Utente:St galivogh 08/Sandbox

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La parte che segue sarà da inserire nella voce Montebello della Battaglia: http://it.wikipedia.org/wiki/Montebello_della_Battaglia

Monumenti
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Numerosi sono gli edifici di rilievo dal punto di vista storico e architettonico che il paese di Montebello della Battaglia offre:

  • Torre Medioevale dei Beccaria
  • Villa Genestrello con il relativo parco
  • Castello della Battaglia
  • Palazzo dei Conti Dal Pozzo
  • Palazzo "Rosso" ex Bellisoni
  • Chiesa di S. Maria in Loretana e edifici annessi nella frazione Genestrello
  • Chiesa dei santi Gervasio e Protasio e monastero ad essa associato, che secondo gli storici sono stati donati, assieme ad altri terreni circostanti, dalla Famiglia Delconte ai frati Benedettini che ne hanno avuto il controllo fino 1484.
    Si crede che la chiesa esistesse già prima dell'arrivo dei Benedettini, poichè grazie alla torre del campanile si potevano avvistare i nemici, data la vicinanza alla cittadina Romana di Clastidium. Ma dal 1484, anno dell'arrivo dei Gerolamini, il monastero subì delle ricostruzioni che furono concluse nel 1666. A questa data risale il cedimento strutturale di una parte dell'edificio che ha portato alla costruzione di una nuova chiesa grazie ai fondi trovati dal generale dell'ordine dei Gerolamini, padre Marcellini Floriano, il quale assegnò il lavoro all'architetto Martino Taddei. Si possono notare alcune differenze rispetto alla chiesa antica, più piccola e provvista di 2 cappelle per ogni lato, ciascuna dotata di un altare in laterizio. Dal punto di vista storico, due sono le date da ricordare come fondamentali per l'edificio: il giorno 20 ottobre del 1647, durante il quale le truppe del principe Tommaso di Savoia saccheggiarono la cittadina, e l'anno 1686, quando fu portata la reliquia di S. Felicissimo da Roma. L'inaugurazione ufficiale della chiesa avvenne nell'estate del 1675, ma i lavori di restauro si protrassero anche dopo il 1680.

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Gian Pietro Scaglia, La nosa bela cesa, Marvia Edizioni, 2002 Mumbel.it