Utente:Peppe Telesca/Sandbox

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Questa pagina è dedicata al Tartufo in Basilicata

La provincia più interessata è senz'altro Potenza, e in special modo la Lucania. Nelle aeree marginali, nei boschi collinari e di alta collina si trovano abbondantemente tartufi quali scorzone,uncinato, il nero pregiato ed ecc. Nelle vallate più fresche e umide si trova in buone quantità anche il tartufo bianco pregiato il bianchetto si trova soprattutto nelle pinete dell' area del Metapontino a livello del mare.

Le specie di tartufo presenti in Basilicata sono:il nero pregiato, il bianco pregiato, tartufo uncinato , bianchetto o marzuolo e lo Scorzone.

nero pregiato: viene prodotto e raccolto quasi esclusivamente in Italia, Francia, Spagna il valore commerciale è alto grazie alle ottime caratteristiche organolettiche ed ai diversi tipi di impiego culinareo. L'epoca di raccolta va dai periodi tra novembre e marzo.

bianco pregiato: si trova per la maggior parte solo in Italia. Il prezzo del tartufo è elevato dovuto alla forte richiesta di mercato,la produzione limitata e dalla bassa conservabilità del prodotto l' epoca di raccolta va da settembre e dicembre.

uncinato: viene prodotto e raccolto quasi esclusivamente in Italia e Francia, è dotato di buone caratteristiche organolettiche, la sua richiesta è in costante aumento sia sul mercato interno che esterno. L'epoca di raccolta va da settembre a dicembre.

bianchetto o marzuolo: viene prodotto in diversi paesi europei è utilzzato dall'industria di trasformazione e richiesto dal mercato fresco. Epoca di raccolta va da gennaio e aprile.

scorzone: viene prodotto e raccolto in diversi paesi europei anche se le aree più vocate si trovano in Italia, Francia e Spagna pur avendo una quotazione di mercato medio-bassa, la produttività delle tartufaie consente di raggiungere soddisfacenti risultati economici è molto richiesta dal mercato fresco, essendo l'unico tartufo a maturazione estiva l' epoca di raccolta va da giugno a settembre.

Il tartufo è un frutto della terra conosciuto dai tempi più antichi. Si hanno testimonianze della sua presenza nella dieta del popolo dei sumeri. Gli antichi sumeri utilizzavano il tartufo mischiandolo ad altri vegetali quali orzo,ceci,lenticchie e senape. Plutarco azzardò l'affermazione alquanto originale che il "Tubero" nasceva dall'azione combinata dell'acqua, del calore e dei fulmini. Le prime notizie sui tentativi di coltivazione del tartufo nero in Italia centrale risalgono al secolo scorso quando un certo signor Pietro Fontana, consigliava di interrare i tartufi più piccoli in prossimità di piante di quercia e di leccio. L'origine della tartuficoltura moderna si deve, comunque a Mannozzi ricercatore che ideò e mise a punto un metodo di produzione delle piante micorrizzate. In seguito a tali esperienze negli anni tra il 1955 e il 1975 furono messe a dimora innumerevoli piante micorrizzate in molteplici impianti, con risultati non completamente noti. Negli ultimi trenta anni si è verificato un notevole impulso alla coltivazione dei tartufi si é passati da un' attività piuttosto empirica ad una tartuficoltura effettuata su basi scientifiche.

La produzione dipende da molti fattori; generalmente l'inizio produzione si attesta fra il 6° e 8° anno, mentre la piena produzione tra il 12° e il 15° anno.

Vale per tutti i tartufi eccetto il tartufo bianco pregiato che ha tempi molto più lunghi.

Un impianto tartufigeno, realizzato in linea con le necessita di sostenibilità delle attività umane, oltre a produrre il reddito aggiuntivo per gli agricoltori delle aree interne, può migliorare l'aspetto e la salute dei nostri boschi. L'impianto di una tartufaia può rappresentare, infatti,in particolare intervento di rimboschimento, che prevede l'introduzione di piante rese più resistenti alla siccità nonchè più rigogliose e produttive, dalla simbiosi micorrizica con i tartufi. La coltivazione dei tartufi può avvalersi dei risultati positivi conseguiti alla ricerca scientifica, che negli ultimi anni ha contribuito a far luce su parte dei meccanismi che regolano il ciclo biologico di questi misteriosi funghi ipogee e sui fattori pedoclimatici e microbiologici che ne determinano lo sviluppo. l'epoca d'impianto va dall' autunno alla primavera per modalità d'impianto si consiglia di posizionare le piante prima di effettuare la piantagione, vicino al tutore o alla buca se già preparata, secondo lo schema di piantagione.

Il tartufo in Basilicata viene commercializzato nuovo e fresco, di solito il tartufo in Basilicata viene utilizzato per piatti di pasta molto pregiati e si utilizza anche su bruschette e per fare alcune estrazioni d'olio di tartufo.


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