Utente:Rocco1963/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Mario Romano (Napoli, 3 luglio 1978) è un oculista e divulgatore scientifico italiano.noto per le sue ricerche scientifiche e per l’attività assistenziale che svolge nell’ambito delle patologie vitreo-retiniche. Insegna in qualità di Professore Ordinario di Oftalmologia presso Humanitas University, Milano e ricopre direttore del Dipartimento di Oftalmologia presso Humanitas Gavazzeni-Castelli, Bergamo

Dopo aver conseguito la specializzazione in Oftalmologia con la tesi dal titolo “Fattore di crescita dell’endotelio vascolare ed eritropoietina nella neo vascolarizzazione retinica”, continua la sua formazione specialistica in patologie vitreo-retiniche e modelli animali con una fellowship conseguita presso Massachusetts Eye and Ear Infirmary, Harvard medical school sotto la supervisione del prof Donald D’Amico ed una fellowship in chirurgia vitreo-retinica presso la Royal Liverpool University sotto la supervisione del Prof David Wong, successivamente consegue un dottorato in farmacologia ed Oncologia molecolare presso Università degli Studi di Ferrara con la tesi dal titolo: “Coagulation-balance gene predictors influencing visual prognosis in patients treated with photodynamic therapy for classic choroidal neovascularization secondary to age-related macular degeneration”

Pubblicazioni Scientifiche

[modifica | modifica wikitesto]

E’ autore di più di oltre 250 pubblicazioni scientifiche internazionali, su peer-reviewed journals, a carattere traslazionale e clinico nell’ambito della cura delle patologie oculari. ORCID ID: orcid.org/0000-0003-0348-0532 SCOPUS ID: 35249070500 PUBMED https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/?term=romano+mr&sort=date[1]

Area di ricerca clinica e preclinica

[modifica | modifica wikitesto]
  • Induced pluripotent stem cells (iPSCs)

lavora alla riprogrammazione di cellule somatiche periferiche differenziate in cellule dell’epitelio pigmentato retinico. Lo scopo è creare una popolazione cellulare a partire dalle cellule dello stesso paziente, in grado di sostituire le cellule retiniche danneggiate.

  • Cellule del Muller

Negli ultimi anni, una crescente evidenza scientifica ha sostenuto il ruolo cruciale delle cellule di Müller nell'omeostasi e nel supporto strutturale della retina. Sono stato principalmente coinvolto nello studio del ruolo di queste cellule nella patogenesi di una varietà di malattie della retina vitreoretinica e medica e l'effetto di un potenziale danno iatrogeno sui risultati funzionali e anatomici della chirurgia vitreoretinica. Questi studi hanno migliorato la comprensione delle comuni malattie della retina vitreoretinica e medica e hanno fornito informazioni significative per ottimizzare la loro gestione clinica e chirurgica. Ha contribuito all'ideazione e alla progettazione di queste ricerche.

  • Tamponanti intraoculari

Gli agenti di tamponamento liquido intraoculare ed i coloranti vitali sono dispositivi medici che svolgono un ruolo cruciale nella chirurgia vitreoretinica, in particolare nella gestione delle malattie vitreoretiniche più complesse. Tuttavia, questi composti sono stati associati a complicazioni oculari significative. Nonostante il loro ruolo cruciale, la nostra conoscenza delle loro proprietà e del loro comportamento nella chirurgia vitreoretinica è ancora limitata. Nell'ultimo decennio, ho collaborato con altri gruppi di ricercatori per caratterizzare questi composti in termini di risultati chimici, fisici, reologici e biologici, per ottimizzarne l'uso in chirurgia vitreoretinica e per valutare i meccanismi patogenetici delle complicanze legate al loro utilizzo. Questi studi hanno ampliato le conoscenze sulle proprietà degli agenti di tamponamento liquido intraoculare, fornendo al chirurgo vitreoretinico informazioni fondamentali per utilizzarli in modo più consapevole e sicuro. E’ stato principalmente coinvolto in queste ricerche, in particolare nella valutazione della rilevanza clinica e chirurgica dei risultati sperimentali.

  • Tossicità dei dispositivi medici

L'appropriata valutazione della potenziale tossicità dei dispositivi medici intraoculari è un'esigenza primaria nella chirurgia vitreoretinica, in particolare alla luce delle recenti segnalazioni di casi di grave tossicità oculare acuta postoperatoria. Nonostante la sicurezza di questi dispositivi per l'uso previsto sia un presupposto indispensabile, sussistono ancora polemiche sulle norme normative vigenti. Recentemente, insieme ad un gruppo di ricerca specializzato, ha condotto diversi studi volti a valutare la biocompatibilità e la sicurezza dei dispositivi medici intraoculari attraverso la validazione dei metodi per la valutazione della citotossicità in vitro, la valutazione della potenziale citotossicità dei dispositivi medici disponibili in commercio e la caratterizzazione dei contaminanti/impurezze potenzialmente presenti in questi composti. Inoltre, ha studiato, per la prima volta, l'effetto dell'interazione di più dispositivi intraoculari in termini di citotossicità al fine di simulare uno scenario chirurgico reale e, quindi, ottenere risultati che possono essere meglio tradotti nella pratica chirurgica. Questi studi hanno fornito informazioni fondamentali sulla biocompatibilità dei dispositivi medici intraoculari attualmente utilizzati nella chirurgia vitreoretinica.

  • Fluidica delle macchine utilizzate in chirurgia oculare

La fluidica e, in particolare, la portata e l'accelerazione generate dai sistemi di vitrectomia, sono significativamente correlate con l'efficacia della rimozione del vitreo e della generazione di trazioni vitreoretiniche e, quindi, con la sicurezza e l'efficacia della vitrectomia stessa. Di recente ha condotto alcune ricerche rivolte alla valutazione e, potenzialmente, all'ottimizzazione delle prestazioni del sistema di vitrectomia. In ordine Questi studi hanno ampliato la nostra conoscenza della fluidica di alcuni dei sistemi di vitrectomia attualmente disponibili, fornendo informazioni importanti per scegliere la configurazione ottimale.

  • Distacco di retina

Il distacco retinico ragmatogeno primario è una condizione pericolosa per la vista con un'incidenza annuale che varia dallo 0,01% allo 0,02% nella popolazione generale. I progressi nelle macchine per vitrectomia e nei dispositivi medici intraoculari hanno permesso di migliorare la gestione chirurgica del distacco di retina e di ottimizzare i risultati anatomici e funzionali. A lungo coinvolto come ricercatore principale in studi clinici volti a ottimizzare la gestione chirurgica dei distacchi retinici regmatogeni primari. Questi studi hanno fornito prove importanti per quanto riguarda l'efficacia e la sicurezza di diversi sistemi, tecniche e dispositivi medici.

Attività Chirurgica

[modifica | modifica wikitesto]

declina la sua attività assistenziale prevalentemente nella chirurgia oculare con prevalente interesse nelle patologie vitreo-retiniche. In particolare interventi ad alta complessità sul segmento posteriore dell’occhio: distacco di retina, foro maculare, membrana epiretinica, endorezione di tumori endoculari, brachiterapia, proliferazioni epiretiniche, retinopatia diabetica proliferante, distacchi di retina complicati da proliferazione vitreoretinica.

Cariche in Società Scientifiche

[modifica | modifica wikitesto]
  • Scientific Director of European School for Advanced Studies in Ophthalmology (ESASO) Lugano, Switzerland
  • Vitreoretina Subspecialty Section Committee, EURETINA
  • Fondatore e Membro Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (SISO)
  • Segretario scientifico del GIVRE (Gruppo italiano di chirurgia vitreoretinica)

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]