Utente:RGmary/sandbox/UPM
- 1921-1922: Prevedello Mario
- 1922-1925:
- 1945-1946: Ticozzi Cesare
- 1946-1954: Riva Serafino
- 1954-1955: Zuccante Carlo
- 1955-1958: Briguglio Letterio
- 1958-1959: Bolognesi Sergio
- 1959-1976: Andreazza Giacomo
- 1976-1978: Milani Roberto
- 1978-1981: Koch Alice
- 1981-1983: Tornimbeni Gerardo
- 1983: Bortoluzzi Pietro
- 1983-1984: Andreazza Giacomo
- 1984-1986: Zaffalon Carlo
- 1986: Pizzi Amleto
- 1986-1989: Andreoli Flavio
- 1989-1999: Zaffalon Carlo
- 1999-2004: Revoltella Maria Grazia
- 2004-2010: Zaffalon Carlo
Università Popolare di Mestre | |
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Abbreviazione | UPM |
Tipo | Università Popolare |
Scopo | divulgazione della cultura |
Sede centrale | Corso del Popolo 61 |
Sito web | |
L' UPM (Università Popolare di Mestre) è stata fondata nel 1921 con l'aiuto dell' Università Popolare di Treviso. Anche se erroneamente la si fa risalire al 1860. L'esperienza delle Università popolari è nata dalle modificazioni economiche e sociali del XIX e XX secolo che hanno portato alla formazione di associazioni libere ed acessibili a tutti per il miglioramento della cultura generale. Già nel 21 la UPM offriva conferenze, gite d'istruzione e programmi in grado d' integrare le scuole serali. Durante il periodo fascista l'associazione venne chiusa.
La ricostituzione
[modifica | modifica wikitesto]La UPM viene ripristinata nel 45 con l'avvalo di sei partiti politici e dedicata a Giovanni Pascoli. La nuova associazione da subito presenta corsi di lingua serali e conferenze su temi vari. Il presidente Riva si darà molto da fare per l'apertura di una biblioteca civica che verrà realizzata nel 52 nei locali della Provvederia. I corsi, le conferenze e le gite educative amplieranno la loro offerta negli anni con corsi di astronomia, micologia, arte, botanica e molti altri. Durante gli anni 80 nasce anche la collaborazione con le industrie di Porto Marghera. Viene creata la CNUPI (Confederazione Nazionale delle Università Popolari Italiane) con lo scopo di collegare le varie UP d'Italia. Nel progetto, a cui aderirà nell' 82 la UPM, le varie UP dovevano risultare come sezioni della CNUPI, in modo da ottenere un riconoscimento da parte delle autorità ed avere la possibilità di accedere ai finanziamenti pubblici. Nel 1999 la UPM non vedendo arrivare i vantaggi promessi da questo progetto si ritirerà.
La sede
[modifica | modifica wikitesto]Per anni la UPM rimane ospite del Municipio nel 51 verrà ospitata dal Teatro Toniolo, l'anno seguente tornerà nel Municipio e successivamente passerà nella vera prima sede in Piazza Ferretto 28. L'associzione rimarrà in questa sede fino al 55 qundo si trasferirà in un magazzino di proprietà privata. Nel 66 la sede viene spostata in via Battisti 7 dove c'erano 3 vani permettendo di ospitare i corsi di lingua. Nel 1988 per via dello sfratto dalla sede in via Battisti l'associazione si trasferisce nella sede in Corte Bettini che comporta anche i benefici di avere il doppio dello spazio dell'altra sede e di avere un'entrata privata. Attualmente l'associazione si trova a Palazzo Europa in Corso del Popolo.
Gli statuti
[modifica | modifica wikitesto]Il primo statuto risale al primo dopoguerra poi ripensato nel 1982 ma non registrato da un notaio, quindi nel 92, con lo scopo di inserire anche il legame con la CNUPI, viene riscritto e registrato dal notaio Carlo Vianini. Nel 2004-2005 lo statuto viene rivisto ulteriormente e riscritto secondo le indicazioni della Regione, con questo si otterrà l'iscrizione all'albo delle associazioni di promozione sociale, e si formalizzerà l'uscita dalla CNUPI.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- M. Andrighetti, Università Popolare Mestre : La storia, Milano, GenesiDesign, 2010, ISBN 978-88-96049-25-9.