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Il Foro Annonario è una struttura architettonica che si trova a Senigallia, provincia di Ancona. Si può ammirare percorrendo il lungofiume di destra all'inizio dei Portici Ercolani.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il Foro Annonario presenta una piazza di forma circolare con proporzioni armoniose, è resa elegante grazie al porticato che la circonda ed inoltre presenta un gioco di vuoti e di pieni per merito delle ventiquattro colonne. L'ingresso del Foro Annonario è solito ospitare una moltitudine di venditori e compratori: infatti questo spazio, originato dall'ingresso, grazie alla sua circolarità crea un effetto ottico che lo fa apparire più vasto di quanto non lo sia. Nella muratura dell'edificio sono state costruite due porticine minori dalle quali è possile accedervi per arrivare al foro. Siccome per Senigallia il mercato del pesce è sempre stata una risorsa molto importante, il Ghinelli ha voluto situare la pescheria al centro del colonnato in un edificio trapezoidale. Il Foro da sempre si rivela un monumento alla vita quotidiana. Infatti è un luogo dove avvengono i migliori confronti tra i cittadini.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Foro è stato progettato da Pietro Ghinelli, architetto senigalliese, che però muore prima della fine della costruzione. Perciò dopo la sua morte, nei primi tre anni, i lavoratori seguono la direzione dell'ingegner Antonietti che purtroppo non riesce a portare a conclusione il progetto del Ghinelli. Questo succede soprattutto per la mancanza di finanziamenti da parte dell'Amministrazione che il quel periodo si è impegnata su altro. Nonostante tutto i lavori vengono ultimati da Vincenzo Ghinelli, che era il nipote di Pietro,e negli anni compresi tra il 1845-1849 sarà lui che aggiungerà il piano sottotetto del Foro. Questo sottotetto successivamente viene inserito nell'importante progetto dell' area del fortino ad opera di Guidubaldo II Della Rovere. Vincenzo Ghinelli, si dice forse per la crisi economica, non rispetta il disegno originale previsto da Pietro. Così non fu posta sull'attico della pescheria nè la statua di Nettuno e non pose neanche sulla linea dei finestroni due bassorilievi che avrebbero dovuto rapprsentare dei delfini. inoltre era in progetto anche una fonte che avrebbe dovuto essere alimentata dalla fontana di piazza del Duca.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marinella Bonvini Mazzanti, Senigallia, Quattroventi, Urbino 1998
  • Primo Barucca, Dentro e fuori e le mura: ieri e oggi, Tipografia commerciale Marzocca, Senigallia 1998
  • Fabio Mariano, Architettura nelle Marche dall'età classica al liberty, Nardini, Fiesole (Firenze) 1995
  • Margherita Abbo e Giuseppe Minardi, Senigallia...frammenti di un luogo caro, Minardi Petroli 2006
  • Camillo Nardini, Guida turistica di Senigallia, Tipografia commerciale Marotta 1993

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]