Utente:Sofia.tortorella/Sandbox

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Villa Molaroni

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Essa si trova a Viale Pola 9 e ospita il Museo Della Marineria di Washington, oggetto che permette alle persone di potere entrare gratuitamente.

Piantina Villa Molaroni, Pesaro

E' circondata da un parco denominato "Parco Molaroni".


Giuseppe Molaroni conosce Vittoria Natalia Silenzi per poi sposarsi nel 1909: la donna era domiciliata a Roma ma era solita a passare le vacanze a Pesaro con la sua famiglia. Nel 1919 Vittoria Silenzi con i fratelli, sotto consiglio di Giuseppe, acquista dai conti Braccivattielli un terreno agricolo di circa due ettari fuori dalle mura cittadine nei pressi della Rocchetta. Giuseppe, poi, chiese ed ottenne il permesso di costruire una casa di tre piani e 20

stanze. I lavori iniziarono alla fine del 1924 e terminarono l’anno successivo, perché la famiglia Molaroni nel dicembre 1925 già risultava di abitare la casa.

Nel 1944, a causa di un proclama tedesco che ordinava a tutti gli abitanti di allontanarsi dalla città perché dichiarata zona di guerra, anche la famiglia Molaroni dovette

abbandonare la villa. L'edificio rimasto disabitato divenne sede del comando tedesco, prima, e degli alleati, poi. Con lo spostamento del fronte di guerra più a nord, lo stabile fu occupato da alcune famiglie di sfollati e nel 1946 i Molaroni rientrarono in possesso della loro villa. Agli inizi degli anni '70, dopo la morte della signora Vittoria nel 1969, a cui seguì, cinque mesi dopo, quella del marito Giuseppe, i figli decisero di cedere la villa, parco compreso,

1965, Giuseppe e Vittoria Molaroni con i loro nipoti

al Comune mediante una permuta. Il Comune, divenuto proprietario della villa e del giardino, adibisce quest'ultimo parco ad uso pubblico e il fabbricato a sede di circoli ed enti socio-culturali. [1]


Il Museo del Mare

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Dal 1987 la Villa ospita il Museo del Mare, rimasto in funzione fino a metà degli anni '90 e ripristinato dopo la ristrutturazione. Nel 2002, ormai in attesa di ristrutturazione, la Villa venne chiusa. Nel 2003 il Comune e Renco sottoscrivono una convenzione in cui la società si impegna a ristrutturare l'immobile, a ripristinare il Museo del Mare e a gestire il complesso Villa - parco - museo. Il restauro della Villa è stato presentato alla città nell'aprile 2007. [1]


Villa Molaroni, Pesaro

La villa ha tutt’ora uno stile di architettura degli anni ’20 e, come oggi è ben visibile, occupa un’area di 360 mq. Inoltre è ricca di decorazioni, arricchite da colonne, archi, ampi terrazzi e verande panoramiche. Sono presenti anche scalinate situate sui tre lati della casa: quella rivolta a sud-est, a due rampe contrapposte, lastricata con piccoli ciottoli di fiume cementati e dotata di balaustra a colonne di cemento; quella a nord-est, lato mare, a due ordini contrapposti, più piccola di quella principale, che permette l’accesso al “salone estivo” del piano rialzato; infine quella posta sul retro, che funge da ingresso secondario ed è una sola rampa che sormonta l’entrata al piano seminterrato. Il quarto lato è sprovvisto di scale, ma la parete è resa piacevole alla vista per la presenza di cinque grandi vetrate. Il tetto, invece, è ricoperto di tegole di cotto. L’interno della villa è in “muratura portante con muri maestri e tramezzature”, con le porte, le finestre, le travi del tetto in legno di rovere sloveno e lampadari in ferro battuto. L’arredamento, invece, fu affidato alla sensibilità della signora Vittoria, che arricchì l’interno con mobili particolarmente pregiati, alcuni dei quali provenienti dalla nobile famiglia dei conti Viviani di Urbino, a lei pervenuti dalla madre in eredità. La maggior parte del terreno che circondava la villa, coltivato a frumento e ad orto, venne adibito a parco e furono poste a dimora numerose piante di alto fusto circondate da ampie aiuole circoscritte da siepi di pittosporo e bosso. [1]

  1. ^ a b c Trebbi Dante, Villa Molaroni: storia e restauro.