Utente:Shommy22/Sandbox/scapezzano-chiese

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Panorama Scapezzano

Scapezzano è una frazione del comune di Senigallia situata sulle colline del territorio marchigiano.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Scapezzano è situato a ponente della città di Senigallia sopra una collina all'altezza di 166 metri a 3 chilometri dal litorale. Vi si gode di una splendida vista sulla città di Senigallia che si allarga a macchia d'olio ai suoi piedi, lungo la costa si possono vedere il golfo di Ancona, da una parte, il dirupo di Pesaro, dall'altra. Verso l'interno invece si può notare una sterminata distesa di colline e di paesi fino ad arrivare alla dorsale appenninica di cui fanno parte il Monte Catria, il Monte Nerone, il S. Vicino e i monti Sibillini.

Delle attuali frazioni di Senigallia solo Scapezzano conserva delle vere e proprie mura castellane medioevali che testimoniano l'importanza che il piccolo centro ha avuto nei secoli scorsi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Scapezzano appartiene al periodo Pliocene inferiore (ultimo periodo dell'Era Terziaria)

Preistoria[modifica | modifica wikitesto]

I più antichi reperti archeologici riportati alla luce confermano il fatto che è stata la sede di una antica civiltà di cui non si è in grado di stabilire il nome e che si pensa possa risalire al 1000 avanti Cristo. I rimi popoli di cui si può avere la certezza che abbiano abitato il territorio di scapezzano sono: gli Umbri e gli Etruschi. Ciò sarebbe confermato anche dai vari reperti trovati intorno al 1885 dopo alcuni scavi operati per ragioni agricole sotto la villa Bianchi, dove a poco più di un metro di profondità, ci sono ancora tracce evidenti di una strada romana. Vennero anche scoperte parecchie urne funerarie e fra esse un'anfora elegantissima che dichiararono etrusca. L'anfora venne rotta da coloro che la ritrovarono perché speravano di trovarci dentro monete. Nei pressi, alla stessa profondità, venne anche ritrovato un pavimento a mosaico a tessere bianche e nere, anch'esso distrutto. Dell'età della pietra ci sono arnesi di lotta come ascia forate e a martello, strumenti di lavoro, armi, giocattoli per bambini, gioielli per donne, ogni piccola parte è valida a testimoniare la presenza dell'uomo a Scapezzano. Altri reperti dell'età del ferro indicano la donna che fila e tesse, che usa la fuseruola, il peso per tendere il filo.

Periodo pre romano[modifica | modifica wikitesto]

Dopo gli Etruschi e gli Umbri, Scapezzano venne conquistato dai Galli Senoni. La maggior parte degli storici sostiene che siano arrivati in Italia dalla Francia attraversando le Alpi  Occidentali. Per i Senoni in particolare, si prospetta una seconda possibilità, cioè che possano essersi infiltrati nella penisola italiana attraverso il valico del Brennero provenienti dalla valle del Danubio. Ai Senoni si attribuisce la fondazione della città di Senigallia: quindi secondo questa teoria i Galli giunti sul litorale adriatico, sconfitti gli Etruschi, prima, e trovandosi circondati dai medesimi, poi, si adattarono alla loro civiltà fondando una città alla maniera etrusca prendendo da “Sena” il nome dei Senoni. Quando i Senoni furono sconfitti dai Romani si ritirarono al di là delle Alpi nell’attuale Francia dove due secoli più tardi furono sconfitti da Giulio Cesare

Epoca romana[modifica | modifica wikitesto]

In questo periodo il punto dove oggi sorge Scapezzano era completamente disabitato e le sue colline completamente ricoperte di boschi. In questo luogo sono state scoperte costruzioni romane, come ha dimostrato uno degli ultimi scavi il quale ha portato alla luce un tratto di muraglia fatta con tipici mattoni romani, grandi, scanalati e portanti. Un importante avvenimento per la storia di Roma si è verificata nei pressi del territorio di Scapezzano: la “Battaglia di Sena” poi detta del Metauro dove si scontrarono gli eserciti romano e cartaginese, quest’ultimo guidato da Asdrubale fratello di Annibale, venuto in Itali in suo aiuto.

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Con l’inizio del 400 cominciarono le prime invasioni barbariche che portarono alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente nel 476 d.c. ad opera di Odoacre. Ad ogni invasione barbarica la città di Senigallia veniva devastata e distrutta e, di conseguenza, l’altura di Scapezzano serviva sempre più spesso da rifugio ai cittadini senigalliesi. Durante le invasioni barbariche le soldatesche saranno passate certamente anche per le colline su cui sorgeva il piccolo centro di Scapezzano, ma non trovandovi grossi beni da saccheggiare, perché vi erano poche costruzioni, non vi si saranno nemmeno fermati perché la zona, ancora dispersa fra boschi, era molto povera.

Monumenti e luoghi di interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiese[modifica | modifica wikitesto]

Numerose erano le chiese situate nel territorio di Scapezzano: di esse troviamo traccia nel "Chronicon Senogalliensis Urbis ejusque Dioeceseos" di Ridolfi manoscritto in latino del 1595.

Chiesa parrocchiale di S.Giovanni Battista:

Chiesa parrocchiale di S.Giovanni Battista

La costruzione della prima chiesa parrocchiale di Scapezzano si colloca intorno all'anno 1000 nel periodo degli incastellamenti tipici di quel periodo. Essa è inoltre citata ancora nella Bolla di Onorio III del 1223,dove si fa l'elenco delle chiese a lui soggette. La primitiva chiesa che si vede nel disegno delle " Croniche" del Ridolfi venne in parte demolita e ristrutturata alla fine del XVIII . L'edificio fu ampliato ed elevato come si può notare dal differente tipo di laterizio adoperato per la parete opposta alla canonica; In quel lato è visibile il punto dove secondo il disegno del Ridolfi era costruito il battistero,allora esterno alla chiesa. Si può vedere la parte di un affresco lungo la scala che conduceva all'organo della chiesa; l'affresco rappresenta il volto dell'Eterno Padre ben chiomato e barbuto, con la parte superiore del torace e con la mano benedicente, circondato da angeli alati. Valutando la posizione dell'affresco si può dedurre che la primitiva chiesa fosse molto più bassa e piccola. Quest'ultima comprendeva sette altari. Dopo il terremoto del 1930 il parroco di allora don Attilio Catalani con i contributi dello Stato e del Vaticano,costruì una nuova canonica attaccata alla chiesa. La facciata della chiesa è una costruzione tipica della fine del' 700,in stile neoclassico. La finitura è in cotto, il portale è sormontato da trabeazione neoclassica, in alto vi è un timpano sporgente ed ai lati due grandi lesene ,ispirate all'ordine dorico; al centro vi è un grande finestrone settecentesco.

Ex chiesa del SS. Sacramento

La chiesa del SS. Sacramento sorge dentro le mura del Castello e dà il nome alla contrada dove sorgeva il Palazzo Vicariale; l'ubicazione è la medesima di oggi, ma l'antico edificio risulta molto differente dall'attuale. Questa chiesa era mantenuta dalla Compagnia del Sacramento , che stipendiava un suo Cappellano ed ogni terza domenica del mese era tenuta a recarsi in Parrocchia per fare la processione e cantare la Messa; inoltre ogni sabato aveva il peso di celebrare nella Chiesa del SS. Crocifisso e l'obbligo di officiare tre volte la settimana sull'Altare Maggiore della propria Chiesa. A spese delle Confraternita si faceva la festa del "Corpus Domini" e la somministrazione della cera quando si portava la Comunione agli infermi. All'interno della Chiesa del SS. Sacramento vi erano tre Altari: Altare Maggiore della suddetta Compagnia del SS. Sacramento- Altare della Beata Vergine del Fulmine- Altare della Vergine Addolorata. La chiesa, restaurata dopo il terremoto del 1930, venne chiusa al culto nel 1965, quando partirono da Scapezzano le suore che vi risiedevano e la curavano.

Altre chiese sono

  • Chiesa di S. Sebastiano
  • Chiesa di S. Anastasio
  • Chiesa di S. Croce o del SS. Crocifisso
  • Chiesa della Beata Vergine Incoronata
  • Chiesa di S. Giovanni o Cenobio dei cappuccini
  • Chiesa del Suffragio e Convento delle monache
  • Chiesa del Soccorso
  • Chiesa del Montedoro

Il Castello[modifica | modifica wikitesto]

Mura di Scapezzano

Il castello, come si può facilmente dedurre dalle mura che tutt'ora esistono in condizioni di discreta conservazione, aveva forma pentagonale ed era circondato da un fossato che poteva essere riempito d'acqua nei periodi di guerra . I Torrioni principali erano quattro. L'ubicazione della Rocca non è sicura. La Rocca era il palazzo dove abitava il signorotto feudatario. Infatti sin dall'anno 1000, i signorotti feudatari non risiedevano nelle Città, ma nei castelli che erano grandi e solidi edifici più o meno quadrati, situati sulle alture, cinti e circondati da mura e merli. Vi era un'unica entrata, munita di ponte levatoio e agli angoli delle mura si elevano torri merlate. La rocca era situata nel punto più inaccessibile. Grandi sotterranei facevano comunicare queste fortezze con una sicura uscita lontana nella pianura.Il Castello di Scapezzano era costruito su questo modello. Il Torrione posto nel lato sud-orientale un tempo era abitato, tanto che dai merli si innalzava una costruzione di circa 10 metri. Tale costruzione venne resa inabitabile da una scossa di terremoto.

Torrione del castello

Torre dell'orologio[modifica | modifica wikitesto]

Torre dell'orologio

La Torre dell'orologio, chiamata un tempo Torre del Ponte Levatoio, venne poi chiamata "Torre del Campanone" perché aveva la campana del Comune. E' divisa in due piani; fra quello inferiore, vuoto, e quello superiore, dove è posto l'orologio pubblico, non vi sono tracce di una vecchia scala. E' presumibile quindi, che il passaggio da un piano ad un altro avvenisse per mezzo di una botola con l'uso di una scala a pioli da togliere appena adoperata. Le finestre sono basse e stretto, forse allo scopo di poter vigilare attorno cautamente. La Torre terminava con una piccola cupola al cui interno vi era la campana del Comune. Proprio sopra l'arco, nell'anno 1928, vi venne posta una lapide marmorea con scritto "SCAPEZZANO- AI SUOI EROI CADUTI PER LA PATRIA".

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

La Castellana di Scapezzano[modifica | modifica wikitesto]

Il gruppo storico "La Castellana" di Scapezzano nasce nel 2006,quando gli organizzatori della sagra del paese hanno voluto darle una connotazione storico-rievocativa. Il gruppo si compone di una cinquantina di figuranti. I costumi medioevali sono stati disegnati e confezionati da una stilista del paese con la collaborazione di alcune donne. La Castellana propone il suo corteo storico di circa 50 figuranti (vescovo, guardie, castellani, coppie nobili, ballerine, popolani) per sfilate o per semplice scenografia; elaborate esibizioni di danza messe in atto da giovani ballerine locali; brevi spettacoli teatrali su piazza, con colpi di scena arricchiti da balli, scontri e combattimenti.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gilberto Volpini, Scapezzano: storia di una comunità, Senigallia 2000
  • Maurizio Fraboni, Scapezzano nella storia e nell'arte, Senigallia, Tipografia adriatica, 1982.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]