Utente:Sara La Joie/Sandbox

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Famiglie che hanno abitato da meta del secolo XIX il Villino Bancalari

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Attualmente in Corso Gianelli 15 Chiavari

Il Villino Bancalari è stato costruito nella seconda metà dell’Ottocento dal Conte avvocato Luigi Luca Bancalari (Chiavari, 1848-1909). È contraddistinto da due sfingi ai lati della scala che avvicina al portone con sopraluce in ghisa. All’interno alcuni affreschi sono perfettamente conservati, nonostante la decadenza della casa, rimasta per decenni senza manutenzione. Sono stati ritrovati all’interno molti reperti storici, alcuni dei quali a suo tempo donati al Museo del Risorgimento della Società Economica di Chiavari. Qui ad esempio sono custodite alcune lettere di Giuseppe Garibaldi. Della corrispondenza di Giuseppe Garibaldi sono di maggiore interesse due gruppi: la lettera in cui proclama il suo credo libertario, e quelle indirizzate al cugino Puccio, comprendenti quell’ annunzio di libertà molto succinto con cui Garibaldi chiude un episodio tragico sul versante politico e per gli affetti: la caduta della Repubblica Romana e la dolorosa morte della sposa Anita. Garibaldi arrivò a Chiavari il 5 settembre 1849, dove i suoi genitori erano nati e si erano uniti in matrimonio. Qui lo ospitarono i signori Puccio, suoi parenti dalla parte della nonna paterna. Poiché l’arrivo di Garibaldi aveva suscitato l’entusiasmo dei Chiavaresi, venuti ad accoglierlo, la notizia aveva persuaso l’autorità ad arrestarlo. Garibaldi viene condotto via, con molto rispetto, al punto che si chiese a lui di calmare la folla assiepatasi dietro la carrozza che lo conduceva a Genova, per liberare l’eroe. Come riporta un articolo del Secolo XIX del 15 maggio 2007, il professor Gianluigi Alzona, scrittore del libro ''Gli antenati liguri di Giuseppe Garibaldi͟ ;(Gemina Editrice), ha dato conto delle sue scoperte durante una giornata garibaldina in Val Graveglia, organizzata dall’assessore alla cultura del comune di Ne. L’ospite d’onore era Annita Garibaldi Jallet, pronipote dell’Eroe; in rappresentanza degli altri discendenti è intervenuta Elisa Puccio Bancalari, ultima erede dei Puccio imparentati con Garibaldi.



Altri reperti riguardanti le famiglie Puccio e Bancalari sono attualmente conservati in Vico della Torre, antica abitazione dei Bancalari fin dal Settecento.

Notizie storico araldiche sulle casate



Bancalari e Puccio A cura di:

Istituto Genealogico Italiano Ufficio Araldico Via Benedetto Castelli Firenze






Stemma Famiglia Bancalari

͞BANCALARI, BANCARARI, BANCHERI e BANCHERO sono le varie forme del cognome sotto le quali appare un'antichissima stirpe ligure assurta agli onori della nobiltà. Questi mutamenti di trascrizione del cognome sono tipici di ogni famiglia le cui origini ascendono ad epoche molto remote sia per l'abitudine di coniugarlo nel numero e nel genere, sia per

maggiori varianti; tanto è vero che nelle carte antiche e cognomi di identici personaggi si riscontrano espressi in forme alquanto diverse. Nei tempi passati, il modo diverso di pronunciare le parole, le norme quantità di analfabeti, le barbare ortografie dei pochi che si dedicavano alle lettere, rendevano quasi impossibile le inalterate stabilità comuni ai giorni nostri; onde ne venne Che ramificazioni di uno stesso albero abbiano per lunga consuetudine definitivamente adottato differenti direzioni nello scrivere il proprio cognome. Non solo dal popolo nel suo vernacolo, furono quelli alterati, anche da amanuensi, e da notai in documenti ufficiali, e da buoni scrittori nelle loro opere. Originari di Savignone e di Rapallo i BANCALARI risultano ascritti alla cittadinanza di Genova, fin da epoca antica e fiorirono con distinta notorietà in vari centri della Liguria. Nella distrutta chiesa di Sant'Andrea di Sestri esisteva la lapide sepolcrale di Lanfranco BANCHERO E di suo figlio Oliviero, che recava la data del 1188. Questi antichissimi accenni alla nostra casata che già si rivela pervenuta ad una ragguardevole potenza economica nel secolo XII, sono assai interessanti per l'epoca antica a cui si riferiscono. È noto che dal 1164 al 1190 vi fu un periodo di lotte nel Genovesato perché le famiglie feudatari e per investitura vescovile cercarono e spesso riuscirono a non ammettere al consolato le famiglie sei una carie per investitura imperiale. Infine queste ultime ebbero il sopravvento e, nell'ottobre 1190, il consiglio della Repubblica dichiarò abolito il governo consolare, sostituendolo con un podestà di origine straniera, che non poteva tenere la carica per più di un anno. Il podestà doveva essere coadiuvato da otto consiglieri o anziani. Questi consiglieri furono denominati con consenso universale "Nobili" e le loro famiglie e discendenti furono dette nobili per distinguerle dalle altre popolari. Così ebbe principi la nobiltà civica di Genova alla quale appartennero i BANCALARI. Alla riforma del 1528 parte di essi furono aggregati all'Albergo del Negrone e parte in quello del Gentile e furono iscritti al Libro d'Oro della Nobiltà di Genova. Vediamo che fin dal 1311 i BANCALARI fecero uso del titolo di Conte. Tra gli attuali rappresentanti del ramo fiorito a Chiavari figura la signora Vincenza Delfina BANCALARI, vedova di Giacomo Ernesto Puccio.͟






Stemma Famiglia Puccio

͞Storici accreditati concordano nell'attribuire ai Puccio, antichi cittadini genovesi venuti da Chiavari, ed ai Pucci, Nobili fiorentini, unità di ceppo. Questa comune origine delle due grandi casate sarebbe avvalorata dalla similitudine delle armi gentilizie da esse alzate.

A Firenze i Pucci conseguirono un elevato grado di splendore. Potenti per ricchezze, per numerose parentele e gran numero di aderenze, erano chiari e rispettati per la dignità delle cariche che sostenevano.

Un ramo di questa potente stirpe, forse per ragioni di commercio, si stabilì in Chiavari fin da epoca antica e vi si affermò con il cognome nella forma di Puccio. I suoi componenti non si mostrarono dei generi dei loro maggiori, ed accrebbero lustro alla loro casa con ricchi acquisti, nobili parentali e conseguendo alte cariche vita pubbliche. Da Chiavari si stabilirono a Genova e ne conseguirono e onori della cittadinanza. Presero parte alla vita pubblica fin dal 1188.

Tra gli attuali rappresentanti di questa casacca figura la professoressa Elisa Puccio, figlia di Giacomo Ernesto, di Antonio, di Pasquale, e di Vincenza Delfina banca Larry, laureata in lettere, nata a Genova il 4 marzo 1921. Suo padre Giacomo Ernesto di Antonio nacque in Chiavari nel novembre 1882. Siamo lieti di segnalare a questa discendente di stirpe tanto illustre tanto retaggio di gloria degli avi.͟

Albero genealogico Bancalari


Conte Giacomo Bancalari fu Bernardo (Chiavari, 1711-1791) Il primo Bancalari di cui si ha menzione nei reperti ritrovati è Giacomo fu Bernardo (Chiavari, 1711-1791). Di lui non si sa molto.

Conte Luigi Bancalari fu Giacomo (Chiavari, 1745-1830) Di Luigi Bancalari fu Giacomo (Chiavari, 1745-1830) parla il bis-nipote Luigi Luca (1848-1909), colui che costruì il Villino, in un diario. Fu un orefice in Chiavari. Ebbe due figli: Luca (Chiavari, 1782-1837) e Giaŵďattista. Quest’ultiŵo sposò BeŶedetta Aƌgiƌoffo, eďďe uŶ figlio di Ŷoŵe Luigi e si staďilì a Sestƌi Levante.

Ebbe anche tre figlie femmine, Teresa, Maria, e Giovannetta.

Il figlio LuĐa eƌeditò l’attività di oƌefiĐe.

Conte Luca Bancalari fu Luigi (Chiavari, 1782-1837) Anche di Luca Bancalari fu Luigi (Chiavari, 1782-1837) parla il nipote Luigi Luca (1848-1909) nel diario. Ereditò l’attivita di ŶegoziaŶte ed orefice dal padre. Dal primo matrimonio ebbe un figlio maschio, Luigi, e tre figlie femmine.

Rimasto vedovo, sposò Maddalena Copello, da cui ebbe quattro maschi e quattro femmine:

	GiamBattista (padre  di Luigi Luca)
	Luigi
	Agostino
	Antonio
	Angela
	Giovannetta
	Antonietta

Conte G. B. Bancalari fu Luca (Chiavari, 1820-1873) Nello stesso diario, Luigi Luca (1848-1909) parla del padre Giambattista Bancalari fu Luca (Chiavari, 1820- 1873). Egli fu un noto orefice in Chiavari. A GeŶova, pƌesso EŵaŶuele Poggi, affiŶò l’aƌte dell’oƌefiĐe ereditata dal padre. Tornato a casa, esercitò la professione con decoro, infatti ebbe spesso delle Menzioni d’oŶoƌe peƌ i suoi ŵaŶufatti. Aďitava Ŷell’alloƌa Via Vittoƌio EŵaŶuele, Ŷel palazzo Đhe adesso si tƌova all’aŶgolo tƌa Via Maƌtiƌi della Liberazione e Vico della Torre. A piano terra aveva il negozio di oreficeria. Sposò Luigia Benedetta Copello (figlia di Giuseppe Copello), da cui ebbe un unico figlio, Luca. Ricoprì anche varie cariche politiche, tra cui consigliere comunale e vice sindaco.

È ora sepolto insieme al fratello Luigi e alla moglie Luigia nel Cimitero Parrocchiale di Ri Alto.



Biglietto da visita di Giambattista (Giobatta) BaŶcalari (Via Vittorio EŵaŶuele è l’attuale Via Martiri della Liberazione)





Menzione onorevole di Giambattista (Giobatta) Bancalari

Conte Avv. Luigi Luca Bancalari (Chiavari, 1848-1909) Luca Bancalari fu Giobatta (Chiavari, 1848-1909) ereditò dal padre il negozio di oreficeria in Chiavari. Si laureò in Giurisprudenza, e preferì intraprendere la professione di avvocato in Chiavari. Sposò Rachele Gagliardi fu Vincenzo.


Figli del Conte Avv. Luigi Luca Bancalari (Chiavari, 1848-1909) e Rachele Gagliardi.

	Gemma Maria Luigia (Chiavari, 1877)
	Conte Giambattista Vincenzo Giuseppe Luigi (Chiavari, 1878)
	Maria Linda Pellegrina vulgo Gabriella (Chiavari, 1881)
	Luigia Maria Maddalena Marcella (Chiavari, 1883)
	Vincenza Maria vulgo Delfina  (Chiavari, 1886) col marito dott. Giacomo Ernesto Puccio (medico), genitori della Contessa Puccio Bancalari Elisa, scomparsa nel 2011
	Luigia Maria Delfina col marito Ingegnere BerŶardo Repetto, geŶitori dell’IŶgegŶer Felice Repetto,

cugino di Elisa.

Luigi Luca, Rachele e i suoi figli vissero serenamente nella casa di Corso Gianelli. Alcune figlie, tra cui Luigia Maria Delfina, detta semplicemente Maria, col matrimonio lasciarono la casa dei genitori, mentre Delfina rimase con il marito Ernesto Puccio e la figlia Elisa nella casa di famiglia per tutta la vita.