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Cos'è la Broncopneumopatia Cronica?

La Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, è un prblema della sanità pubblica sia a livello nazionale che internazionale che comprende l'efisema e la bronchite cronica, che compisce l'apparato respiratorio con un'ostruzione delle vie aree associata a uno stato di infiammazione cronica del tessuto polmonare. I pazienti affetti da BPCO mostrano sintomi che vanno da tosse ed espottorato a mancanza di fiato durante sforzi anche modesti. La conseguenza a lungo termine è un vero e proprio rimodellamento dei bronchi che provoca una riduzione della capacità respiratoria e del contenuto di ossigeno nel sangue che influenza anche la qualità della vita soprattutto con affanno e stanchezza. Secondo L'Organizzazione Mondiale della Sanità la BPCO è la quarta causa mondiale di morte. nel 2005 circa 3 milioni di persone nel mondo sono morte di BPCO tanto che nel 2020 s prevede che diventerà la terza causa in tutti i paesi industrializzati.

Studi recenti hanno stimato che in Italia la spesa media annuale per paziente è di circa 3000 euro. Nel 2002 sono stati registrati in Italia 130.000 ricoveri ospedalieri per riacutizzazioni da BPCO con una degenza di circa 10 giorni.


Progetto SweetAge1

Il progetto Sweetage1 è un progetto pilota di ricerca e sviluppo sperimentale nato nel 2009 e concluso nel giugno 2011 grazie alla collaborazione tra università e imprese realizzato con finanziamenti pubblici della Regione Lazio, in ambito del Distretto Tecnologico delle Bioscienze. Tale progetto, era volto a realizzare un sistema innovativo di monitoraggio multiparamentrico remoto del paziente affetto da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), La sperimentazione è stata fatta su 100 pazienti afferenti dell’ambulatorio di pneumologia del Policlino Campus Bio Medico. Di questi 100 pazienti 50 hanno aderito al monitoraggio remoto e 50 hanno continuato ad adottare le cure e le attività solite.


Eventi Analizzati

Gli eventi che sono stai presi in considerazione e monitorati nel corso della sperimentazione sono stati:

- le riacutizzazioni da BPCO,

- le infezioni polmonari e

- i ricoveri ospedalieri per problemi respiratori.


Il sistema di monitoraggio prevedeva la rilevazione dei seguenti parametri:

• la saturazione dell'ossigeno nel sangue

• la frequenza cardiaca

• la frequenza respiratoria

• il livello di attività fisica del paziente

• la temperatura ambientale

• la "Galvani c skin response" indice di attivazione del sistema nervoso simpatico.


Aspetti innovativi

Al paziente, monitorato in modalità remoto, era stato consegnato un smartphone e l’azione che doveva compiere quotidianamente era quella di accendere lo smartphone ed eseguire le azioni che venivano suggerite attraverso l'utilizzo della strumentazione fornita dall'ospedale. In sostanza lo smartphone diventava una sorta di stazione intelligente mobile che indicava all’utente tutte le attività di rilevazioni che doveva effettuare. La trasmissione dei dati dei paramentri biomedici dei pazienti è stata realizzata tramite un braccialetto con microsensoristica e un pulsiossimetro con convertitore seriale bluetooth che inviava i dati allo smartphone e una volta captati questi venivano inoltrati a sua volta ad una centrale di registrazione, dove il segnale veniva immagazzinato e valutato da un'equipe di medici che stabilivano quali cure effettuare. La consultazione dei dati da parte degli operatori sanitari poteva essere poteva essere svolta in qualsiasi momento, o in contemporanea alla ricezione dei dati oppure in un secondo momento analizzandone anche l’evoluzione nell’arco temporale di parecchi giorni.


Risultati

La durata della sperimentazione è stata di 150 giorni e i risultati che sono emersi dal confronto fra il gruppo di pazienti che hanno aderito alla sperimentazione di telemonitoraggio domiciliare e coloro che non hanno aderito sono:

- Gli eventi respiratori sono stati 13 nei pazienti monitorati e 19 nei controlli,

- il numero dei ricoveri 6 per i monitorati e 9 nei controlli, in particolare l’incidenza di un evento respiratorio nei controlli è stato del 22% contro un 15% dei monitorati, l’incidenza di 2 eventi è stata dell’8% contro il 3%. L’incidenza cumulativa del 18% nei monitorati contro il 30% nei controlli, gli eventi multipli 4% verso 8%, in termini di densità d’incidenza 28 eventi per 100 persone annue nei monitorati e 42% persone annue nei controlli, con un incidence ratio di 0.67.

- Gli eventi che hanno richiesto ricovero hanno avuto un’incidenza del 46% nei monitorati e 47% ne controlli, ovvero una densità d’incidenza di 13 ricoveri per 100 perosne annue nei monitorati e 20% persone annue nei controlli e anche qui un incidence rate ratio di 0.66.

Non vi è stata alcuna difficoltà all’uso del sistema Sweet-Age da parte dei pazienti e il sistema è risultato in grado di fornire dati affidabili sui paramentri vitali registrati direttamente dal paziente e questo si è tradotto in una minore probabilità di eventi respiratori e ricoveri ospedalieri nei soggetti sottoposti a monitoraggi. Tale risultato ha portato ad una precoce identificazione della riacutizzazione della patologia e ha conseguentemente attivato visite abulatoriali e/o domiciliari della situazione clinica e parametrica del paziente. Inoltre i ricoveri ospedalieri effettuati dai pazienti monitorati sono risultati più gravi rispetto a quelli osservati nel gruppo di controllo e ciò va a garantire l’obiettivo razionalizzazione dei costi nell’assistenza. Il sistema Sweet-Age ha dimostrato di garantire un servizio di telemonitoraggio dei pazienti riducendo in modo significativo le riacutizzazioni e quindi anche i ricoveri ospedalieri nei soggetti affetti da BPCO con vari livelli di gravità della patologia e comorbilità, quindi rappresentativi della popolazione reale senza determinare particolari aggravi di lavoro per i medici curanti.


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