata.

La chiesa è in laterizio solo parzialmente intonacato ed è di dimensioni piuttosto modeste; l’edificio infatti tende a svilupparsi in altezza.

L’articolazione della facciata prevede una calibrata alternanza di pieni e di vuoti. Il cornicione mediano individua una scansione in due ordini. Nell’ordine inferiore lo spazio è scandito da quattro lesene con base e capitello ionico. Il portale è sormontato da un timpano curvilineo.

Nell’ ordine superiore, esattamente sopra al portale, si apre una finestra sormontata da un timpano curvilineo che spezza il frontone. Ai lati ci sono due nicchie sormontate da timpani triangolari.Cornici modanate rettangolari contornano tutti i riquadri presenti sulla facciata dell’edificio.

All’interno si ha una volta a botte lunettata intervallata da arconi doppi a tutto sesto che poggiano su coppie di lesene affrescate e con base e capitello ionico. Negli intercolumni di ciascuna coppia di lesene sono presenti nicchie, all’interno delle quali si trovano statue di Evangelisti e alcuni Santi Dottori della Chiesa.

Fonti
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V.G.Bono,"Voghera,palazzi e chiese"1984

A.Maragliano"Voghera vecchia",1930,cooperativa editrice Oltrepo'