Utente:Pietro Iadeluca

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Pietro Iadeluca (n. Roma, 28.08.1935 - m. Roma 18.04.2015) è un pianista, docente, compositore e scrittore italiano.


Note biografiche

Nel 1943 frequenta la classe di fisarmonica “Prossa A.Clerici” a Roma (in via Emanuele Filiberto). Nello stesso anno, in pieno regime fascista, partecipa ai “Ludi Giovanili” e tuttavia, pur avendo solo 8 anni, viene vestito da “Balilla” in quanto considerato troppo bravo per partecipare al concorso con i suoi coetanei. Vince il concorso per quella categoria e viene premiato in un concerto al Teatro Argentina. Nel 1944 il compositore Umberto Giordano e l’ingegnere Filetti gli regalano il suo primo pianoforte, un Anelli; nel 1945 Victor De Sabata gli consiglia di studiare il pianoforte tralasciando la fisarmonica.

Nel 1947 consegue il quinto anno di pianoforte al conservatorio di Santa Cecilia a Roma e per poter effettuare l’esame, data la giovane età, gli viene accordato il permesso dall’allora direttore del conservatorio. Successivamente diviene allievo del maestro Artalo Satta a cui rimarrà particolarmente legato.

Nel 1949 è tra i firmatari dell’atto costitutivo dell’A.GI.MUS. (Associazione Giovanile Musicale), in qualità di rappresentante delle scuole secondarie.

Nel 1952 si diploma da privatista presso il conservatorio di Santa Cecilia con il massimo dei voti.

Nel 1956 è vincitore del concorso “1° Applauso”, nella cui commissione è presente anche Antonio De Curtis, in arte Totò, e dallo stesso anno comincia la sua collaborazione con la RAI in qualità di primo pianista e, in particolare, dal 1962 al 1971 collabora con Gino Landi non tralasciando comunque l’attività concertistica.

Nel 1963 collabora alla parte musicale della commedia Scaramouche con Domenico Modugno.

Nel 1970 collabora nella parte musicale del film Ninì Tirabusciò la donna che inventò la mossa con Monica Vitti.

Nel 1973 insegna pianoforte presso l’Istituto Musicale “G. Braga” di Teramo.

Dall’anno scolastico 1973-74 inizia l’insegnamento di pianoforte principale presso il conservatorio di musica “A. Casella” di L’Aquila.

Nel 2000 lascia la cattedra di pianoforte principale a L'Aquila, andando in pensione, e successivamente si dedica alla scrittura di romanzi (alcuni ancora inediti), la pittura, ma soprattutto la composizione.