Utente:Packmen81/Sandbox

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Scout Agesci Fucecchio 1°[modifica | modifica wikitesto]

L’associazione Scout di Fucecchio (provincia di Firenze), dopo essere stata soppressa nel 1927 dalla dittatura fascista, venne riscostruita da Padre Angelico Ceci (nome che prenderà dopo essersi fatto frate, il suo nome di nascita era Nello Ceci) nel 1950 riuscendo a creare un gruppo di ragazzi dove le distinzioni politiche ed il ceto sociale non erano rilevanti, distogliendo i giovani dalle immagini della guerra che ancora erano impresse nella loro mente.

Padre Angelico Ceci, Fondatore del Gruppo scout[modifica | modifica wikitesto]

Padre Angelico Ceci Nacque a Rometta di Fivizzano (Massa Carrara) il 9 marzo 1913. Compì gli studi ginnasiali nei Collegi Serafici di Giaccherino (Pistoia) (1925-1928) e di Bosco a Frati (1928-1930). Divenne frate francescano il 12 agosto 1930 e venne nominato presbitero il 27 giugno 1937. Iniziò a far parte della comunità di Fucecchio dal 1938 fino a quando nel 1942 fu chiamato alle armi come Cappellano Militare. Durante il periodo militare dopo il naufragio della nave mercantile in cui si trovava l’8 febbraio 1943, venne internato in Germania per un anno. Nel 1994 venne trasferito a San Romano (Pisa), dove morì il 3 marzo 2000. Frate Angelico venne definito come il frate dell’essenzialità, intesa come fedeltà radicata nei valori portanti della vita religiosa e come istintiva tendenza ad agire. Nel 1950 fondò l’associazione scout Fucecchio 1° il quale diventò il suo punto fermo. Creò in un secondo momento anche la squadra fucecchiese “folgore calcio”, che partecipò a vari campionati giovanili formando giovani per società di serie maggiore. In seguito nacquero “la Folgore Pallavolo” e “la Folgore Pallacanestro”, sbocciate entrambe nel campetto Scout. Divenne cappellano delle prime edizioni del Palio delle Contrade e assistente spirituale della contrada Porta Raimonda. Il suo motto era: “Sii onesto, leale e dalla parte dei più deboli e al servizio di tutti”.

Gruppo Scout Fucechio 1°[modifica | modifica wikitesto]

A Fucecchio (Fi) la prima esperienza scautistica risale al 1921, con sede al palazzo del Gattino fondato da Giuseppe Moriani. Giovanni Manichetti fu il primo scout ad aderire e altri furono i fratelli Costagli e Pucci. Bruno Guerrieri divenne istruttore di tre squadriglie (sarà il futuro collaboratore di Guglielmo Marconi). Nel 1925 il primo gruppo scout di Fucecchio partecipa al Giubileo. A causa del ventennio fascista il gruppo fu chiuso e dimenticato, fino a quando nel 1950 due ragazzi scoprirono la vecchia stanza contenente alpenstock, documenti ed immagini che ricordavano gli scout.

Piazza Padre Angelico Ceci[modifica | modifica wikitesto]

La Piazza Padre Angelico Ceci è situata tra via Umberto Giordano e via delle Fornaci dove prima erano ubicati i magazzini del comune, venne inaugurata nel 2 marzo 2003 come gesto commemorativo del terzo anniversario della scomparsa di Padre Angelico Ceci.

Intervista Vladimiro Pillitteri[modifica | modifica wikitesto]

Come racconta Vladimiro Pilitteri in una sua intervista al Clan Scout Fucecchio 1°. “Nessuno sapeva niente sul gruppo scout del Fucecchio 1°, finché intorno al 1950 un ragazzo, Silvio Doddoli insieme ad un suo amico che abitava proprio nel palazzo della volta, si imbatterono in una sorpresa incredibile: camminando su un pavimento vide dei mattoni sconnessi. Tolto questo mattone videro che sotto c’era una stanza. Calarono quindi una torcia e si trovarono davanti qualcosa di inaspettato che li lasciò sconvolti. Dentro questa stanza si trovavano degli alpenstock, dei documenti e alle pareti c’erano disegnati dei simboli scout. L’associazione durò quattro anni: dal 1924 al 1928, in cui con l’avvento del fascismo furono chiuse tutte le associazioni scout in Italia, per fare spazio ai balilla ed agli avanguardisti che curiosamente rispecchiavano anche la divisione dei ragazzi negli scout (i nostri lupetti erano i figli della lupa, i nostri esploratori erano i balilla e i nostri rover erano gli avanguardisti), ma con scopi ben diversi. Di questi quattro anni sappiamo che due squadriglie hanno partecipato ad un anno santo andando a Roma, con riconoscimenti, medagliette commemorative. A seguire era presente anche una vasta rete di lettere e telegrammi con vari istituti importanti dell’epoca, tra cui anche Umberto 2°, che veniva spesso a Pisa dove la famiglia reale possedeva dei terreni. Gli scout avrebbero avuto piacere nel ricevere una sua visita dato che anche lui faceva parte di questa associazione. Ci sono arrivate anche delle fotografie e, la cosa più essenziale sono gli alpenstock di cui due di questi sono ancora tra di noi ovvero la fiamma e un alpenstock di squadriglia. Nel frattempo stava prendendo forma l’avventura creata da Padre Ceci (anche quelli erano gli anni 50). Padre Ceci al ritorno dalla guerra, vedendosi venire con una certa costanza nel chiostro del convento moltissimi ragazzi, perché non potevano giocare per le strade in quanto minacciati dai vigili urbani, pensò bene di creare il mondo degli scout a Fucecchio.”

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Catastini, Due gransissimi amici... fucecchiesi, Cascine di Buti(Pi), 2007.