Utente:Rick Mutt/Sandbox

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Ben Zeno (Pesaro, 1993) è un artista e writer italiano, la cui vera identità rimane ancora sconosciuta.

La sua tecnica varia dall'utilizzo di stencil, poster o stickers che installa in diverse città. Il bombing è la sua firma distintiva, affiggendo il volto stilizzato in bianco e nero di un bambino a cui ognuno attribuisce a provenienze e identità diverse. La vera storia della foto proviene da un archivio fotografico medico americano degli anni '70, dove si vede un bambino a cui hanno applicato uno dei primissimi apparecchi uditivi e l'espressione che ne risulta è data dal sentire la vibrazione del suono per la prima volta. Altri hanno invece adducono l'origine dell'immagine nel volto dell'artista stesso da bambino o in quello nella fotografia dopo i bombardamenti di Damasco in Siria.

Il nome di Ben Zeno è principalmente legato alla tecnica utilizzata per i suoi murales, lo stencil, del quale è uno tra i più noti interpreti contemporanei. Si tratta di un genere già da tempo conosciuto e apprezzato dagli artisti associati alla sfera della street art, quali Blek le rat, Tristan Manco ed El Chivo o Shepard Fairey (Obey): fu Banksy, tuttavia, il primo ad usare la stencil art con tale frequenza e creatività tanto da diventare il punto di riferimento per l'intera corrente.

L'adozione della tecnica dello stencil si rese necessaria per via della sua lentezza nella realizzazione dei murales, attività che richiede grande rapidità per scongiurare l'intervento della polizia;fu proprio nello stencil che Banksy individuò la soluzione a queste problematiche. Questa tecnica, infatti, si avvale di una «maschera in negativo dell'immagine che si vuole creare [ricavata] su un supporto rigido» (Treccani); il writer poi non deve fare altro che poggiare la sagoma sulla superficie muraria che si è scelto di dipingere e spruzzare il colore negli spazi vuoti. In questo modo si concilia la rapidità di esecuzione stradale (Banksy, per dipingere un'opera, impiega solo quindici minuti, trascorrendo la maggior parte del tempo in studio a ritagliare la mascherina normografica) con una grande meticolosità e con l'eventualità di serializzare l'opera, che può essere riprodotta in modo identico tante volte quante si vuole.