Utente:Silviabegni/Sandbox

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La ritraduzione si riferisce all’azione di tradurre qualcosa che era già stato precedentemente tradotto nella stessa lingua o verso lo stesso testo ritradotto. É molto comune la ritraduzione di opere letterarie classiche e religiose. Questo processo accade per numerose ragioni, per esempio per aggiornare un linguaggio ormai obsoleto, per migliorare la qualità della traduzione, per contribuire alla revisione di un’edizione del testo originale o perchè il traduttore spera di presentare una nuova interpretazione o una risposta creativa al testo.

Ciò è più comune nella poesia e nel teatro. Lo studioso di traduzione Lawrence Venuti ha affermato che i testi con un’importante autorità culturale, ivi inclusa la Bibbia, [...] i poemi omerici, la Divina Commedia di Dante, le opere di Shakespeare o il Don Chisciotte di Cervantes si prevede verranno presto ritradotti perchè i lettori della cultura della lingua di arrivo potrebbero avere diverse interpretazioni e potrebbero voler introdurre nel testo i loro valori.

La ritraduzione è poi comune nel sottotitolaggio, ma meno nel doppiaggio dove il responso degli spettatori non sempre è positivo.

Differenti utilizzi del termine

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Il termine “ritraduzione” è stato utilizzato per indicare varie cose, dalla traduzione inversa alla tecnica del relais, dove un testo è tradotto verso una lingua e successivamente questa traduzione viene tradotta verso una lingua ancora diversa. Nella scienza della traduzione il significato comunemente accettato è ad oggi quello di una nuova traduzione verso la stessa lingua meta di un testo che è già stato precedentemente tradotto.

Ipotesi della ritraduzione

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In un’edizione del 1990 della rivista di traduzione Palimpsestes, Paul Bensimon e Antoine Berman proposero ciò che è conosciuta come l’“ipotesi della ritraduzione”. I due affermarono che la prima traduzione di un testo in una data lingua tende ad adattarlo alle norme e convenzioni della lingua e cultura di arrivo, mentre le traduzioni successive tendono ad essere più fedeli all’originale, poichè se un testo viene ritradotto è perchè il suo status nella cultura meta ha indotto a compiere una seconda (o più) traduzione. Questa ipotesi è stata esaminata da diversi studiosi successivi i quali hanno dato ad intendere che fosse troppo semplicistica. In un articolo sulla ritraduzione in Finlandia Paloposki e Koshinen sostennero che nonostante molte ritraduzioni sono conformi al modello proposto da Berman e Bonsimon, non vi sono qualità inerenti al processo di ritraduzione che suggerirebbero un passaggio da strategie addomesticanti verso strategie più estranianti.

Ritraduzioni famose

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1. La prima traduzione fatta da H.M. Parshley nel 1953 de Il secondo sesso (Le deuxième sexe) di Simone de Beauvoir del 1949, è stata molto criticata. Una nuova traduzione apparve nel 2009 ad opera di Constance Borde e Sheila Malovany-Chevalier e fu valutata da molti critici come una rappresentazione più accurata del testo originale. Tuttavia, come molti commentatori hanno segnalato quando una traduzione ottiene un grande successo è difficile sostenere che abbia, in qualche modo fallito.

2. Molti classici russi sono stati tradotti numerose volte; recentemente Richard Pevear e Larissa Volokhonsky hanno ritradotto, ottenendo un buon riscontro, alcune opere tra cui Guerra e pace e Anna Karenina di Leo Tolstoy. La traduzione di romanzi russi è spesso messo in relazione con le prime versioni di Constance Garnett che, nonostante attennero un gran esito furono ampiamente criticate.

3. Nel 2004 è apparsa una nuova traduzione delle Favole dei fratelli Grimm, intitolata The Original Folk and Fairy Tales of the Brothers Grimm e pubblicata dalla Princeton University Press. L’editore e traduttore è Jack Zipes che ha raccolto tutte le 156 favole sin dalle prime edizioni del 1812 e del 1915, molte delle quali furono omesse nelle ultime edizioni e traduzioni a causa dei temi inquietanti trattati. Questa nuova traduzione ha rivelato fino a che punto le traduzioni precedenti furono censurate o basate su testi di partenza censurati.

La ritraduzione in altri settori

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1. Nel 2008 il film svedese Lasciami entrare (in svedese Låt den rätte komma in) fu distribuito in DVD negli Stati Uniti con sottotitoli diversi da quelli della versione cinematografica. Ciò ha scatenato un gran numero di lamentele che hanno portato a modificare i sottotitoli delle ultime uscite del DVD con quelli originali proiettati nei cinema.

2. Il film I guardiani della notte di Timur Bekmambetov del 2004 fu proiettato nei cinema con sottotitoli con particolari effetti visivi per cui si mescolavano all’azione. Quando il film uscì in DVD, alcuni spettatori rimasero delusi nello scoprire che questi sottotitoli erano stati rimpiazzati da altri con una più convenzionale fomattazione.

3. Il sottotitolatore Lenny Borger ha risottotitolato diversi classici francesi per il distributore cinematografico Rialto Pictures tra cui La grande Illusione, Rififi e Amanti perduti. A proposito di quest’ultimo Borger ha detto che è come ciò che si dice circa le traduzioni dei grandi romanzi della letteratura, ogni nuova generazione dovrebbe avere una nuova traduzione.