Utente:Orchi87/Sandbox

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I filatoi di "Roggia Paiari" (Rovereto)[modifica | modifica wikitesto]

La ’’’Roggia Paiari‘‘‘ serviva sei filatoi di rilevanza storica edificati tra il 1700 e il 1750 nella zona di Santa Maria a Rovereto.

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Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1416 i Veneziani occuparono la Vallagarina e iniziarono la coltivazione del gelso e la lavorazione della seta. Infatti, per lungo tempo, la produzione della seta è stata il perno della vita economica, culturale e sociale roveretana. Per ottenere la seta greggia, veniva innanzitutto coltivato il gelso; allevato il baco della seta (nelle case agricole); i bozzoli nati da 40-45 giorni venivano trasportati al magazzino per il loro soffocamento e stufatura e per ultimo venivano trattati nelle filande. Dal 1500 invece, si iniziò una seconda attività dedicata alla seta lavorata attraverso le tipiche fasi di torcitura e filatura. Queste ultime operazioni venivano eseguite in due filatoi a mano, successivamente invece,ad acqua grazie ai fratelli Ferlegher di Norimberga che ne costruirono uno, a Rovereto, in via Portici, 1. Dalla metà del 1600 se ne contarono 6 e nel secolo successivo 38. Questa rapida e importante crescita di costruzioni adibite a filatoi fu dovuta alla presenza del torrente Leno. I filatoi di ’’’Roggia Paiari‘‘‘, situati nel quartiere di Santa Maria sulle sponde del torrente Leno sono il n.31 "Al Zambel" in Via Marsilli; il 32 in via Santa Maria, 25; il 33 nel Vicolo Tintori; il 34, 35, 36 in via Santa Maria, Vicolo Paiari. Esistono anche altri numerosi filatoi, alcuni serviti dalla "Roggia Grande" ed altri dalla "Roggia Piccola" e "Rogge Riunite". I filatoi furono edificati intorno al 1700 e 1750, ecceto il filatoio n.36 edificato presumibilmente intorno al 1500. Quest'attività contribuì positivamente in ambito lavorativo, creando numerosi posti di lavoro, particolarmente per le donne; conseguentemente in ambito economico, sociale e culturale fino al primo decennio circa del 1900.

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Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Gli edifici adibiti alla torcitura e alla filatura influenzarono l'architettura roveretana. Le case, infatti, hanno subito dei cambiamenti, in particolar modo sviluppandosi in altezza, raggiungendo i 7 piani, avvicinandosi così alla struttura del filatoio. Generalmente le abitazioni si articolavano solo su 2-3 piani. Oggi,numerosi filatoi sono stati restaurati divenendo abitazioni, ma restendo di interesse culturale e storico.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Accademia Roveretana degli Agiati-Biblioteca Civica Rovereto,Rovereto Magia della seta, Manfrini R. Arti grafiche Vallagarina S.p.a., Calliano (Trento)