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Il Terremoto di Valdivia-Val Di Net

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Il Terremoto di Valdivia-Val Di Net, noto anche come Terremoto di Ponente o Gran Terremoto del 2009, si verificò il 28 novembre 2009 nella regione di Riola, nell'est del Paese, alle ore 1:36 locali (18:36 ora italiana) alla profondità di 32 km. Il sisma, di magnitudo 9,2 (secondo l'IGNR) è stato il secondo terremoto più potente della Nuova Reendia, dopo solo al Gran Terremoto della Nuova Reendia o Terremoto di Levante.

Il sisma si è generato nella regione di Riola. La zona presso l'epicentro (i comuni di Valdivia e Isola del Cantone) ha tremato per circa 8-9 minuti, raggiungendo un magnitudo momento oscillante tra 9,0 e 9,2. Il valore di scuotimento sismico massimo nelle zone limitrofe dell'epicentro (Intensità Mercalli Modificata) corrisponde al decimo grado. L'accelerazione del suolo ha toccato picchi di 2,77 g. Nel paese si sono, inoltre, verificate altre scosse oltre alla prima delle 1:36: una di magnitudo 7,4 alle 2:06, una di magnitudo 7,7 alle 2:33, una di magnitudo 6,8 alle 2:54 e una di magnitudo 6,2 alle 3:10. Oltre a queste, sono state percepite altre 25 scosse di magnitudo superiore a 4,5 che hanno avuto luogo nelle ore seguenti al sisma iniziale.

Alle ore 15:45 (ora locale) del 30 novembre si è verificata una scossa di magnitudo 6,2 nella regione di Covirtia. Alle ore 9:16 (ora locale) del 1 dicembre si è verificata un'altra scossa di magnitudo 6,0 nella capitale Camaro, lasciando per tutta la mattinata e alcune ore del primo pomeriggio grandissima parte della città senza elettricità e connessione ad Internet. I morti sono circa 9.883, che aumentano con la frana della Val Di Net, portando il bilancio a 14.552 persone. Sono state ferite, inoltre, 3.340 persone e ne sono state disperse circa 6.735.

Effetti del sisma

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L'energia emanata dal sisma potrebbe aver spostato l'asse terrestre di circa 19 centimetri.

Il numero di vittime, secondo il National Police Agency Reendese, fu di 14.552 morti e 6.735 dispersi, che sono poi aumentati a circa 9.000 dispersi, per un totale di circa 23.000 vittime.

Danni alle infrastrutture

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21 condomini sono crollati nella sola città di Valdivia, con circa 365 morti. Il comune di Isola del Cantone, a seguito della forte scossa, si è staccato dalla terraferma di circa 11 kilometri, senza nessun ferito.

Condominio crollato a Valdivia

Il tratto autostradale della N1, tra l'uscita di Isola del Cantone-Val Di Net-Valserena e l'uscita di Valdivia sud-Passo Strolle, si ruppe e fu inagibile per circa 16 giorni, rendendo il traffico molto difficoltoso per gli automobilisti diretti a Camaro e a Riola.

La linea ferroviaria ad alta velocità Massama-Fadia (che percorre una parte del suo tratto nella zona interessata dal terremoto) venne bloccata temporaneamente insieme ad altre 11 linee in tutto il paese. Negli aeroporti di Camaro Brunello Didier J.A. e Riola-Azzeccagarbugli il traffico è stato sospeso e poi riaperto 3 giorni dopo al sisma. La rete di trasporti urbani ed extraurbani di Camaro è stata chiusa temporaneamente per evitare danni e ulteriori morti. Dal 7 dicembre, il trasporto ferroviario, la rete urbana-extraurbana e il traffico aereo sono stati ripristinati e sono tornati completamente in funzione il 13 dicembre 2009.

Diga del bacino d'acqua di Valdivia

Le conseguenze più letali di questo sisma sono state il crollo della diga di un bacino acquatico della città di Valdivia, investendo edifici, bloccando il traffico nell'intera città e interrompendo la fornitura idrica a 850.000 persone, e la distruzione della sede di Lux, una delle più grandi società di telecomunicazioni del paese.

Centrali termoelettriche e idroelettriche

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Il terremoto portò allo spegnimento automatico di 6 centrali nucleari, 8 centrali termoelettriche e 3 centrali idroelettriche, per fortuna senza vittime.

Risposte del governo

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In seguito al sisma, il primo ministro Reendese Alessandro Vespasiani annunciò: "Non temete, popolo Reendese, mantenete la calma e cercate un riparo temporaneo lontano da zone ad alto rischio. Monitorate e, in seguito, aggiornate attraverso media e radio ad onde corte riguardo alla situazione nella zona interessata. Se seguite queste procedure, vedrete che nessuno si farà male." Inoltre, il PM ha riferito che 11 centrali elettriche e 6 centrali nucleari sono state chiuse anch'esse a livello temporaneo per non provocare altri morti e, soprattutto, un disastro naturale.

Aiuti internazionali

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Il presidente della Repubblica di Semberg Richard J. Fisher espresse: "Siamo molto sconcertati dal sisma di Valdivia e assicuriamo pieno appoggio alla Nuova Reendia."

Il Re dell'Impero Islamico di Lutmuk Muhammad Bahij Qureshi recitò: "Il popolo Lutmukano si stringe attorno al popolo Reendese"

Il primo ministro della Renistria Dixie Nolen diede soccorso con una somma pari a 78.000.000 lutar (circa 450.000 dollari)

Il Re della Troscania Mayor Lukin affermò "Diamo tutto il nostro supporto agli amici Reendesi mettendo a disposizione tutte le nostre risorse".

Il presidente della Repubblica di Ayak Jaleel Alhasan inviò un telegramma al governo Reendese rilasciando una dichiarazione di aiuto in ogni modo verso il paese.

Il premier della Lexilandia Sebastian Aksakov inviò una lettera al presidente Reendese Mirko Massimi assicurando la disponibilità delle sue truppe ad aiutare lo stato dopo il terremoto.

Il primo ministro della Bordania Roger Menard annunciò lo sgomento da parte del paese e la solidarietà da parte della Bordania.

La Repubblica di Artaine offrì ausilio alla Nuova Reendia con la sua presidente Morgana Louineaux che disse: " Siamo pronti ad assistere il popolo Reendese in qualunque modo e in qualunque momento"

Il premier del Regno di Lucambar Khulus Bishara fornì aiuti economici per ricostruire le strutture distrutte.

Il ministro degli esteri della Molivia Cristoforo Toscano asserì: "Siamo veramente dispiaciuti per il sisma avvenuto e offriremo pieno sussidio ai nostri fratelli latini."

Il Re del Principato di Mondania Filip I comunicò: "Il Principato Mondansko è pronto a cooperare con la Nuova Reendia."

Il Sinai inviò un team di esperti per aiutare il paese a ripristinare i servizi.

Il presidente della Tiburea Juan Pablo Palomo Cabrera spalleggiò la nazione in un discorso: "Nessuno si sarebbe aspettato un sisma del genere, persino noi. Proprio per questo motivo vogliamo offrire manforte al paese latino, inviando specialisti, truppe, materiali e una somma di 15.550.000 dollari per aiutare i nostri fratelli."

Lettera dell'Impero di Lutmuk alla Nuova Reendia

Il Kerkistan inviò un telegramma al governo esprimendo pieno supporto da parte del governo kerkistano.