Utente:Rami.stetcu/Sandbox

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Neoclassicismo[modifica | modifica wikitesto]

Il Neoclassicismo è un movimento artistico che si sviluppa dalla seconda metà del 1700 come conseguenza della cultura illuminista e di un’epoca di grandi rivoluzioni proponendosi come antitesi agli eccessi del Barocco e del Rococò.

Tra le caratteristiche del Neoclassicismo troviamo il desiderio di un ritorno all’antico per dar vita a un nuovo classicismo; tutto questo viene favorito dagli scavi di Ercolano e Pompei che offrivano ai contemporanei architetture, affreschi e oggetti di uso quotidiano di due cittadine sepolte dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Il termine Neoclassicismo, coniato alla fine dell’800, venne attribuito in senso dispregiativo a un’arte non originale, fredda e accademica.

Si tratta innanzitutto di una riscoperta del mondo classico, come afferma Winckelmann, massimo teorico neoclassico, che ne voleva sottolineare i canoni di armonia, nobile semplicità e quieta grandezza. Per il movimento neoclassico la rappresentazione dell’anima - che è grande e nobile – va rappresentata solamente in uno stato di armonia, di riposo, quindi raffigurando i soggetti nel momento precedente o successivo all’azione.

La Locandiera[modifica | modifica wikitesto]

Eleonora Duse in La Locandiera 1891

La locandiera è una commedia in tre atti scritta da Carlo Goldoni nella prima metà del mese di dicembre del 1752. Venne rappresentata per la prima volta al Teatro Sant'Angelo di Venezia, con Maddalena Marliani-Raffi, detta Corallina, nel ruolo della protagonista ed è di gran lunga la più fortunata commedia del commediografo veneziano.

La storia si incentra sulle vicende di Mirandolina, un'attraente e astuta giovane donna che possiede a Firenze una locanda ereditata dal padre e la amministra con l'aiuto del cameriere Fabrizio.




Preromanticismo[modifica | modifica wikitesto]

Il preromanticismo è un movimento letterario sorto in Europa nel corso del secondo 1700, in totale opposizione al neoclassicismo.

La nuova letteratura è caratterizzata dall'esaltazione dell'individualità singola e del sentimento, dalla confessione lirica dell'io, ripiegato in una malinconica solitudine, pervaso da un senso drammatico e doloroso del vivere e da una concezione pessimistica della realtà, in contrasto con certi aspetti troppo approssimativamente ottimistici dell'Illuminismo.