Utente:St galivogh 06/Sandbox

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Dopo la conclusione della guerra del 1848-1849 l'amministrazione comunale rivolse un'istanza perché fosse restituita alla citta la già assegnata guarnigione del reggimento Nizza Cavalleria. In seguito si occupò subito del reperimento delle terre da adibire alla costruzione della caserma di cavalleria in modo da forzare una risposta positiva ed evitare che località concorrenti potessere ottenere la guarnigione.

Poiché per Torino la nostra era una provincia di nuovo acquisto, quindi una zona calda e strategica in quanto vicina al confine astro-ungarico, la richiesta fu accolta.

Nel 1850 venne scelto un ampio appezzamento di terreno ad ovest della città, fuori dalla cinta muraria, poco distante da porta Rossella.

In seguito si passò alla formazione di una commissione per il reperimento dei fondi necessari all'impresa. Il progetto ottenne un ottimo consenso popolare facendo sì che i cittadini partecipassero senza esitare alla spesa attraverso una sottoscrizione di offerte.

Il 26 maggio 1858 durante una visita alla città, il Re Vittorio Emanuele II accettò la dedica della caserma.

Interessante è la differenza tra questa caserma e quelle delle zone limitrofe, infatti venne concepita fin dall'inizio come alloggio per le truppe, e non fu convertita a tale scopo come era accaduto in passato anche in città.

Venne costruita sull'esempio del Quartier Grande di Venezia ovvero con una grande piazza d'armi centrale racchiusa da un numero variabile di corpi di fabbrica.

Nel 1854 vennero presentati dall'ingegnere Paolo Cornaro i progetti che vennero approvati dal Re nel 1856.

Nel 1857 cominciarono i lavori, fu collaudata la prima parte nel 1860 e la seconda nel 1864.

Il complesso venne progettato in modo da alloggiare un intero reggimento di cavalleria pertanto doveva ospitare 600 cavalli, altrettanti soldati senza tralasciare le camere per gli ufficiali di sorveglianza, magazzini per foraggi, corpi di guardia, camerini di disciplina, maneggio coperto e porticati.

Il corpo centrale, racchiuso tra due corpi più elevati, presenta una muratura bugnata al piano terreno scandita da finestre ad arco ed una muratura liscia ritmata da finestre rettangolari al piano superiore qualificata da sette archi di cui tre aperti in altrettanti ingressi.

Al centro, al di sopra del cornicione, si trova un grande fastigio marmoreo con stemma, bandiera e cavalli in posa araldica a cui è conferito il compito di manifestare la destinazione dell'edificio.

La caserma di cavalleria tra storia e leggenda, fascicoli di ricerca scolastica, sc