Utente:Roberto.pitzalis/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Chiesa di Sant'Orsola (Sassari)

[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di Sant'Orsola si trova nella parte nord-occidentale della Città di Sassari, nel quartiere storico di Sant’Orsola    

Chiesa di Sant'Orsola (Sassari)

La chiesa, edificata nel Settecento, è la cappella gentilizia della villa dei Marchesi Cugia di Sant'Orsola. Era prima di tutto destinata per la preghiera e le celebrazioni eucaristiche; in secondo luogo era utilizzata come luogo di sepoltura.

Domenico Cugia, come si apprende da carte familiari, nacque a Sassari e venne battezzato nella parrocchia di San Sisto nel 1591; che si laureò in Ambe Leggi a Sassari dove passò tutta la sua vita fino alla morte nel 1667. Presumibilmente non esercitò attività forensi, né altra professione dedicandosi, invece, alla cura del suo patrimonio certamente riguardoso e accresciuto dall'eredità pervenutagli dal cugino Pietro Cugia Rustarucello. Sembra, ma non è assolutamente provato, che il predio con giardino e casa denominato Sant'Orsola, in agro di Sassari, sia pervenuto al Dottor Domenico proprio con l'eredità del cugino ma, l'unico motivo per ritenere ciò sta nel fatto che prima di tale eredità (circa il 1636), tra i beni immobili di Domenico Cugia Brunengo, non è mai menzionato Sant'Orsola; come detto non è una cosa indiscutibile. Certamente, tra i beni ereditari pervenuti dal detto Pietro non fu compresa la casa alta acquistata nel 1591 dal padre, poiché questa venne lasciata per legato alla Confraternita del Rosario. Il Dottor Domenico, comunque, vuoi per censo, vuoi per il lustro di suo padre e dei suoi parenti, dovette essere un personaggio ragguardevole nell'ambito della città di Sassari talché, con diploma del 1637 gli venne concessa la Nobiltà Sarda a completamento del titolo nobiliare di Cavaliere Ereditario già concesso nel 1616 al padre Gaspare. Giunto dunque al pieno rango nobiliare, il Dottor Don Domenico, che ebbe cinque figli dalla Donzella Benedetta Nater, sua prima moglie, ed altri sette dalla Donzella Isabella Cesaracho, sua seconda moglie, decise di costituire un fidecommesso primogeniale maschile, vincolando alcuni beni immobili e certe somme, con atto formale. Di fatto gli atti furono due, redatti a Sassari il 2 e 4 gennaio 1648 a ministero del Notaio Scanu, e tra i beni vincolati risulta anche il predio di Sant'Orsola che poi diventerà il bene simbolo della famiglia. Con altro atto Don Domenico stabilì i chiamati alla successione fidecommissoria e tale atto è il testamento nell'ottobre del 1667. Primo chiamato fu il primogenito Don Pietro Cugia Nater, secondo chiamato fu Don Giuseppe Cugia Nater, il quale morì celibe nel 1680; terzo chiamato fu Don Gerolamo Cugia Cesaracho, quarto ed ultimo il Dr. Don Giovanni Battista Cugia Cesaracho che godette, mantenne e trasmise il fidecommesso aggiungendovi la somma di 30.000 fiorini austriaci messi a frutto nei Banchi di Vienna.Questo Don Giovanni Battista fu persona di grande rilievo: giurista di valore ricoprì cariche assai importanti e da ultimo venne invitato presso la Corte Imperiale Austriaca quale Reggente rappresentante il Supremo Consiglio di Sardegna. Molto apprezzato in questo incarico dall'Arciduca Carlo, allorché questi assunse il titolo di Re di Spagna (Carlo III) e quindi di Sardegna, con Diploma del 1716 creò Don Giovanni Battista Marchese sul cognome con il predicato d'uso "di Sant'Orsola", titolo pieno e trasmissibile per primogenitura maschile[1].

La pianta della chiesa è ottagonale, la facciata semplice è sormontata da un timpano. All'interno una lapide settecentesca scritta in spagnolo ne ricorda la fondazione grazie al marchese Don Andrea Cugia di Sant'Orsola. La chiesa è in discreto stato di conservazione.