Utente:Quetzacoatlus/Sandbox
Pinnaismo
[modifica | modifica wikitesto]"Quando fa comodo...va bene...quando non fa comodo... allora non va bene"[1]
(Sintesi del pinnaismo secondo F. Antoniazzi)
Corrente di pensiero, filosofia, modo di vivere.
Basato sulla figura fortemente divisiva di MaxiPinna, al secolo Edoardo Pinnarello, è un concetto chiave per comprendere la poetica e l'opera omnia di uno dei più complessi pensatori del XXI secolo, Don Filippo Antoniazzi da Mantova.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il termine "pinnaismo" deriva dal volgare pinna, ovvero "nasone", estensivamente inteso come fanfarone, mistificatore, a sua volta di derivazione greca, probabilmente da pínaks -akos, "quadro", quindi testa quadrata, ovvero testone, di prospettive limitate, poco ragionevole.
Cenni Storici
[modifica | modifica wikitesto]Le prime menzioni al pinnaismo si possono rilevare già su bassorilievi e pittogrammi risalenti al tardo eocene, nella zona dove sorge la moderna Padova. Incerte le orgini, c'è disaccordo tra gli studiosi circa la traduzione di alcuni termini chiave, come "frustrato", "frustratello" e le loro declinazioni.
Pare comprovato che gli antichi abitanti di queste regioni avessero capelli biondi, naso e caviglie sproporzionate, abbondante peluria e un rifiuto deciso per le pratiche depilatorie.
Alcuni esperti ipotizzano anche la presenza di un cromosoma in più in alcuni esponenti di tale genìa[2], ma non vi è sicurezza al proposito[3]
Dopo secoli di battaglie, nel 2023 viene riconosciuta come corrente di pensiero dagli organi principali di informazione e divulgazione culturale.[4]
Influenze
[modifica | modifica wikitesto]Orestea ed altre tragedie
[modifica | modifica wikitesto]Il pinnaismo, grazie alla popolarità delle sue posizioni, si diffonde rapidamente lungo tutta la penisola italiana nel corso degli ultimi anni.
Da segnalare in particolare il consenso che ottiene nel golfo partenopeo, dove i pilastri vittimistici e vagamente pulcinelleschi di questa filosofia si sposano perfettamente conl'indole guascona dei napoletani.
Si ritrovano esponenti del pinnaismo anche in Umbria, celebre in particolare il pensatore scaramantico Ramacci, detto anche "L'Oreste del Milan"[5]
Definizioni
[modifica | modifica wikitesto]L'Antoniazzi definisce il pinnaismo come la massima espressione del paraculismo. Opporsi all'oggettività delle cose, rigirare la frittata, paragonare Leao a Lautaro.