Utente:Sandokan di mompracem/Sandbox

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Massimo Casalini (Livorno, 20 novembre 1968 ) è un artista figurativo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Massimo Casalini è nato a Livorno il 20 novembre del 1968. Il padre Pier Luigi era caporeparto negli stabilimenti cinematografici della ex Pisorno in Tirrenia. Dopo il fallimento degli stabilimenti, il padre si convertì in tappezziere. La madre, Luciana Giorgi è casalinga.

La formazione[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene il piccolo Massimo manifesti sin dai primi anni di vita un forte interesse per l'arte, le precarie condizioni economiche della famiglia lo portano pragmaticamente a intraprendere studi tecnici, che terminerà nel 1989.

Da allora intraprenderà numerosi viaggi che lo porteranno in giro per il mondo, principalmente su barche a vela come marinaio. I primi anni veleggerà su varie imbarcazioni per il Mediterraneo, fino a quando trova imbarco sulla "Guapa II", un ketch di 48" che lo porterà a conoscere l'oceano mare. Negli anni successivi toccherà le Azzorre, le Canarie, fino a doppiare Capo Horn e giungere infine l'Isola di Pasqua. Per un intero anno farà charter tra gli atolli delle Isole Maldive, fino a quando non naufraga in seguito ad un ciclone tropicale e per poco non rimane ucciso. Da quel momento decide di fermarsi e comincia ad intraprendere studi di pittura prima a Roma e poi a Firenze. Dovendo badare a se stesso comincia a lavorare come perito in vari studi tecnici, attività che non gli consente di dipingere. Si dedica quindi alla fotografia di reportage, esponendo soprattutto in Asia e Indocina, dove aveva allacciato relazioni di vario genere (sentimentali, commerciali e culturali) tra il Laos e la Cambogia. Grazie alla conoscenza con il Maestro Marc Leguay, partecipa, unico italiano, alle prime biennali d'arte di Luang Prabang, ricevendo apprezzamento per le sue immagini di paesaggio. Negli anni successivi riesce ad approdare, con le sue foto, in Giappone, dove espone in diverse collettive a Tokio (1999) e Osaka (2001).

Il 2002 segna un grande cambiamento nella vita dell'artista, che ormai ha abbandonato i suoi viaggi: si sposa, abbandona la fotografia e si dedica interamente alla pittura. Grazie alla benevolenza e all'amicizia con il Maestro Mario Ferrante comincia un lungo apprendistato, e fin dall'inizio espone in varie parti d'Italia. La sua pittura mira, nei primi anni del terzo millennio ad una ricerca tecnica ed al realismo, per poi virare verso il pop surrealismo.